Chi ben comincia è una rubrica a cadenza settimanale ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri e ha lo scopo di presentare, ad ogni appuntamento, l'incipit di un libro - già letto, in lettura o da leggere - in modo da aiutarci a capire se l'eventuale lettura potrebbe risultare piacevole o meno.
Buona sera lettori! Non preoccupatevi lo so che è lunedì - anche se ormai ancora per poco - e non mi sono dimenticata della rubrica, semplicemente sta mattina ho rimandato e sta sera tanto per cambiare, non trovavo un incipit che mi ispirasse da proporvi fino a quando non ho trovato questo che mi ha assolutamente conquistata!
di Laura MacLem
Genevieve tirò l’orlo della veste, ma non lo fece troppo forte. Non voleva strapparla, qualora fosse impigliata più saldamente di quanto credeva. Fortunatamente era soltanto un viticcio rinsecchito, per cui la stoffa tornò a posto senza sciuparsi.
La giovinetta sospirò di sollievo.
«Non da questa parte, Anastasie» disse, tornando indietro con la gonna tra le mani, «è pieno di spine.»
La sorellina allungò oltre la sua spalla occhi diffidenti e, fatto più unico che raro, decise di darle retta senza le solite proteste: malgrado l’autorità che Dio aveva conferito a Genevieve facendola nascere due anni prima di lei, non cedeva mai senza farsi almeno sentire.
«Vedo» si limitò a rispondere e, imitandola, sollevò la sottana. «Questo posto mi mette i brividi.»
Genevieve non rispose, per non ammettere di essere d’accordo con lei. Era quel periodo dell’anno che non si poteva classificare bene, perché faceva troppo freddo per essere autunno, ma, poiché non erano ancora arrivate le gelate, ritenerlo inverno pareva prematuro. Le zolle erano fredde e dure sotto le scarpe, e anche l’aria era fredda e dura. Genevieve avanzò fra le piante rinsecchite, che avevano perso ogni colore dopo il tripudio della fruttificazione estiva.
«Ma dov’è?» chiese Anastasie, petulante, e di nuovo Genevieve non rispose. Stava pensando che, anziché rendere più vivace quel luogo deprimente, le bolle arancioni delle zucche, grandi e mature in mezzo ai viticci disseccati, davano all’orto un’aria sinistra.
Sarebbe meglio se fosse tutto appassito, ragionò, così non spiccherebbero tanto.
Sembravano cento occhi rigonfi, pulsanti, tutti puntati su di loro. Strinse una mano alla sorellina, un po’ per farle coraggio, un po’ per fare coraggio a se stessa. La trovarono seduta sui talloni, con le gonne scure che si allargavano intorno a lei come – smettila, si disse Genevieve, smettila subito – come una pozza di sangue. I capelli, belli e biondi, erano raccolti in una crocchia severa, trafitta da uno spillone d’osso. Le maniche, ampie e appesantite dai ricami, erano arrotolate fino al gomito e mostravano le braccia, sottili e candide, come se Christelle non fosse mai uscita all’aperto in vita sua. Seguendo quelle strisce di pallore lunare, che spiccavano sul terreno nero come rivoli di latte, Genevieve notò che stavano facendo qualcosa, nascoste dalla figura sottile.
La giovinetta sospirò di sollievo.
«Non da questa parte, Anastasie» disse, tornando indietro con la gonna tra le mani, «è pieno di spine.»
La sorellina allungò oltre la sua spalla occhi diffidenti e, fatto più unico che raro, decise di darle retta senza le solite proteste: malgrado l’autorità che Dio aveva conferito a Genevieve facendola nascere due anni prima di lei, non cedeva mai senza farsi almeno sentire.
«Vedo» si limitò a rispondere e, imitandola, sollevò la sottana. «Questo posto mi mette i brividi.»
Genevieve non rispose, per non ammettere di essere d’accordo con lei. Era quel periodo dell’anno che non si poteva classificare bene, perché faceva troppo freddo per essere autunno, ma, poiché non erano ancora arrivate le gelate, ritenerlo inverno pareva prematuro. Le zolle erano fredde e dure sotto le scarpe, e anche l’aria era fredda e dura. Genevieve avanzò fra le piante rinsecchite, che avevano perso ogni colore dopo il tripudio della fruttificazione estiva.
«Ma dov’è?» chiese Anastasie, petulante, e di nuovo Genevieve non rispose. Stava pensando che, anziché rendere più vivace quel luogo deprimente, le bolle arancioni delle zucche, grandi e mature in mezzo ai viticci disseccati, davano all’orto un’aria sinistra.
