lunedì 4 dicembre 2017

Recensione "Caraval" Stephanie Garber

Buongiorno lettori, come state? Io in questo periodo sono davvero parecchio presa da una moltitudine di cose e sto cercando di fare del mio meglio per essere presente il più possibile. Oggi vorrei lasciarmi il mio parere riguardo a Caraval di Stephanie Garbeer, arrivato da pochissimo nelle nostre librerie per Rizzoli. Un romanzo che mi ispirava e non mi ispirava, ma a cui son stata contenta di aver deciso di dare una possibilità.



Caraval
Stephanie Garber
Editore Rizzoli ● Pagine 430
Cartonato 18,00 € ● Brossura N/D ● Ebook 8,99 €

Trama: Il mondo, per Rossella Dragna, ha sempre avuto i confini della minuscola isola dove vive insieme alla sorella Tella e al potente, crudele padre. Se ha sopportato questi anni di forzato esilio è stato grazie al sogno di partecipare a Caraval, uno spettacolo itinerante misterioso quanto leggendario in cui il pubblico partecipa attivamente; purtroppo, l'imminente, combinato matrimonio a cui il padre la sta costringendo significa la rinuncia anche a quella possibilità di fuga. E invece Rossella riceve il tanto desiderato invito, e con l'aiuto di un misterioso marinaio, insieme a Tella fugge dall'isola e dal suo destino... Appena arrivate a Caraval, però, Tella viene rapita da Legend, il direttore dello spettacolo che nessuno ha mai incontrato: Rossella scopre in fretta che l'edizione di Caraval che sta per iniziare ruota intorno alla sorella, e che ritrovarla è lo scopo ultimo del gioco, non solo suo, ma di tutti i fortunati partecipanti. Ciò che accade in Caraval sono solo trucchi ed illusioni, questo ha sempre sentito dire Rossella. Eppure, sogno e veglia iniziano a confondersi e negare la magia diventa impossibile. Ma che sia realtà o finzione poco conta: Rossella ha cinque notti per ritrovare Tella, e intanto deve evitare di innescare un pericoloso effetto domino che la porterebbe a perdere Tella per sempre...


Recensione
Per via dei racconti con cui la nonna intratteneva lei e sua sorella Donatella quando erano bambine, Rossella ha sempre sognato di poter partecipare a Caraval, un gioco itinerante leggendario, misterioso e intrigante, magico e con premi, per i vincitori, al di là di ogni possibile immaginario.
Dopo numerosi anni di lettere spedite al Mastro di Caraval, Legend, da cui non ha ricevuto mai nessuna risposta, Rossella ha perso le speranze. Ormai, tutto quello che desidera è sposare l'uomo misterioso a cui è stata promessa, in modo da poter fuggire, insieme a Donatella, dalle grinfie del padre, un uomo dispotico e sadico.

È così che, quando finalmente riceve l'invito per Caraval, spedito da Legend in persona, Rossella stenta a credere ai suoi occhi. Col matrimonio imminente però, si rende conto di non poter partecipare. Sua sorella Donatella però ha altri piani e, con l'inaspettato aiuto di Julian, un marinaio di passaggio, porterà di forza Rossella alle porte di Caraval.

Nonostante inizialmente fossi un po' scettica a riguardo, Caraval si è rivelato davvero un buon romanzo, anche se non si è dimostrato del tutto privo di difetti. La storia ideata dalla Garber è davvero molto ricca e parecchio intricata e questo è indubbiamente il punto forte del libro. Il lettore, insieme alla protagonista, riceve più volte numerosi avvertimenti: a Caraval niente è quel che sembra, non bisogna fidarsi di nessuno e non ci si deve far prendere troppo dal gioco perché un coinvolgimento elevato potrebbe portare alla pazzia. Tuttavia, almeno per quanto mi riguarda, nonostante avessi chiari in testa questi suggerimenti, non sono riuscita a cogliere il gran disegno che stava alla base della trama e mi sono lasciata abbindolare più di una volta da alcuni personaggi e situazioni.
Da questo punto di vista infatti, Caraval è stato in grado di intrattenermi, di regalarmi una bella avventura e di tenermi incollata alle pagine. Tutte cose non da poco.

