Buon pomeriggio lettori! Devo dire che sono contenta perché ora che sono temporaneamente in pausa con la scrittura sto riuscendo a recuperare un po' i miei vecchi ritmi di lettura. Oggi vi lascio il mio parere riguardo a Stai con me in ogni respiro di Jay McLean, che ho avuto occasione di leggere in anteprima grazie alla Fabbri e che domani uscirà nelle nostre librerie.
Stai con me in ogni respiro
di Jay McLean
Editore: Fabbri
Prezzo: 15,90 €
Pagine: 350
Trama: Chloe ha un piano per il futuro, e solo un piano: seguire la sua strada. Ha fatto una promessa a se stessa: non lasciare entrare nessuno nel suo mondo, e non donare a nessuno il suo amore. Ha imparato nel modo più duro che cosa succede se si infrangono queste regole. Quindi lei si è focalizzata sul suo essere invisibile e in attesa fino a quando potrà intraprendere la strada e seguire il suo sogno di libertà, almeno per un pò. Blake Hunter è una star del basket che ha tutto. Tutto di lui sembra perfetto per quelli che sono al di là dei muri che ha eretto. Lui non può permettere a nessuno di vedere i pezzi in frantumi che si trovano dietro la facciata perfetta che ha costruito, altrimenti tutte le sue speranze ed i sogni scompariranno. Una notte buia unisce Chloe e Blake, cambiando tutto per Blake. Per Chloe, non cambia nulla: lei ha la sua strada ed è focalizzata su di essa. Ma quando il cosiddetto ragazzo perfetto inizia a notare la ragazza invisibile, insieme scoprono che a volte con l'amore, non si sa dove la strada può portare.
Entrambi stanno per diplomarsi e Chloe segue le stesse lezioni di Blake da una vita, eppure lui - il solito ragazzo popolare che sta con la cheerleader di turno, bravissimo nello sport - non si era mai accorto di lei. Chloe dal canto suo, ha sempre cercato di non attirare l'attenzione degli altri su di sè, ma quando capisce che sotto al bel faccino di Blake c'è molto di più, non riesce a resistergli e un passo alla volta gli concede di entrare a far parte della sua vita.
Se dovessi utilizzare una sola parola per descrivere questo libro, sapete quale sarebbe? Troppo. Questa semplice singola parola serve a riassumere tutto il romanzo. Per quanto mi riguarda, penso che l'autrice abbia davvero strafatto in tutto e per tutto ideando una trama che purtroppo a mio parere, non funziona.
Blake è il solito ragazzo popolare che nasconde un cuore d'oro - stereotipatissimo - e ovviamente ha dei problemi a casa. Il padre è un ex militare che lo spinge ad arruolarsi, la madre vive isolata nella depandance ed è un alcolista. Fin qui magari, ci poteva anche stare questa situazione familiare difficile. Giusto? Peccato che ogni singolo personaggio del romanzo abbia problemi di questo tipo.
Chloe vive in una casa famiglia perché è sola al mondo e si trascina problemi di salute che rincorrono la sua famiglia da generazioni, motivo per cui tiene tutti a distanza. Il suo "fratellastro" Clayton ha un brutto passato di abusi alle spalle. L'amico di Blake, Josh, ha dovuto mettere da parte la sua passione per lo skate perché ha avuto un figlio giovane e la madre se n'è lavata le mani.
Insomma l'intero libro è una tragedia. Per non parlare della coppia che gestisce la casa famiglia che è alle prese con un sacco di ragazzini abbandonati e maltrattati perché non può avere figli.
Lo stile dell'autrice poi, è fin troppo scorrevole. Mentre leggevo avevo sempre l'impressione che qualcuno si fosse divertito a puntarle contro un telecomando a intermittenza per farla scrivere in modalità "avanti-veloce". C'è una scena che dura un paio di pagine? Avanti veloce. Bisogna descrivere un pensiero? Dieci righe e poi avanti veloce.
In più, il romanzo è narrato da entrambi i punti di vista di Blake e Chloe, che però si accavallano più volte anche nello stesso capitolo e le voci narranti sono talmente simili che più volte mi sono persa cercando di capire se stesse raccontando lei o se stesse raccontando lui.
Se a questo mix scoppiettante, ci si aggiunge la parte finale - che più assurda e melensa non si può - il disastro è assicurato. Ricapitolando, resto della mia idea. L'autrice ha semplicemente strafatto. Avrebbe potuto scrivere una storia dolce, triste, ma quantomeno credibile. Invece ha voluto inserire fin troppi elementi che poi non è riusciuta assolutamente a gestire.
di Jay McLean
Prezzo: 15,90 €
Pagine: 350
Trama: Chloe ha un piano per il futuro, e solo un piano: seguire la sua strada. Ha fatto una promessa a se stessa: non lasciare entrare nessuno nel suo mondo, e non donare a nessuno il suo amore. Ha imparato nel modo più duro che cosa succede se si infrangono queste regole. Quindi lei si è focalizzata sul suo essere invisibile e in attesa fino a quando potrà intraprendere la strada e seguire il suo sogno di libertà, almeno per un pò. Blake Hunter è una star del basket che ha tutto. Tutto di lui sembra perfetto per quelli che sono al di là dei muri che ha eretto. Lui non può permettere a nessuno di vedere i pezzi in frantumi che si trovano dietro la facciata perfetta che ha costruito, altrimenti tutte le sue speranze ed i sogni scompariranno. Una notte buia unisce Chloe e Blake, cambiando tutto per Blake. Per Chloe, non cambia nulla: lei ha la sua strada ed è focalizzata su di essa. Ma quando il cosiddetto ragazzo perfetto inizia a notare la ragazza invisibile, insieme scoprono che a volte con l'amore, non si sa dove la strada può portare.
