Buon pomeriggio lettori, come state? Io devo dire che ultimamente le mie letture stanno andando un po' a rilento, spero di riuscire a recuperare un po' il ritmo nelle prossime settimane. Oggi comunque finalmente vi propongo una nuova recensione e, ad un anno esatto da quando è arrivato sui miei scaffali, vi parlo de Il richiamo del cuculo di Robert Galbraith, ovvero lo pseudonimo sotto al quale si cela la mia adorata J. K. Rowling! Ho deciso di approfittare della challenge per leggerlo e sono davvero contenta di averlo fatto.
Il richiamo del cuculo
di Robert Galbraith
Editore: Salani
Prezzo: 12,20 €
Pagine: 547
Trama: Il primo caso per Cormoran Strike in questo romanzo di esordio di Robert Galbraith, pseudonimo di J.K. Rowling, autrice della serie di Harry Potter e de "Il seggio vacante". Londra. È notte fonda quando Lula Landry, leggendaria e capricciosa top model, precipita dal balcone del suo lussuoso attico a Mayfair sul marciapiede innevato. La polizia archivia il caso come suicidio, ma il fratello della modella non può crederci. Decide di affidarsi a un investigatore privato e un caso del destino lo conduce all'ufficio di Cormoran Strike. Veterano della guerra in Afghanistan, dove ha perso una gamba, Strike riesce a malapena a guadagnarsi da vivere come detective. Per lui, scaricato dalla fidanzata e senza più un tetto, questo nuovo caso significa sopravvivenza, qualche debito in meno, la mente occupata. Ci si butta a capofitto, ma indizio dopo indizio, la verità si svela a caro prezzo in tutta la sua terribile portata e lo trascina sempre più a fondo nel mondo scintillante e spietato della vittima, sempre più vicino al pericolo che l'ha schiacciata. Un page turner tra le cui pagine è facile perdersi, tenuti per mano da personaggi che si stagliano con nettezza. Ed è ancora più facile abbandonarsi al fascino ammaliante di Londra, che dal chiasso di Soho, al lusso di Mayfair, ai gremiti pub dell'East End, si rivela protagonista assoluta, ipnotica e ricca di seduzioni.
È così che inizia l'indagine che accompagnerà Strike e noi lettori per tutto il romanzo. Lula Landry, una modella bellissima e famosa, è morta tre mesi prima. Tutti, polizia inclusa, sostengono che si sia suicidata, il fratello adottivo John sostiene invece che sia stata uccisa.
Cosa dire di questo libro? Devo ammettere che per essere il mio primo approccio alla scrittura della Rowling al di fuori di Harry Potter, non l'ho trovato per niente male e in linea di massima mi ha abbastanza soddisfatto. La Rowling ha di sicuro dimostrato di essere capace di scrivere di tutto e ho adorato genuinamente il suo stile in questo libro. Purtroppo comunque il romanzo non mi ha convinta al cento per cento, ma non essendo una lettrice di gialli, non riesco a capire se la mia insoddisfazione derivi proprio dal genere in sé o da qualche altra cosa.
Ho seguito l'indagine di Strike con estrema attenzione, eppure, anche arrivata alle ultime pagine, non avevo idea di chi potesse avere ucciso Lula. Ho notato un vero e proprio sovraccarico di informazioni e inutile negarlo, tutti questi elementi messi insieme alla rinfusa mi hanno un po' annoiata e secondo me hanno reso la lettura un po' dispersiva. Mi sarebbe piaciuto riuscire a fare delle ipotesi, appassionarmi al caso di più, invece nulla, sono stata per tutto il tempo una spettatrice distaccata.
In più il finale, per quanto lo abbia trovato ben costruito e per quanto alla fin fine i conti tornassero alla perfezione, l'ho trovato estremamente incoerente. Non posso scendere nel dettaglio perché non voglio anticipare nulla a chi il libro deve ancora leggero, ma spero che chi invece lo ha già letto abbia capito a cosa mi riferisco.
Il punto forte del libro secondo me, più che l'indagine di per sé, è stata la caratterizzazione dei personaggi. La Rowling ha dato vita a due personaggi fantastici, veri, imperfetti e molto molto realistici. Inutile dire che li ho adorati entrambi e che non vedo l'ora di ritrovarli nel prossimo volume della serie. Spero soltanto che l'indagine raccontata ne Il baco da seta sappia coinvolgermi di più, ma sono fiduciosa.
