Buongiorno lettori, come state? Io sto passando un periodo piuttosto pieno e impegnativo lavorativamente parlando, la situazione dovrebbe stabilizzarsi nel giro di un mesetto, o almeno me lo auguro.
Oggi comunque, ho deciso di farvi compagnia con la mia recensione per Lo straordinario mondo di Ava Lavender di Leslye Walton, un romanzo apprezzato da molti, che però non è proprio riuscito a conquistarmi.
Lo straordinario mondo di
Ava Lavender
Leslye Walton
Non è impresa facile parlarvi di questo romanzo. Le mie aspettative erano pressoché stratosferiche e avrei davvero voluto amarlo con tutto il cuore, purtroppo però non mi è stato possibile. Avevo il libro sugli scaffali praticamente da quando è arrivato nelle librerie italiane, ma fino a qualche tempo fa non ho mai sentito davvero la necessità di leggerlo nell'immediato e probabilmente lo avrei lasciato lì ancora a lungo se non fosse stato che una cara amica mi ha proposto di leggerlo insieme. Forse ancora una volta il mio istinto stava cercando di risparmiarmi un dispiacere.
Ho molto apprezzato la scrittura della Walton e ho trovato parecchio godibile il suo stile. A non convincermi e a non catturarmi del tutto sono stati la trama e i personaggi, con cui non sono riuscita a entrare in sintonia e in empatia durante il corso della narrazione. Ho trovato il tutto in realtà abbastanza freddo e distante e, parecchio spesso, di una crudeltà e di una cattiveria assolutamente non necessarie e, a mio parere, fini a se stesse.
Nonostante abbia comunque adorato le vene di realismo magico e nonostante mi siano anche molto piaciute alcune delle metafore messe in piedi attraverso i più fantasiosi e surreali degli spunti, il romanzo della Walton ha finito col deludermi.
Leggere questo libro è stato strano, quasi come se mi fossi ritrovata in un museo di fronte a un quadro molto particolare. Sono riuscita a scorgerne la bellezza, tra le pennellate, senza però riuscire a comprenderla appieno. Grazie agli occhi di qualcun'altro, ho capito dove l'autrice voleva arrivare, purtroppo però, almeno per quanto mi riguarda, non è riuscita a condurmici con successo.
In conclusione, da quando ho finito di leggere il libro sono passati già un paio di mesi, eppure ancora non sono riuscita a venire a capo riguardo alla natura dei sentimenti e delle sensazioni che mi ha lasciato. Penso che per me questo romanzo rimarrà, metaforicamente parlando, un mistero.
Ava Lavender
Leslye Walton
Editore Sperling & Kupfer ● Pagine 276
Cartonato 15,90 € ● Brossura N/D ● Ebook 8,99 €
Cartonato 15,90 € ● Brossura N/D ● Ebook 8,99 €
Trama: Ava Lavender è nata con le ali, ma non può volare. Non può nemmeno vivere come le coetanee, perché sua madre la tiene chiusa in casa, al riparo da occhi indiscreti. Ma ha sedici anni e non si rassegna a essere diversa. In cerca di un perché, scava allora nel passato della sua famiglia, e scopre il destino infausto delle sue antenate: ognuna segnata da una peculiare stranezza, ognuna condannata a un amore infelice. E se fosse proprio l'amore la forza in grado di spezzare quell'antica maledizione? Un amore vero, capace di vedere oltre le apparenze. Per trovarlo, Ava dovrà affrontare il mondo fuori, gli sguardi di chi la crede un mostro o un angelo. Fino alla notte del solstizio d'estate, quando sarà lei a scrivere un nuovo, forse decisivo capitolo nella storia straordinaria della sua famiglia.