Venendo ai difetti invece, per una buona metà del romanzo, la protagonista sono riuscita a reggerla a stento. Per fortuna c'era la controparte maschile a sdrammatizzare e a dirle in faccia tutto quello che il lettore stava padarossalmente pensando. Un effetto che immagino sia stato voluto dall'autrice, ma che mi ha comunque un po' infastidita.
Le altre due note dolenti sono state il world building praticamente inesistente - ci vengono soltanto dati dei nomi di luoghi immaginari di cui non viene spiegato nulla - e alcuni tentativi di virtuosismo davvero pessimi perpetrati dall'autrice (per capirci, metafore come occhi nocciola, tristi come legno appena tagliato) per fortuna però non molto frequenti.
Ultimo, ma non meno importante, mi aspettavo forse di emozionarmi un pochetto di più nella parte finale, ma dato che l'autrice ha incentrato praticamente tutto su ciò che era reale e ciò che non lo era, alcuni avvenimenti non sono riusciti a toccarmi proprio perché, arrivata a quel punto, non ero più in grado di comprendere cosa, di quello che mi stava raccontando, dovessi prendere per buono e cosa no.

Tutto sommato, consiglio Caraval a occhi chiusi a tutti gli amanti del genere. Se avete voglia di avventura, se avete voglia di un pizzico di magia e di illusione, se avete voglia di diventare matti nel tentativo di comprendere trame e sottotrame, questo romanzo fa assolutamente per voi. Un'altra nota positiva: nonostante faccia parte di una serie, può benissimo leggersi come se fosse un auto-conclusivo.



Caraval di Stephanie Garber
  1. Caraval, 2017 (Caraval, 2017)
  2. Inedito (Legendary, 2018)

12 commenti:

  1. Mi hai incuriosita perché Caraval sembra proprio un libro che sa come sorprenderti e vorrei provare la sensazione di essere abbindolata, come dici tu. Nonostante le uscite non proprio eccelse, come quella del legno appena tagliato, è un libro che mi ispira data la tua recensione positiva. Vedrò di procurarmelo il prima possibile.

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    1. Se vuoi provare quella sensazione non puoi leggere libro migliore :P fammi sapere ^.^

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  2. Questa cosa del "non so cosa sia reale e cosa meno" mi inquieta abbastanza (solo King ha il permesso di mandarmi in confusione xD), sembra una lettura affascinante però! ^^

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    1. Sì, è una lettura assolutamente affascinante! Il Re è un'altra cosa :D ma si legge benissimo questo romanzo ^.^ attendo il tuo parere!

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  3. Ciao Denise! Dunque ero proprio curiosa di leggere il tuo parere. L'ho visto, ma non sapevo nemmeno io cosa fare. Ho bisogno di divagare e di allontanarmi da letture ambientate durante la guerra. Sto leggendo la saga dei Cazalet e in questo momento anche un libro edito da Astoria, sempre ambientato nel 1946. Mi piacciono, tanto anche, ma sento la necessità di qualcosa di completamente diverso!

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    1. Questo potrebbe essere un ottimo intermezzo, te lo consiglio proprio se vuoi un po' staccare da letture più impegnative!

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  4. Concordo su tutto, il fatto che la descrizione del worldbuilding sia così povera mi ha lasciata non poco perplessa, però sono curiosa di leggere il prossimo!

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    1. Vedremo dài, anche se a me la sorella è stata antipatica per tutta la lettura... lo leggerò solo per Legend :P

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  5. Dai, alla fine ti è piaciuto, mi fa piacere :)

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    1. Sì, assolutamente promosso :3 non impeccabile, ma bello!

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  6. Insomma niente al livello del Circo della Notte, ma comunque una buona lettura.

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    1. Ma sai che quello devo ancora leggerlo?! *va a nascondersi*

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