Buon pomeriggio lettori! Oggi sono qui per parlarvi della mia ultima lettura e questa volta si tratta di un libro che è molto al di fuori dagli schemi rispetto a ciò che leggo di solito. Ultimamente mi sono ritrovata ad avere una sorta di blocco del lettore - niente di grave, non preoccupatevi - e avevo bisogno di qualcosa che mi coinvolgesse, che mi facesse riflettere e che mi facesse restare senza fiato. A venirmi in aiuto è stato, per puro caso, Confessions di Kanae Minato che ho scoperto grazie a un gruppo su goodreads a cui sono iscritta. La cosa bella è che di solito non presto particolare attenzione all'attività del gruppo - purtroppo non ne ho materialmente il tempo - ma si vede che era destino che dovessi accorgermi di questo libro.
Ammetto che se l'avessi visto in libreria con la cover della ristampa (questa che vedete qui a destra) non mi ci sarei nemmeno avvicinata. Sinceramente non capisco perché su moltissimi libri giapponesi si ostinino a mettere in copertine facce gigantesche di persone dai tratti asiatici che me le fanno sembrare tutte uguali e poco interessanti, ma va beh. Invece la cover che vedete di seguito, che è quella della prima edizione italiana (in cui il titolo era stato tradotto in Confessione) ha stuzzicato al giusto punto la mia curiosità. Ho iniziato a leggere qualche pagina per capire se la lettura potesse piacermi e non ho più smesso. Non sono sicura che la mia recensione - che tra l'altro mi è uscita lunghissima - sia proprio sensata, ma spero che capiate comunque cosa volevo dire.
Confessione
di Kanae Minato
Editore: Giano
Prezzo: 14,90 €
Pagine: 270
Trama: La rivelazione è di quelle agghiaccianti, soprattutto se a farla è una giovane professoressa che ha da poco perso la sua bambina e ad ascoltarla sono i suoi alunni, la classe alla quale Moriguchi Yuko rivolge un discorso di addio: "La mia Manami non è morta accidentalmente; è stata uccisa da qualcuno di voi". La figlia dell'insegnante di scienze aveva quattro anni quando, un mese prima della fine dell'anno scolastico alla scuola media, in una cittadina del Giappone, è stata trovata morta nella piscina dell'istituto. A causa di quello che tutti hanno ritenuto un incidente, la madre ha deciso di abbandonare per sempre il suo lavoro. Freddamente, quasi scientificamente definendoli A e B, la professoressa rende identificabili ai compagni i due ragazzi e rivela la sua scoperta di come essi abbiano premeditato e compiuto l'omicidio di una bambina indifesa. Inoltre, con altrettanta freddezza, l'insegnante comunica la sua decisione: non ha intenzione di denunciare i due assassini alla polizia. Ha invece già messo in atto una personale vendetta, atroce e immediata ma escogitata in modo che le devastanti conseguenze si manifestino lentamente, affinché i giovani criminali abbiano il tempo di pentirsi e trascorrere il resto dei loro giorni sopportando il fardello della colpa di cui si sono macchiati. Nelle settimane successive, attraverso un diario, un blog, una lettera, appare in tutta la sua spaventosa portata il perché del gesto compiuto da Nao e Shuya.
Al termine della sua ricostruzione dei fatti, la professoressa, restia a denunciare i due responsabili per via delle leggi secondo lei poco severe in merito ai minorenni, spiega per filo e per segno come ha deciso di mettere in atto la sua vendetta nei loro confronti.
Devo ammettere che ho trovato questo romanzo davvero originale. La storia viene narrata in sei lunghi capitoli, ognuno caratterizzato da un punto di vista differente. Per prima a parlare è la professoressa Moriguchi, poi una delle sue alunne mette al corrente il lettore dei propri pensieri, dopo viene il turno della sorella di uno dei colpevoli che mostra al lettore il diario della madre e così via.
Il libro comunque non mi ha particolarmente colpita per via dei molteplici punti di vista, né per la trama cervellotica e intricata, mi ha colpita per il modo in cui l'autrice ha abilmente narrato tutta la vicenda. Spesso sentiamo dire e diciamo a nostra volta, che per conoscere la verità riguardo a una storia, bisogna sentire le versioni di tutte le parti prese in causa, è una cosa risaputa. Ma cosa succederebbe però, se ad ogni versione della stessa storia, le carte venissero rimescolate più e più volte al punto da confondere l'interlocutore? Qual è la verità? Questa è l'essenza di questo libro.