di Robert Galbraith
Prezzo: 12,20 €
Pagine: 547
Trama: Il primo caso per Cormoran Strike in questo romanzo di esordio di Robert Galbraith, pseudonimo di J.K. Rowling, autrice della serie di Harry Potter e de "Il seggio vacante". Londra. È notte fonda quando Lula Landry, leggendaria e capricciosa top model, precipita dal balcone del suo lussuoso attico a Mayfair sul marciapiede innevato. La polizia archivia il caso come suicidio, ma il fratello della modella non può crederci. Decide di affidarsi a un investigatore privato e un caso del destino lo conduce all'ufficio di Cormoran Strike. Veterano della guerra in Afghanistan, dove ha perso una gamba, Strike riesce a malapena a guadagnarsi da vivere come detective. Per lui, scaricato dalla fidanzata e senza più un tetto, questo nuovo caso significa sopravvivenza, qualche debito in meno, la mente occupata. Ci si butta a capofitto, ma indizio dopo indizio, la verità si svela a caro prezzo in tutta la sua terribile portata e lo trascina sempre più a fondo nel mondo scintillante e spietato della vittima, sempre più vicino al pericolo che l'ha schiacciata. Un page turner tra le cui pagine è facile perdersi, tenuti per mano da personaggi che si stagliano con nettezza. Ed è ancora più facile abbandonarsi al fascino ammaliante di Londra, che dal chiasso di Soho, al lusso di Mayfair, ai gremiti pub dell'East End, si rivela protagonista assoluta, ipnotica e ricca di seduzioni.
Recensione
Cormoran Strike è un investigatore privato piuttosto bizzarro nel suo genere. Nonostante abbia ottime referenze, i suoi affari fanno fatica ad andare avanti e non ha un cliente da parecchio tempo. La mattina in cui lui e Charlotte, la sua fidanzata di vecchia data, si lasciano in seguito all'ennesima lite, arriva il momento della svolta. Nel suo ufficio approda Robin, una segretaria inviata dall'agenzia interinale che si dimostra subito seria e competente, e arriva anche un cliente facoltoso a chiedere i suoi servigi.È così che inizia l'indagine che accompagnerà Strike e noi lettori per tutto il romanzo. Lula Landry, una modella bellissima e famosa, è morta tre mesi prima. Tutti, polizia inclusa, sostengono che si sia suicidata, il fratello adottivo John sostiene invece che sia stata uccisa.
Cosa dire di questo libro? Devo ammettere che per essere il mio primo approccio alla scrittura della Rowling al di fuori di Harry Potter, non l'ho trovato per niente male e in linea di massima mi ha abbastanza soddisfatto. La Rowling ha di sicuro dimostrato di essere capace di scrivere di tutto e ho adorato genuinamente il suo stile in questo libro. Purtroppo comunque il romanzo non mi ha convinta al cento per cento, ma non essendo una lettrice di gialli, non riesco a capire se la mia insoddisfazione derivi proprio dal genere in sé o da qualche altra cosa.
Ho seguito l'indagine di Strike con estrema attenzione, eppure, anche arrivata alle ultime pagine, non avevo idea di chi potesse avere ucciso Lula. Ho notato un vero e proprio sovraccarico di informazioni e inutile negarlo, tutti questi elementi messi insieme alla rinfusa mi hanno un po' annoiata e secondo me hanno reso la lettura un po' dispersiva. Mi sarebbe piaciuto riuscire a fare delle ipotesi, appassionarmi al caso di più, invece nulla, sono stata per tutto il tempo una spettatrice distaccata.
In più il finale, per quanto lo abbia trovato ben costruito e per quanto alla fin fine i conti tornassero alla perfezione, l'ho trovato estremamente incoerente. Non posso scendere nel dettaglio perché non voglio anticipare nulla a chi il libro deve ancora leggero, ma spero che chi invece lo ha già letto abbia capito a cosa mi riferisco.
Il punto forte del libro secondo me, più che l'indagine di per sé, è stata la caratterizzazione dei personaggi. La Rowling ha dato vita a due personaggi fantastici, veri, imperfetti e molto molto realistici. Inutile dire che li ho adorati entrambi e che non vedo l'ora di ritrovarli nel prossimo volume della serie. Spero soltanto che l'indagine raccontata ne Il baco da seta sappia coinvolgermi di più, ma sono fiduciosa.
Le indagini di Cormoran Strike di Robert Galbraith
- Il richiamo del cuculo, 2013 (The cuckoo's calling, 2013)
- Il baco da seta, 2014 (The silkworm, 2014)
- La via del male, 2016 (Career of evil, 2015)
Concordo con tutto quello che hai scritto. Il baco da seta mi ha delusa profondamente ma Robin e Cormoran mi piacciono, quindi continuerò a seguire le loro avventure :)
RispondiEliminaAdesso sto leggendo Il seggio vacante, speriamo bene!
No davvero sei rimasta delusa anche dal seguito? >.<
EliminaSei già la seconda che mi dice una cosa così :/ aiuto!
