Buongiorno lettori e buon inizio settimana! Come state? Oggi voglio parlarvi di un romanzo speciale. Un romanzo che rischiavo di perdermi, ma che per fortuna, il caso ha in qualche modo rimesso sulla mia strada da lettrice: L'inconfondibile tristezza della torta al limone di Aimeé Bender. Vi ricorderete che qualche giorno fa ve ne ho lasciato un piccolo assaggio QUI.
Dopo averlo divorato in soli due giorni, mi sono ritrovata di fronte alla tastiera a scrivere quella che si è rivelata essere una vera e propria dichiarazione d'amore. Spero vivamente che apprezziate e, ancor di più, che vi venga voglia a vostra volta di leggerlo.
L'iconfondibile tristezza della
torta al limone
Aimeé Bender
Da quel momento, per Rose ogni pasto diventa una questione importante. Più ingarbugliati sono i sentimenti di chi prepara la pietanza, più Rose si sente come se qualcuno stesse invadendo il suo spazio vitale. Darebbe qualsiasi cosa pur di tornare a sentire i normali sapori di una volta. Non le piace essere diversa e fa di tutto per tenere a bada la sua strana capacità, riempiendosi lo stomaco con cibo senza sentimenti, preparato in fabbrica.
Una volta cresciuta però, Rose riuscirà finalmente a vedere le cose sotto una diversa prospettiva e con una nuova consapevolezza che la porterà pian piano a trovare se stessa.
L'inconfondibile tristezza della torta al limone è un romanzo splendido e particolarmente intelligente. La cosa che lo rende tanto speciale è la sua capacità di portare il lettore a riflettere attraverso delle metafore studiate con enorme furbizia e originalità.
Aimeé Bender poi, ha un modo di scrivere semplicemente speciale. Non saprei in che altro modo descriverlo. È accattivante, è coinvolgente, è perfetto, oserei dire. Mi sono ritrovata spesso, tra le pagine, ad assaporare la sua scrittura con sconcertante avidità, come se non potessi averne mai abbastanza. Ho finito il romanzo dolo da una mezz'ora, e già mi sento come se mi mancasse.
La storia raccontata in questo libro non è per niente frivola o scontata come si potrebbe pensare in un primo momento, dopo aver letto la trama. Si tratta di un romanzo che parla di accettazione, che mescola l'ordinario allo straordinario in modo unico e personale. Non credo che leggerò mai al mondo niente di simile, ma spero di trovare la stessa unicità negli altri romanzi dell'autrice, che già muoio dalla voglia di procurarmi.
La cosa buffa è che avevo inserito questo libro in wishlist qualcosa come quattro anni fa proprio per via della sua trama bizzarra. Se ne stava sul mio scaffale Goodreads, ad aspettare soltanto che ritrovassi l'interesse ormai perduto e che lo prendessi tra le mani. Sono felice però, di averlo letto soltanto adesso. Penso sia un libro che richiede una certa maturità per essere pienamente compreso e apprezzato. Non è uno di quei romanzi universali, adatti potenzialmente a piacere a tutti. Credo che sia un romanzo rivolto ai lettori attenti, a quelli che sanno guardare oltre, che non si fermano alla forma delle cose.
Ve lo consiglio, dunque? Certo che sì. Sono sicura che possa piacervi? Ad essere sincera, proprio no, ma questo non fa che dare un valore aggiunto al suo fascino. È come se tra quelle pagine, custodisse un segreto, scritto però in una lingua che non tutti sono in grado di capire. E io mi sento così stranamente felice, di essere riuscita a coglierlo, che mi è persino difficile parlarne. Se accettare o meno la sfida, sta solo a voi.