Recensione
Lo straordinario mondo di Ava Lavender racconta la storia di una famiglia indubbiamente al di fuori dell'ordinario. Dopo la tragica e bizzarra perdita dei suoi cari, Emilienne, si trasferisce insieme al marito, Connor Lavender, nella cittadina di Seattle e dà luce alla figlia Viviane. Viviane, come ogni membro della famiglia prima di lei, si mostra a sua volta un po' strana e speciale e, dal suo appassionato e incondizionato amore per Jack Griffith, suo migliore amico di sempre, anni dopo nascono Ava, la protagonista e narratrice del romanzo, la cui vistosa peculiarità sono un paio d'ali scure sulla schiena, ed Henry. Attraverso la sua voce, calda e profonda, Ava racconta al lettore le vicende della sua famiglia, passando in rassegna ai fatti che hanno portato alla sua nascita, per poi raccontare della sua vita. Non è impresa facile parlarvi di questo romanzo. Le mie aspettative erano pressoché stratosferiche e avrei davvero voluto amarlo con tutto il cuore, purtroppo però non mi è stato possibile. Avevo il libro sugli scaffali praticamente da quando è arrivato nelle librerie italiane, ma fino a qualche tempo fa non ho mai sentito davvero la necessità di leggerlo nell'immediato e probabilmente lo avrei lasciato lì ancora a lungo se non fosse stato che una cara amica mi ha proposto di leggerlo insieme. Forse ancora una volta il mio istinto stava cercando di risparmiarmi un dispiacere.
Ho molto apprezzato la scrittura della Walton e ho trovato parecchio godibile il suo stile. A non convincermi e a non catturarmi del tutto sono stati la trama e i personaggi, con cui non sono riuscita a entrare in sintonia e in empatia durante il corso della narrazione. Ho trovato il tutto in realtà abbastanza freddo e distante e, parecchio spesso, di una crudeltà e di una cattiveria assolutamente non necessarie e, a mio parere, fini a se stesse.
Nonostante abbia comunque adorato le vene di realismo magico e nonostante mi siano anche molto piaciute alcune delle metafore messe in piedi attraverso i più fantasiosi e surreali degli spunti, il romanzo della Walton ha finito col deludermi.
Leggere questo libro è stato strano, quasi come se mi fossi ritrovata in un museo di fronte a un quadro molto particolare. Sono riuscita a scorgerne la bellezza, tra le pennellate, senza però riuscire a comprenderla appieno. Grazie agli occhi di qualcun'altro, ho capito dove l'autrice voleva arrivare, purtroppo però, almeno per quanto mi riguarda, non è riuscita a condurmici con successo.
In conclusione, da quando ho finito di leggere il libro sono passati già un paio di mesi, eppure ancora non sono riuscita a venire a capo riguardo alla natura dei sentimenti e delle sensazioni che mi ha lasciato. Penso che per me questo romanzo rimarrà, metaforicamente parlando, un mistero.
Ciao tesoro :3 questo libro non mi ha mai particolarmente colpita. Mi sembra noioso e credo non faccia per me, anche se ne ho sentito parlare molto bene! Non credo che lo leggerò!
RispondiEliminaConoscendo un po' i tuoi gusti sono d'accordo con te, non penso ti piacerebbe >.<
EliminaCe l'ho in WL di Amazon da un po', la copertina a me piace molto!
RispondiEliminaNe approfitto per avvisarti che da oggi sul mio blog The Connor Nation non pubblico più perché ho problemi con il dominio e lo devo chiudere :( Ho copiato il contenuto su un nuovo blog che si chiama “Daily Connor”, se ti va di seguirmi sul nuovo blog ne sarei contenta!
xoxo Connor
http://daily-connor.blogspot.it/
Certo, vengo subito a sbirciare ^.^
EliminaC'è qualquadra che non cosa in questa recensione. ʕʘ‿ʘʔ
RispondiEliminaTre stelline e mezzo?
"A non convincermi e a non catturarmi del tutto sono stati la trama e i personaggi"??
"Ho trovato il tutto in realtà abbastanza freddo e distante"???
Sono completamente in disaccordo, Den!! XD
Ahaahahah me lo aspettavo questo commento da parte tua :P anzi, lo temevo... lo so che tu l'hai adorato... eppure boh, tra me e la Walton non è scattata la scintilla >.<" I'm really, sincerely sorry!
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