mercoledì 18 aprile 2012

Recensione Lo specchio delle fate di Jenna Black

Ok qualcuno per piacere mi spieghi cosa c'entra la fascetta sopra la copertina con scritto "Hai un desiderio? Chiedilo allo specchio"! Va beh, scherzi a parte (anche se non scherzo poi molto) ho finito Lo specchio delle fate di Jenna Black inviatomi gentilmente dalla Netwton Compton che ringrazio molto! Adesso come al solito vi darò il mio parere a riguardo! Premetto che il libro mi è piaciuto, ma non mi ha entusiasmato troppo (:


Titolo: Lo specchio delle fate
Originale: Glimmerglass
Autore: Jenna Black
Editore: Newton Compton
Traduttore: Cristina Baccarini
Pagine: 282 cca
Prezzo: 9,90 €





Trama: Dana Hathaway non lo sa ancora, ma sta per cacciarsi davvero nei guai. Quando sua madre si presenta al saggio di fine anno ubriaca, la ragazza capisce di averne abbastanza: è giunto il momento di prendere un volo che dagli Stati Uniti la porterà fino alla lontana Inghilterra. È diretta verso la mitica città di Avalon, l’unico posto sulla terra in cui il mondo umano e quello delle fate entrano in contatto e dove vive il suo misterioso padre. Ad Avalon però, il viaggio comincia ad andare storto e Dana si trova invischiata in un gioco molto pericoloso: qualcuno sta cercando senza dubbio di farle del male. Ma soprattutto, sembra che tutti vogliano qualcosa da lei: sua zia Grace, Ethan, un affascinante ragazzo dotato di straordinari poteri, e Kimber, sua sorella. Ma cosa, esattamente? Persino suo padre pare intenzionato a tenerla all’oscuro di tutto quello che le sta accadendo… Intrappolata tra due mondi, coinvolta in oscure trame di potere, la ragazza non sa più di chi può fidarsi, ma ha capito bene che la sua vita non potrà più tornare quella di una volta.

Recensione
Sin dalla prima pagina il lettore viene buttato a capofitto nella vita di Dana, una ragazza che può sembrare un'adolescente normale, ma che non lo è affatto. La madre di Dana infatti, ha smesso da tempo di prendersi cura di lei per dedicarsi al suo vero amore: l'alcol. Come ogni adolescente avrebbe fato al posto suo, Dana in preda all'esasperazione, decide di andare a stare con il padre.


Peccato che non l'abbia mai conosciuto e peccato soprattutto che suo padre non è un uomo qualsiasi, è un fae - nome che indica il suo essere una creatura fatata - e come se non fosse abbastanza, non è un fae qualunque, ma uno dei più importanti che ambisce ad un prestigioso ruolo politico.

Così, senza troppe premesse nè preamboli, Jenna Black ci conduce nella città di Avalon: l'unica città al mondo dove possono convivere sia umani che fae e anche l'unica vera entrata a Faerie, il mondo fatato.

Purtroppo per Dana le cose non vanno di certo meglio di quando doveva proccuparsi più del tasso alcolemico della madre che di se stessa. Viene rapita innumerevoli volte, conosce la sua adorabile zia sociopatica Grace e viene ingannata da tutte le creature con cui viene a contatto, tanto che la sua voglia di tornare alla vecchia vita torna prima del previsto, ma andarsene non sarà certamente facile come lo è stato arrivare.

Nel frattempo non manca lo spazio per una cotta - per un ragazzo fae di nome Ethan - e nemmeno per l'amicizia - che si viene a creare con la sorella di Ehtan, Kimber, ma ad Avalon hanno tutti qualcosa da nascondere. Tutti sembrano volerla aiutare, ma finiscono col mettere in evidenza i loro scopi egoistici.

La lettura del romanzo è stata piacevole, mai noiosa e anche se penso sia un romanzo pieno di clichè, non mi è affatto dispiaciuto. Un po' breve forse nelle sue 282 pagine, non mi sarebbe di certo dispiaciuto averne di più! Ricco di colpi di scena e pungente al punto giusto!

Dana viene travolta da eventi che sono molto più grandi di lei, da una verità inaspettata che mette la sua vita in pericolo costante, riuscirà a non scatenare tutto il popolo fatato contro di lei? Riuscirà a tornare a casa e fare la vita tranquilla che tanto agogna?

Consiglio la lettura a chi ha voglia di un urban fantasy leggero, non troppo impegnativo, ma comunque piacevole e rilassante! Se devo dare una motivazione del perchè il libro non mi ha entusiasmato, penso si tratti di gusti e penso forse sia a causa dei miei gusti che stanno diventando raffinati (?) comunque aspetto il seguito (:

7 commenti:

  1. Ma pensa te, una concittadina blogger! :D Visto che ho rotto le scatole anche alle tue colleghe, posso invitarti, quando recensisci un libro, a mettere anche il nome del traduttore? Di solito tutti si dimenticano di noi e sgomitiamo un po' per fare sentire la nostra voce... Be', per questo libro, come potrai immaginare, la traduttrice sono io ;)

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    1. Lo inserisco subito :D
      Concittadina? di Ravenna anche tu?
      Comunque complimenti allora, ottima traduzione! Piacerebbe anche a me fare questo lavoro ti dirò (:

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    2. Yes, ravennate di Ravenna città ;) Come minimo, dato che qua ci conosciamo tutti, sarai l'amica della cugina del fratello di qualcuno che conosco. AHAHAH :D Grazie per i complimenti e per aver aggiunto il nome! Ebbene sì, questo è il mio lavoro, ho studiato alla SSLMIT (triennale+specialistica) anche se, dati i tempi che corrono, la pagnotta la porto a casa con l'insegnamento (Scuola privata e Engim, hai presente? ;).

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    3. si ho presente! io purtroppo sono solo diplomata in ragioneria e non trovo niente :(

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  2. Ciao! Complimenti per il blog :) Non lo conoscevo, ma sono appena diventato followers! Vedrò di recuperare il tempo perso ;)
    Ad attirarmi di questo libro era soprattutto la bellissima copertina, ma la tua completa recensione mi fa davvero ben sperare. Si preannuncia come una lettura assai piacevole! Spero di leggerlo presto ^^
    Appena qualche mese fa, ho aperto anch'io un piccolo blog letterario: se ti va, passa: mi farebbe davvero piacere! Buone letture :D

    diariodiunadipendenza.blogspot.ir

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    1. Si e poi una mia amica che ha letto i libri in lingua originale mi ha detto che migliorano anche :D

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  3. Ehilà :D Bella recensione :D Anche a me non ha convinto del tutto, ma come dici tu si tratta pur sempre di una lettura rilassante :)

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