Dopo averlo divorato in soli due giorni, mi sono ritrovata di fronte alla tastiera a scrivere quella che si è rivelata essere una vera e propria dichiarazione d'amore. Spero vivamente che apprezziate e, ancor di più, che vi venga voglia a vostra volta di leggerlo.
torta al limone
Aimeé Bender
Editore Minimum Fax ● Pagine 332
Cartonato 16,50 € ● Brossura N/D ● Ebook 9,99€
Cartonato 16,50 € ● Brossura N/D ● Ebook 9,99€
Trama: Alla vigilia del suo nono compleanno, la timida Rose Edelstein scopre improvvisamente di avere uno strano dono: ogni volta che mangia qualcosa, il sapore che sente è quello delle emozioni provate da chi l'ha preparato, mentre lo preparava. I dolci della pasticceria dietro casa hanno un retrogusto di rabbia, il cibo della mensa scolastica sa di noia e frustrazione; ma il peggio è che le torte preparate da sua madre, una donna allegra ed energica, acquistano prima un terrificante sapore di angoscia e disperazione, e poi di senso di colpa. Rose si troverà così costretta a confrontarsi con la vita segreta della sua famiglia apparentemente normale, e con il passare degli anni scoprirà che anche il padre e il fratello - e forse, in fondo, ciascuno di noi - hanno doni misteriosi con cui affrontare il mondo. Mescolando il realismo psicologico e la fiaba, la scrittura sensuale di Aimeé Bender torna a regalarci una storia appassionante sulle sfide che ogni giorno ci pone il rapporto con le persone che amiamo.
Recensione
Rose scopre di essere speciale il giorno del suo dodicesimo compleanno, quando assaggia una fetta di quella appetitosa e profumata torta al limone e cioccolato che le ha preparato sua madre per l'occasione, e d'improvviso si sente vuota, triste, incredibilmente sola. Le sensazioni che la pervadono non sono le sue, appartengono a sua madre, quella donna sorridente che le è sempre sembrata tanto felice e spensierata, e descrivono alla perfezione lo stato d'animo che aveva mentre preparava il dolce. Da quel momento, per Rose ogni pasto diventa una questione importante. Più ingarbugliati sono i sentimenti di chi prepara la pietanza, più Rose si sente come se qualcuno stesse invadendo il suo spazio vitale. Darebbe qualsiasi cosa pur di tornare a sentire i normali sapori di una volta. Non le piace essere diversa e fa di tutto per tenere a bada la sua strana capacità, riempiendosi lo stomaco con cibo senza sentimenti, preparato in fabbrica.
Una volta cresciuta però, Rose riuscirà finalmente a vedere le cose sotto una diversa prospettiva e con una nuova consapevolezza che la porterà pian piano a trovare se stessa.
L'inconfondibile tristezza della torta al limone è un romanzo splendido e particolarmente intelligente. La cosa che lo rende tanto speciale è la sua capacità di portare il lettore a riflettere attraverso delle metafore studiate con enorme furbizia e originalità.
Aimeé Bender poi, ha un modo di scrivere semplicemente speciale. Non saprei in che altro modo descriverlo. È accattivante, è coinvolgente, è perfetto, oserei dire. Mi sono ritrovata spesso, tra le pagine, ad assaporare la sua scrittura con sconcertante avidità, come se non potessi averne mai abbastanza. Ho finito il romanzo dolo da una mezz'ora, e già mi sento come se mi mancasse.
La storia raccontata in questo libro non è per niente frivola o scontata come si potrebbe pensare in un primo momento, dopo aver letto la trama. Si tratta di un romanzo che parla di accettazione, che mescola l'ordinario allo straordinario in modo unico e personale. Non credo che leggerò mai al mondo niente di simile, ma spero di trovare la stessa unicità negli altri romanzi dell'autrice, che già muoio dalla voglia di procurarmi.
La cosa buffa è che avevo inserito questo libro in wishlist qualcosa come quattro anni fa proprio per via della sua trama bizzarra. Se ne stava sul mio scaffale Goodreads, ad aspettare soltanto che ritrovassi l'interesse ormai perduto e che lo prendessi tra le mani. Sono felice però, di averlo letto soltanto adesso. Penso sia un libro che richiede una certa maturità per essere pienamente compreso e apprezzato. Non è uno di quei romanzi universali, adatti potenzialmente a piacere a tutti. Credo che sia un romanzo rivolto ai lettori attenti, a quelli che sanno guardare oltre, che non si fermano alla forma delle cose.
