‘Questa volta leggo’ è una rubrica nata da un'idea di Chiara La lettrice sulle nuvole, Laura La libridinosa e Dolci Le mie ossessioni librose per cui, ogni mese, noi blogger partecipanti scegliamo un tema riguardo a una tipologia di lettura da fare e da recensire.
Buongiorno lettori, come state? Rieccoci con un nuovo appuntamento di questa rubrica, per cui abbiamo scelto come tema del mese di dicembre: un libro con neve in copertina o nel titolo. Finalmente dunque oggi vi parlo di un romanzo che ho aspettato con ansia e che mi è piaciuto davvero moltissimo, ovvero Isola di neve di Valentina D'Urbano, autrice nostrana che apprezzo in modo particolare.
Valentina D'Urbano
Editore Longanesi ● Pagine 500
Cartonato € 19,90 ● Brossura N/D ● Ebook € 4,99
Cartonato € 19,90 ● Brossura N/D ● Ebook € 4,99
Trama: Un'isola che sa proteggere. Ma anche ferire. Un amore indimenticabile sepolto dal tempo. 2004. A ventotto anni, Manuel si sente già al capolinea: un errore imperdonabile ha distrutto la sua vita e ricominciare sembra impossibile. L'unico suo rifugio è Novembre, l'isola dove abitavano i suoi nonni. Sperduta nel mar Tirreno insieme alla sua gemella, Santa Brigida - l'isoletta del vecchio carcere, abbandonato -, Novembre sembra il posto perfetto per stare da solo. Ma i suoi piani vengono sconvolti da Edith, una giovane tedesca stravagante, giunta sull'isola per risolvere un mistero vecchio di cinquant'anni: la storia di Andreas von Berger - violinista dal talento straordinario e ultimo detenuto del carcere di Santa Brigida - e della donna che, secondo Edith, ha nascosto il suo inestimabile violino. L'unico indizio che Edith e Manuel hanno è il nome di quella donna: Tempesta. 1952. A soli diciassette anni, Neve sa già cosa le riserva il futuro: una vita aspra e miserabile sull'isola di Novembre. Figlia di un padre violento e nullafacente, Neve è l'unica in grado di provvedere alla sua famiglia. Tutto cambia quando, un giorno, nel carcere di Santa Brigida viene trasferito uno straniero. La sua cella si affaccia su una piccola spiaggia bianca e isolata su cui è proibito attraccare. È proprio lì che sbarca Neve, spinta da una curiosità divorante. Andreas è il contrario di come lo ha immaginato. È bellissimo, colto e gentile come nessun uomo dell'isola sarà mai, e conosce il mondo al di là del mare, quel mondo dove Neve non è mai stata. Separati dalle sbarre della cella, i due iniziano a conoscersi, ma fanno un patto: Neve non gli dirà mai il suo vero nome. Sarà lui a sceglierne uno per lei.
Recensione
1952. Neve è cresciuta sull'isola di Novembre, un posto freddo e ostile, pieno di miseria e ignoranza, e ha passato la sua vita senza riuscire mai a sentirsi completa, senza uno scopo, se non quello, su lei gravato per inerzia, di provvedere quasi esclusivamente con le proprie forze al mantenimento della sua famiglia. Neve è orgogliosa e fiera, una rara pecora bianca in un gregge di esseri neri, bui. Finalmente la sua vita prende una direzione quando Andreas von Berger, un talentuoso violinista, viene imprigionato nel carcere sull'isola vicina: Santa Brigida. A Neve basta sentire, nella notte, quella gremita e triste melodia, per sentirsi diversa.2004. Manuel va a nascondersi nella vecchia casa abbandonata dei nonni, sull'isola di Novembre, dopo aver litigato violentemente con la sua fidanzata. È solo, confuso e ferito e decide di rifugiarsi nell'alcol. Edith, una giovane violinista tedesca, è approdata sull'isola di recente per cercare tracce che la aiutino a ricostruire la storia di Andreas von Berger e che le siano utili a svelare il mistero dietro al suo prezioso violino scomparso.
Un amore. Un segreto. Un malinteso. Un dubbio. Una storia. Una canzone. Un luogo. Passato e presente, due storie che si intrecciano, quattro vite sottosopra. Queste sono soltanto alcune delle cose su cui Valentina D'Urbano ha deciso di tessere le trame di questa sua nuova storia. Un romanzo, come molti di quelli nati dalla sua penna, capace di vivere e brillare di luce propria.