Recensione
Blake e Chloe si incontrano la prima volta nel più singolare dei modi. Una sera, mentre lui fa jogging al parco come suo solito, la salva da un malintenzionato e da lì ha inizio la loro storia. Entrambi stanno per diplomarsi e Chloe segue le stesse lezioni di Blake da una vita, eppure lui - il solito ragazzo popolare che sta con la cheerleader di turno, bravissimo nello sport - non si era mai accorto di lei. Chloe dal canto suo, ha sempre cercato di non attirare l'attenzione degli altri su di sè, ma quando capisce che sotto al bel faccino di Blake c'è molto di più, non riesce a resistergli e un passo alla volta gli concede di entrare a far parte della sua vita.
Se dovessi utilizzare una sola parola per descrivere questo libro, sapete quale sarebbe? Troppo. Questa semplice singola parola serve a riassumere tutto il romanzo. Per quanto mi riguarda, penso che l'autrice abbia davvero strafatto in tutto e per tutto ideando una trama che purtroppo a mio parere, non funziona.
Blake è il solito ragazzo popolare che nasconde un cuore d'oro - stereotipatissimo - e ovviamente ha dei problemi a casa. Il padre è un ex militare che lo spinge ad arruolarsi, la madre vive isolata nella depandance ed è un alcolista. Fin qui magari, ci poteva anche stare questa situazione familiare difficile. Giusto? Peccato che ogni singolo personaggio del romanzo abbia problemi di questo tipo.
Chloe vive in una casa famiglia perché è sola al mondo e si trascina problemi di salute che rincorrono la sua famiglia da generazioni, motivo per cui tiene tutti a distanza. Il suo "fratellastro" Clayton ha un brutto passato di abusi alle spalle. L'amico di Blake, Josh, ha dovuto mettere da parte la sua passione per lo skate perché ha avuto un figlio giovane e la madre se n'è lavata le mani.
Insomma l'intero libro è una tragedia. Per non parlare della coppia che gestisce la casa famiglia che è alle prese con un sacco di ragazzini abbandonati e maltrattati perché non può avere figli.
Lo stile dell'autrice poi, è fin troppo scorrevole. Mentre leggevo avevo sempre l'impressione che qualcuno si fosse divertito a puntarle contro un telecomando a intermittenza per farla scrivere in modalità "avanti-veloce". C'è una scena che dura un paio di pagine? Avanti veloce. Bisogna descrivere un pensiero? Dieci righe e poi avanti veloce.
In più, il romanzo è narrato da entrambi i punti di vista di Blake e Chloe, che però si accavallano più volte anche nello stesso capitolo e le voci narranti sono talmente simili che più volte mi sono persa cercando di capire se stesse raccontando lei o se stesse raccontando lui.
Se a questo mix scoppiettante, ci si aggiunge la parte finale - che più assurda e melensa non si può - il disastro è assicurato. Ricapitolando, resto della mia idea. L'autrice ha semplicemente strafatto. Avrebbe potuto scrivere una storia dolce, triste, ma quantomeno credibile. Invece ha voluto inserire fin troppi elementi che poi non è riusciuta assolutamente a gestire.
ha ha! XD L'idea del telecomando e dell'"avanti veloce" mi fa morire dal ridere. Quel tipo di scrittura mi lascia sempre l'idea di 'principiante', che non riesce a rimanere concentrato su una scena o un punto ma vuole fare 100 cose subito. Mi domando se sia un problema solo di questo libro o del suo stile in generale...
RispondiEliminaAhahaah guarda io sono rimasta allibita di fronte a questo tipo di scrittura. C'erano proprio volte in cui c'erano poche righe, e poi doppio a capo e via con un'altra scena... mah °-°
EliminaAnche a me è capitato diverse volte di dover tornare indietro per capire chi stesse parlando XD
RispondiEliminaSì io in un punto ho anche trovato un errore di traduzione. Tipo che parlava lui, ma era tradotto al femminile come se parlasse lei... anche chi ha tradotto a un certo punto deve averci non capito più niente :P
EliminaAllora non me l'ero sognata XD pensavo di essere rincoglionita io, mi consola allora :P
Eliminaconcordo su tutto tesoro, ne abbiamo già parlato al telefono X°D
RispondiEliminanon credo che lo leggerò. A me piacciono le storie un po' tristi, ma veloce e troppo credo sia appunto troppo
RispondiEliminaAnche io non sopporto gli autori che esagerano in negativo sulla vita dei loro personaggi o che accumulano difetti su uno di essi per renderlo negativo. Sembra quasi che sia l'unico modo per renderli interessanti ma credo che invece li appesantiscono e stereopatizzino. Credo comunque che una lettura veloce al libro la darò. Sono troppo curiosa di capire come funziona questo telecomando avanti e veloce di cui parli!! ahahah! bel blog!
RispondiEliminaNooooooo! Io l'ho adorato!
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