In questo caso le domande che l'autrice pone al lettore sono parecchie. Nao e Shuya intendevano davvero uccidere la piccola Manami? Come sono andate le cose veramente? I due ragazzini colpevoli sono davvero spietati come li ha dipinti la Moriguchi, accecata dall'odio, oppure si è davvero trattato di un incidente?
Al di fuori della trama, che tiene il lettore incollato alle pagine, penso che il punto di forza del romanzo sia il messaggio che vuole trasmettere. Nei giorni che l'ho avuto in lettura spesso mi sono fermata a pensare in continuazione a come sia vero che la stessa semplice storia, filtrata dai pensieri di persone differenti, possa completamente cambiare. È incredibile come, all'improvviso guardando le cose da una diversa prospettiva, la vittima possa diventare il carnefice con tanta facilità.
Proprio per questo motivo mi sento di consigliare la lettura a tutti voi. Certo, non si tratta di un libro semplicissimo, la trama è piuttosto pesante anche se la narrazione è piuttosto scorrevole, ma secondo me Confessione merita davvero di essere letto. Sono sicura che nel corso degli anni magari mi dimenticherò dei personaggi e delle varie vicende, ma sono altrettanto sicura che ricorderò ciò che questo libro mi ha dato modo di vedere.
Ammetto che se l'avessi visto in libreria con la cover della ristampa (questa che vedete qui a destra) non mi ci sarei nemmeno avvicinata. Sinceramente non capisco perché su moltissimi libri giapponesi si ostinino a mettere in copertine facce gigantesche di persone dai tratti asiatici che me le fanno sembrare tutte uguali e poco interessanti, ma va beh. Invece la cover che vedete di seguito, che è quella della prima edizione italiana (in cui il titolo era stato tradotto in Confessione) ha stuzzicato al giusto punto la mia curiosità. Ho iniziato a leggere qualche pagina per capire se la lettura potesse piacermi e non ho più smesso. Non sono sicura che la mia recensione - che tra l'altro mi è uscita lunghissima - sia proprio sensata, ma spero che capiate comunque cosa volevo dire.
di Kanae Minato
Prezzo: 14,90 €
Pagine: 270
Trama: La rivelazione è di quelle agghiaccianti, soprattutto se a farla è una giovane professoressa che ha da poco perso la sua bambina e ad ascoltarla sono i suoi alunni, la classe alla quale Moriguchi Yuko rivolge un discorso di addio: "La mia Manami non è morta accidentalmente; è stata uccisa da qualcuno di voi". La figlia dell'insegnante di scienze aveva quattro anni quando, un mese prima della fine dell'anno scolastico alla scuola media, in una cittadina del Giappone, è stata trovata morta nella piscina dell'istituto. A causa di quello che tutti hanno ritenuto un incidente, la madre ha deciso di abbandonare per sempre il suo lavoro. Freddamente, quasi scientificamente definendoli A e B, la professoressa rende identificabili ai compagni i due ragazzi e rivela la sua scoperta di come essi abbiano premeditato e compiuto l'omicidio di una bambina indifesa. Inoltre, con altrettanta freddezza, l'insegnante comunica la sua decisione: non ha intenzione di denunciare i due assassini alla polizia. Ha invece già messo in atto una personale vendetta, atroce e immediata ma escogitata in modo che le devastanti conseguenze si manifestino lentamente, affinché i giovani criminali abbiano il tempo di pentirsi e trascorrere il resto dei loro giorni sopportando il fardello della colpa di cui si sono macchiati. Nelle settimane successive, attraverso un diario, un blog, una lettera, appare in tutta la sua spaventosa portata il perché del gesto compiuto da Nao e Shuya.
Recensione
Confessione racconta la storia piuttosto singolare di una professoressa responsabile di una classe di tredicenni. All'inizio del romanzo, la professoressa Moriguchi racconta alla proprio ai suoi ragazzi come è arrivata a capire che la morte della figlia, una bimba di soli quattro anni, avvenuta qualche mese prima, non sia stata affatto frutto di un tragico incidente, ma di un omicidio commesso proprio da due degli studenti presenti in aula. Al termine della sua ricostruzione dei fatti, la professoressa, restia a denunciare i due responsabili per via delle leggi secondo lei poco severe in merito ai minorenni, spiega per filo e per segno come ha deciso di mettere in atto la sua vendetta nei loro confronti.