Tra le pagine di Isola di Neve ho trovato tutto ciò che mi aspettavo dai tempi di Acquanera: un libro capace di scavare nel profondo e di arrivare con violenza dritto al cuore del lettore senza preoccuparsi di chiederne il permesso. Del resto Valentina è una maestra in questa arte e, nonostante questo sia soltanto il secondo dei suoi scritti - se la memoria non mi inganna - che viene costruito sopra a una sorta di mistero, penso che questo tipo di storie siano il suo forte, o quantomeno sono senz'altro quelle in cui io la preferisco. In questo romanzo risaltano le sue abilità narrative, la sua capacità di dar vita a personaggi veri e forti, a luoghi tanto ben descritti e ideati da sembrare tangibili, e il suo innato talento nel dipingere immagini nitide e per niente scontate né simili ad altre.
Insomma, c'è forse altro da aggiungere? Personalmente vi consiglio i romanzi di Valentina a occhi chiusi e questo in particolare, dopo il precedente che un po' mi aveva lasciata a bocca asciutta, ha saputo riconfermare la grande adorazione che provo verso questa donna, che spero non smetta mai di scrivere. Fatevi un favore e adoratela anche voi. Aprite la vostra porta e lasciate entrare la Tempesta.
Le opere di Valentina D'Urbano
- Il rumore dei tuoi passi, 2012
- Acquanera, 2013
- Quella vita che ci manca, 2014
- Alfredo, 2015
- Non aspettare la notte, 2016
- Isola di neve, 2018
Che ne pensate di questo romanzo? Lo avete già letto o avete in programma di farlo? Anche voi siete innamorati di Valentina e delle sue storie? Fatemi sapere! Un abbraccio e alla prossima.
A parte il personaggio della ex, preso in prestito da un romanzo Newton Compton, tutto splendido. Sarà senz'altro nella mia top 10!
RispondiEliminail rumore dei tuoi passi e Alfredo sono stati per me romanzi indimenticabili. questo mi manca. nel leggere la tua recensione mi viene sono voglia di leggerlo.
RispondiEliminanon amo molto questa autrice ma sono contenta che a te sia piaciuto così tanto
RispondiEliminaMi è piaciuto moltissimo :-) avevo letto un solo libro e per quanto indubbiamente scritto bene...non faceva per me. Questo invece bellissimo!
RispondiEliminaQuesto l'ho comprato ma non ho ancora avuto modo di leggerlo, spero di farlo presto perchè Valentina è molto brava
RispondiEliminaNon ho ancora letto nulla di questa autrice anche se un amica continua ad insistere, "Isola di neve" è il primo dei suoi libri che mi ha veramente attirata e credo che me lo farò prestare dall'amica citata sopra! ;D
RispondiEliminaDavvero una bella recensione Denise! Non leggo la D'Urbano dai tempi di Acquanera che pure mi era piaciuto... adesso credo sia venuto il momento di ricominciare da questo!
RispondiEliminaIo ho letto solo Il rumore dei tuoi passi e purtroppo non sono rimasta conquistata dal suo stile, dovrò provare a leggere qualcos'altro di questa autrice.
RispondiEliminaHo letto un altro suo libro e mi era piaciuto molto: Acqua nera. Mi sono sempre riproposta di leggere altro ma ancora non ci sono riuscita.
RispondiEliminaUn'autrice che conosco di nome ma che non ho ancora letto: prendo appunti
RispondiEliminaQuesto mi incuriosisce dalla sua uscita. Devo solo trovare il tempo per leggerlo 😅
RispondiEliminaquesto ispirava anche me
RispondiEliminaun libro stupendo che ho messo sul podio delle mie letture del 2018 <3
RispondiEliminaQuesto libro mi incuriosisce tantissimo ed ho bisogno di leggere un altro libro di Valentina D’Urbano.... che sia questo il momento giusto???
RispondiEliminaUn altro libro che mi fa spesso l'occhiolino in libreria... finora ho resistito ma dopo le tue parole sarà semplice cedere!
RispondiEliminaAnche se Acquanera per me rimane il migliore, anch'io ho amato moltissimo Tempesta e la D'Urbano per me è una certezza.
RispondiEliminaBacci