Ve lo consiglio, dunque? Certo che sì. Sono sicura che possa piacervi? Ad essere sincera, proprio no, ma questo non fa che dare un valore aggiunto al suo fascino. È come se tra quelle pagine, custodisse un segreto, scritto però in una lingua che non tutti sono in grado di capire. E io mi sento così stranamente felice, di essere riuscita a coglierlo, che mi è persino difficile parlarne. Se accettare o meno la sfida, sta solo a voi.
Le opere di Aimee Bender
- La ragazza con la gonna in fiamme, 2012 (The girl in the flammable skirt, 1998)
- Un segno invisibile e mio, 2002 (An invisible sign of my own, 2001)
- Creature ostinate, 2006 (Willful creatures, 2006)
- L'inconfondibile tristezza della torta al limone, 2011 (The particular sadness of lemon cake, 2010)
- La maestra dei colori, 2014 (Color master, 2013)
Non lo conoscevo ed ora mi ispira veramente tanto!
RispondiEliminaNon può che farmi tantissimo piacere :D un'autrice così speciale merita il giusto spazio!
EliminaChe bella recensione, Deni, deve esser stata davvero una lettura speciale *__* Ammetto che non conoscevo né il romanzo né l'autrice fino a quando non ho letto il tuo post di qualche settimana fa al riguardo, ma adesso sono sempre più curiosa di leggerlo *__*
RispondiEliminaSono piuttosto sicura che possa fare al caso tuo questa autrice! Dalle un'opportunità al più presto :)
EliminaVoglio leggerlo assolutamente. Come ti dicevo già, Sonia mi tormenta da anni!
RispondiEliminaAdesso ne capisco il motivo :D leggi, leggi!
EliminaLo avevo segnato, ma devo recuperarlo al più presto! Bella recensione :)
RispondiEliminaSpero tu riesca a prenderlo e a leggerlo presto allora :D se mai ti ricordi passa a dirmi cosa te ne pare ^.^
EliminaL'inconfondibile tristezza della torta al limone: un titolo che risveglia le papille gustative :3 E' una storia molto interessante che non conoscevo, ma se dovessi avere l'opportunità di leggerlo, sicuramente lo farò ^^
RispondiEliminaBrava, Rosa! Secondo me potrebbe piacerti :3
EliminaCome sempre con le tue recensioni riesci a convicermi anche sui libri in cui parto scettica. v.v
RispondiEliminaMa grazie, davvero un bel complimento :D spero che poi, una volta letti, ti convincano anche i libri in questione ^.^
Eliminasfida accettata, appena riesco me lo procuro e lo leggo
RispondiEliminaGrande, Chiara! Sono proprio curiosa di vedere se ti piacerà :D
EliminaL'avevo detto, io, che lo stile era speciale! Voglio leggerlo anch'io adesso!
RispondiEliminaAnche a me era sembrato fin da subito molto particolare e meritevole, direi che abbiamo un buon istinto entrambe!
EliminaLeggilo presto comunque :D così poi mi fai sapere!
credo che sia il suo romanzo d'esordio e come spesso capita nelle opere prime c'è un mondo specialissimo, surreale e immaginifico che a volte si perde nel tempo. Spero non sia il caso della Bender.
RispondiEliminaNo, non si tratta del suo romanzo d'esordio :3
EliminaQualcosa invece, a istinto, mi dice che questa donna sa bene quello che fa e che i suoi altri romanzi sono altrettanto belli... spero di non sbagliarmi :D
Complimenti Denise, bellissima recensione. Deve essere mio :-)
RispondiEliminaGrazie mille, Salvia! Mi auguro tu possa adorarlo quando l'ho adorato io!
EliminaOkay, mi hai convinta. Lo metterò in WL :) sembra davvero bello!
RispondiEliminaGrande, Mari! Fallo tuo :D e buona lettura allora!
EliminaNon lo conoscevo, l'ho già segnato fra i possibili acquisti!
RispondiEliminaNon sai che piacere che mi fa ^.^ spero tanto tu ti convinca a prenderlo presto!
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