Sono d'accordo, anche se mi è piaciuto un tantino di più :)
RispondiEliminaadesso sto leggendo Il baco da seta *_* mi ha catturata sin dall'inizio e prometto mooolto bene! Robin e Cormoran mi piacciono troppo :3
"Il richiamo del cuculo" è un romanzo che ho apprezzato molto. Mi ha conquistata la figura dell'investigatore "imperfetto, con le sue debolezze fisiche e con mille incertezze sul futuro. Ho in programma di leggere "Il baco da seta" per ritrovare Cormoran e le sue indagini:)
RispondiEliminaCiao, anche io lo sto leggendo per la Challenge!!! Amo i gialli e i polizieschi ma per ora la storia non mi sta appassionando molto... Ciò che invece ho apprezzato è l'atmosfera londinese :D a presto Maria
RispondiEliminaConcordo con te, anch'io l'ho trovato troppo ricco di dettagli ma con personaggi contornati alla perfezione. Quasi solo a valore "introduttivo". Poi io sono una a cui piacciono i gialli, cercare il colpevole e così via, mentre il "troppo" mi ha appunto lasciata una spettatrice esterna giusto a dire "vabbè vediamo come risolvi questo caso, Cormoran" :D
RispondiEliminaMi ero ripromessa di leggere il secondo per vedere se continuava in questa linea o se si rivelava migliore, ma ancora non l'ho fatto XD
Devo ancora leggerlo ç.ç L'ho comprato poco fa, ma sono stata distratta da altre letture v_v
RispondiEliminaIl giallo resta comunque un genere che amo moltissimo, anche se guardando molte serie TV del genere, credo che nei libri troverei molte ripetizioni.. Spero di non trovare le solite cose viste e riviste in questo libro (:
Concordo con te con il finale del caso di Lula Landry e anche sulla caratterizzazione dei personaggi... io però ho apprezzato di più Il baco da seta, sia come giallo sia per l'evoluzione dei personaggi, per cui ti suggerisco di dargli una chance :-) La Rowling è una grande scrittrice secondo me, spazia tra i generi con una naturalezza impressionante :-)
RispondiEliminaSplendida rece :) l'unica cosa che mi blocca a leggere questo romanzo è proprio il fatto che, come te, non sono una lettrice di gialli, ma sono indecisa specialmente perché io vedo la Rowling come l'autrice di Harry Potter e lo so che è uno stereotipo e seppur io sia una che odia questo genere di cose, non posso cancellarlo dalla mia mente. Potrei essere influenzata da ciò durante la lettura. Quindi non so ..magari provo con The Casual Vacancy e poi vedrò ..spero di superare questo limite "Rowlinghiano" AHAHA
RispondiEliminalimite di J.K.Rowling tendente ad Harry Potter >____<
Ciao Denise, concordo con te.Anche io ho dato lo stesso voto al romanzo e nonostante mi sia affezionata a Cormoran e Srike la storia mi ha lasciato un po di amaro in bocca!!!!Penso che non continuerò con Il baco da seta, ma mi incuriosisce Il seggio vacante, mi butterei su quello.
RispondiEliminaBaci Rosa
Sono d'accordo con te. Io mi aspettavo molto di più dalla Rowling. Tra l'altro avevo letto Il seggio vacante e quello l'ho trovato particolare, con un'ottima caratterizzazione dei personaggi vari e stravaganti. Quindi, mi aspettavo davvero di più da questa serie. Qualcosa oltre il classico detective con la sua aiutante che risolve casi impossibili..
RispondiEliminaHo letto questo libro un anno fa e a me non è dispiaciuto, anzi, da amante dei gialli l'ho trovato molto ben scritto e dettagliato, proprio come piace a me.
RispondiEliminaCerto ci sono tante informazioni che forse sarebbe stato meglio diluire un po' di più nel corso del romanzo e altre su cui si sarebbe potuto sorvolare, ma ho trovato il tutto molto coerente (forse sì, il finale è un po' così, ma non l'ho trovato malvagio) e ben studiato. Come mi è successo spesso con altri romanzi, ho capito più o meno prima della fine (a volte mi succede già all'inizio) chi fosse il colpevole, esattamente quando a Cormoran è venuta l'”illuminazione”, prima che lo smascherasse =D
Ho comprato di recente Il Baco da seta e non vedo l'ora di leggerlo, perché sono proprio curiosa di sapere cosa si è inventata zia Row; per quanto riguarda Il Seggio Vacante (citato da altri nei vari commenti), invece, benché mi sia piaciuto, non l'ho trovato tanto entusiasmante o da volerlo consigliare ad altri, anzi, io lo lascerei proprio perdere.
Chi è deluso da questo libro o come me, che sono un po’ delusa dal Seggio, forse si aspettava qualcosa di eccelso da chi ci ha fatto sognare con una saga bella, affascinante e piena di sfumature e adesso non sa più cosa pensare, perché non sembra la stessa autrice (è anche vero che, firmandosi con un altro nome, zia Row aveva voglia di mettersi alla prova con qualcos’altro), e penso che tutto ciò sia normale ;)
Denise, perdona il papiro come al solito ;D