Sarebbe meglio se fosse tutto appassito, ragionò, così non spiccherebbero tanto.
Sembravano cento occhi rigonfi, pulsanti, tutti puntati su di loro. Strinse una mano alla sorellina, un po’ per farle coraggio, un po’ per fare coraggio a se stessa. La trovarono seduta sui talloni, con le gonne scure che si allargavano intorno a lei come – smettila, si disse Genevieve, smettila subito – come una pozza di sangue. I capelli, belli e biondi, erano raccolti in una crocchia severa, trafitta da uno spillone d’osso. Le maniche, ampie e appesantite dai ricami, erano arrotolate fino al gomito e mostravano le braccia, sottili e candide, come se Christelle non fosse mai uscita all’aperto in vita sua. Seguendo quelle strisce di pallore lunare, che spiccavano sul terreno nero come rivoli di latte, Genevieve notò che stavano facendo qualcosa, nascoste dalla figura sottile.
Questo libro mi ha incuriosita fin da quando è uscito nelle librerie. Mi ha sempre detto a gran voce "leggimi, leggimi" da quando ci ho messo gli occhi sopra, finché non ho deciso che lo volevo concretamente tra le mani prima di leggerlo davvero! Capirle tu non puoi. Tu chiamale se vuoi...
Non so se ne avete già sentito parlare, comunque del libro si sa praticamente solo che è una rivisitazione in chiave horror di Cenerentola rigorosamente made in Italy! Infatti la trama è composta da poche righe che a che ci sono vi riporto:
Una fanciulla e le sue sorellastre, una scarpina di cristallo, topi e zucche e un grande ballo, ma soprattutto un terribile segreto e un patto diabolico...
Cosa ne pensate? Avete già letto il libro o avete in programma di farlo? Io è inutile che vi ripeta quando mi attiri dopo aver messo gli occhi su questo inizio vero? Alla prossima!
Questo incipit è bellissimo! *__* Sono troppo curiosa!
RispondiEliminaDevo dare un'occhiatina a questa rivisitazione! :P
Vero che è troppo ispirante? Non vedo l'ora che mi arrivi così mi ci fiondo *__* *non sa più cosa iniziare prima e ciò le sta nuocendo al cervello*
EliminaAvevi proprio ragione!! L'incipit mette molta curiosita!! :D
RispondiEliminaCenerentola in versione horror non l'avevo ancora mai vista/letta!! xD
Idem :3 ho grandi aspettative *__*
EliminaA me non è piaciuto per niente... :(
RispondiEliminaGnò Ire... come mai? :/
EliminaMmmm sinceramente non mi ispira proprio, non mi piacciono le rivisitazioni!
RispondiEliminaAasuusa lo so... prima o poi ti obbligherò a leggerne qualcuna U.U
EliminaChe bello *__*
RispondiEliminaLa rivisitazione in chiave dark di favole e fiabe è una cosa esplosa negli ultimi anni, tra libri e film, ma non riesco a stancarmene, mi piacciono tanto!! Infatti penso lo metterò in WL :)
Anche a me piacciono tanto :3 spero questo libro sia bello come mi aspetto :D
EliminaInizio a pensare che le rivisitazioni delle fiabe siano diventate il mio pane. Voglio leggerlo, sembra molto interessante! :D ho sempre il dubbio, però, di pensare troppo alla fiaba e di aspettarmi tanto, per poi restare delusa...speriamo bene!
RispondiEliminaMah per quel che ho capito, questo libro è ispirato sì, ma mooolto diverso, dunque non penso possa essere il caso! Comunque sì, speriamo bene :3
Eliminaehm... mi sento colpevole :) entro sabato vedo di mantenere la mia promessa! Questa volta seriamente (anche le altre lo erano eh) ^_^
RispondiEliminaMa gnò non preoccuparti, davvero :3 lo so che sei seria ahahah ce la faremo <3
EliminaQuanto mi è piaciuto questo libro, così particolare a tratti macabro e oscuro. Veramente bello.
RispondiEliminaEh lo so... Spero di averlo presto tra le manine :3
EliminaLoo voooogliooooo *____________*
RispondiEliminaNon avevo mai notato questo libro, però dall'incipit sembra interessante!! E poi la maggior parte delle volte mi piacciono molto le rivisitazioni!! Lo aggiungo in wishlist!! ^_^
RispondiEliminaAnche a me piacciono tanto le rivisitazioni *A* speriamo bene :3
EliminaIo l'ho letto e devo ammettere che non mi è piaciuto :(
RispondiEliminaDavvero? Peccato :/ come mai? Comunque ho visto che è uno di quei libri che piace o non piace :P
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