Devo ammettere che ho trovato questo romanzo davvero originale. La storia viene narrata in sei lunghi capitoli, ognuno caratterizzato da un punto di vista differente. Per prima a parlare è la professoressa Moriguchi, poi una delle sue alunne mette al corrente il lettore dei propri pensieri, dopo viene il turno della sorella di uno dei colpevoli che mostra al lettore il diario della madre e così via.
Il libro comunque non mi ha particolarmente colpita per via dei molteplici punti di vista, né per la trama cervellotica e intricata, mi ha colpita per il modo in cui l'autrice ha abilmente narrato tutta la vicenda. Spesso sentiamo dire e diciamo a nostra volta, che per conoscere la verità riguardo a una storia, bisogna sentire le versioni di tutte le parti prese in causa, è una cosa risaputa. Ma cosa succederebbe però, se ad ogni versione della stessa storia, le carte venissero rimescolate più e più volte al punto da confondere l'interlocutore? Qual è la verità? Questa è l'essenza di questo libro.
In questo caso le domande che l'autrice pone al lettore sono parecchie. Nao e Shuya intendevano davvero uccidere la piccola Manami? Come sono andate le cose veramente? I due ragazzini colpevoli sono davvero spietati come li ha dipinti la Moriguchi, accecata dall'odio, oppure si è davvero trattato di un incidente?
Al di fuori della trama, che tiene il lettore incollato alle pagine, penso che il punto di forza del romanzo sia il messaggio che vuole trasmettere. Nei giorni che l'ho avuto in lettura spesso mi sono fermata a pensare in continuazione a come sia vero che la stessa semplice storia, filtrata dai pensieri di persone differenti, possa completamente cambiare. È incredibile come, all'improvviso guardando le cose da una diversa prospettiva, la vittima possa diventare il carnefice con tanta facilità.
Proprio per questo motivo mi sento di consigliare la lettura a tutti voi. Certo, non si tratta di un libro semplicissimo, la trama è piuttosto pesante anche se la narrazione è piuttosto scorrevole, ma secondo me Confessione merita davvero di essere letto. Sono sicura che nel corso degli anni magari mi dimenticherò dei personaggi e delle varie vicende, ma sono altrettanto sicura che ricorderò ciò che questo libro mi ha dato modo di vedere.
Bellissima la tua recensione, si vede che ti ha toccato come libro!
RispondiEliminaIo ho nella mia lista il film, che dicono sia molto bello :)
Sì ho sentito che c'è anche un film tratto dal romanzo, se son stati fedeli al libro sarà bello di sicuro :3
EliminaNon ho mai letto nulla di un autore giapponese, ma mi hanno sempre interessato. Credo che questo libro così particolare mi piacerebbe molto, perciò credo che prima o poi lo leggeró, per ora finisce in wishlist 😊
RispondiEliminaTe lo consiglio, Lucia! Io prima di questo, scritto da un autore giapponese ho solo letto Non lasciarmi di Ishiguro, però lui anche se è di origini giapponesi sta in Inghilterra da una vita, dunque non so se vale :P però ho adorato anche quello!
EliminaSembra un libro...particolare *-*.
RispondiEliminaLo aggiungo alla mia wishlist :')
È molto particolare infatti! Spero possa piaceri :3
Eliminaecco U_U le mie ultime parole famose:"Dens non leggerò mai questo libro! gné gné gné!" D:
RispondiEliminama mi ritrovo qui dopo la tua recensione a volerlo -.- uff! D: lo voglio, me lo prendo mi sa! sentiti un po' in colpa, su u_u
Ahahah mi fai morire tesoro :'D non mi sento in colpa neanche un po' U.U
Eliminadopo aver letto la recensione questo libro finisce dritto dritto in lista! Non lo conoscevo proprio
RispondiEliminaSpero possa piacerti Chiara :)
EliminaMi incuriosisce proprio tanto!! Sicuramente mi ero imbattuta nella trama del film, perché non mi è nuova la situazione ma son sicura che non fosse un libro!
RispondiEliminaLo leggerò sicuramente!
Mi ha sempre ispirato questo romanzo, poi amo particolarmente gli autori giapponesi :)
RispondiEliminaAllora non puoi proprio lasciartelo scappare :3
EliminaHo avuto la fortuna di vedere il film una notte di qualche mese fa, e contavo di inserire il romanzo il WL. Grazie per avermelo fatto ricordare :3
RispondiEliminaMa figurati! Spero di riuscire a vedere anche io il film prima o poi :)
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