lunedì 19 marzo 2018

Recensione “Dieci piccoli indiani” Agatha Christie

Buongiorno lettori, come state? Io finalmente sono in ferie! Era da quasi un anno che non stavo a casa una settimana intera e non ce la facevo più... mi ci voleva proprio un po’ di stacco. Ne ho approfittato per venire giù in Sicilia a trovare la mia nonnina.
Bando alle ciance, oggi vi lascio il mio pensiero riguardo a Dieci piccoli indiani di Agatha Christie!



Dieci piccoli indiani
Agatha Christie
Editore Mondadori ● Pagine 229
Cartonato € 17,00 ● Brossura € 9,50 ● Ebook € 7,99
Trama: Dieci persone estranee l’una all’altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l’invito. E ora sono lì su quell’isola che sorge dal mare simile a una gigantesca testa di negro che fa rabbrividire soltanto a vederla. Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli; hanno trovato invece una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto della loro camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati é l’inizio di un interminabile incubo. Come comincia la poesia? "Dieci piccoli negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar." E come finisce? "Solo il povero negretto in un bosco se ne andò: ad un pino s’impiccò, e nessuno ne restò." Agata Christie, che si é cimentata più volte con il giallo in ambiente chiuso con il battello sul Nilo, il favoloso Orient-Express, la villa in Cornovaglia, con Dieci piccoli indiani, scritto nel 1939, ha sfidato se stessa: dieci assassini, isolati, vittime a loro volta di un assassino invisibile. Un geniale capolavoro dell’impossibile possibile.


Recensione
Uno stimato giudice in pensione, un medico rispettabile, due domestici devoti, un’insegnante, un poliziotto, un’anziana religiosa, un ex soldato, un veterano della prima guerra mondiale, un giovane di ricca famiglia. Una piccola isola, un giustiziere, dieci sconosciuti con una sola cosa in comune: ognuno di loro, chi più chi meno, ha le mani sporche di sangue ed è rimasto impunito per il proprio crimine.

I “piccoli indiani” vengono attirati su Nigger Island con gli inganni più disparati e ben presto, seguendo il ritmo cadenzato della filastrocca dei dieci negretti, iniziano a cadere uno dopo l’altro. Isolati e distanti dalla terra ferma, nessuno di loro ha modo di fuggire al proprio destino e alla propria imminente fine.

Questi sono i presupposti su cui si fonda la trama di Dieci piccoli indiani, uno dei romanzi più conosciuti della celebre regina del giallo, a cui ho deciso di approcciarmi perché avevo proprio voglia di un bel giallo classico di vecchio stampo.
A lettura ultimata sono lieta di poter dire che la Christie non mi ha affatto delusa, anzi, è ampiamente stata all’altezza delle mie aspettative.

Ammetto che, in un primo momento, fino a circa metà della storia, persino io che sono una di quelle lettrici brave a memorizzare i nomi e le identità dei singoli personaggi, ho fatto un po’ fatica a orientarmi tra le pagine, ma quando la narrazione è entrata nel vivo mi sono ritrovata a leggere con foga, a fare mille ipotesi, a macinare pagine su pagine perché ero impaziente di svelare il mistero e non vedevo l’ora di lasciarmi stupire. Posso soltanto dirvi che non sono riuscita a risalire all’identità dell’assassino, ma parte dei miei sospetti si sono dimostrati fondati.

Ad ogni modo, so che non si può certo dire che io sia una fautrice del genere, ma questo libro mi è davvero genuinamente piaciuto. E la cosa più bizzarra sapete qual è? Nonostante la sua brevità ed essenzialità, in alcune parti è riuscito a turbarmi e suggestionarmi come non mi era mai successo, nemmeno leggendo King. Dunque, tanto di cappello a questa fantastica autrice!

Se siete fra coloro che non hanno ancora avuto modo di leggere questo romanzo, vi consiglio caldamente di dargli una possibilità, sia che siate appassionati o meno, sono certa che la Christie non vi deluderà.

15 commenti:

  1. Ciao, anche a me è piaciuto moltissimo questo romanzo... è il mio preferito della Christie!

    RispondiElimina
  2. Anche a me è piaciuto moltissimo, mi ha convinto a recuperare altri romanzi della Christie :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cosa che voglio assolutamente fare anche io ^.^ anche se sono talmente tanti che non so da dove iniziare...

      Elimina
  3. stupendo uno dei miei preferiti in assoluto. Letto e riletto!♥

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti sarebbe bello rileggerlo per poter osservare le cose da una diversa prospettiva!

      Elimina
  4. L'avevo letto quando ero alle medie: ero rimasta sola in salotto e sul finale avevo i brividi di terrore lungo la schiena, tanto che continuavo a gettare occhiate negli angoli scuri della stanza! xD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci credo! Se te lo ricordi ancora poi deve esserti proprio rimasto impresso :P

      Elimina
  5. Ciao, ho letto questo libro qualche mese fa e, nonostante io non sia un amante del genere, l'ho trovato sensazionale! Come te sono rimasta turbata e la suspance che riesce a creare la Christie è impareggiabile! Bellissimo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io proprio non me l'aspettavo poi! Non sono facilmente suggestionabile, dunque sono rimasta piacevolmente sorpresa :)

      Elimina
  6. Io amo molto Agatha Christie e non possono non essere d'accordo soprattutto su questo romanzo che è ideato in modo geniale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo, io infatti sono soddisfattissima di aver quantomeno capito il meccanismo prima di arrivare alle ultime pagine!

      Elimina
  7. Io ancora non l'ho letto, ma mi ispira da un sacco

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se hai voglia di un giallo classico, con questo vai sul sicuro!

      Elimina
  8. Riletto questo libro di recente e devo dire che mi piace tantissimo.

    RispondiElimina