martedì 9 luglio 2019

Recensione "Una ragazza senza ricordi" Frances Hardinge

Buongiorno lettori, come state? Ho diverse recensioni da pubblicare, ma pochissimo tempo per starci dietro. Non vedo l'ora che arrivino le ferie!
Tra un ritaglio di tempo e l'altro però sono riuscita a buttar giù il mio parere riguardo a Una ragazza senza ricordi di Frances Hardinge, l'autrice che quest'anno ho conosciuto al festival Mare di libri.



Una ragazza senza ricordi
Frances Hardinge
Editore Mondadori ● Pagine 444
Cartonato € 18,00 ● Brossura € 12,00 ● Ebook € 6,99
Trama: Triss ha un'unica certezza: da quando è caduta nel fiume Macaber, nella sua vita tutto è cambiato. Era una notte buia, di cui non riesce a ricordare nulla. I minuti passati sott'acqua sembrano averla trasformata: Pen, la sorellina di nove anni, ha paura di lei, e continua a dire che in realtà Triss non è più Triss. Sembrano pensarla così anche i suoi genitori, che bisbigliano sottovoce dietro porte chiuse celando segreti e misteri, come le lettere che continuano a ricevere da Sebastian, il figlio morto in battaglia durante la Prima guerra mondiale. E intanto Triss ha continuamente fame, una fame insaziabile e brutale, piange lacrime di ragnatela e si ritrova in un corpo sempre più fragile, che sembra fatto di foglie e fango. Ben presto, Triss scopre l'esistenza di un perfido architetto che vive tra il mondo reale e l'Altronde, una dimensione popolata di malevole creature senza volto, ed è lì che Triss e Pen devono avventurarsi, prima che sia troppo tardi.


Recensione
Tris non si sente più la stessa persona. Il giorno dopo essere caduta nel fiume Macaber, episodio di cui stranamente non conserva ricordo, si sente diversa, come se qualcosa dentro di lei fosse profondamente cambiato. Non riesce a comportarsi come gli altri si aspettano che faccia e non riesce in nessun modo a mettere a tacere la fame insaziabile che la coglie nei momenti più disparati.
Di certo non aiuta che sua sorella più piccola, Pen, continui a dire ai suoi genitori che quella che hanno di fronte non è Tris, ma una brutta copia, un rimpiazzo.

Tris non sa ancora che dietro al suo cambiamento si nasconde una verità triste e amara, capace di sconvolgerla nel profondo.

Parlare di questo libro non mi è stato per niente facile dunque non aspettatevi la solita analisi oggettiva, perché per una serie di motivi legati alla mia esperienza di lettura mi è stato praticamente impossibile farne una. Se dovessi parlarvene soltanto in base al mio gusto, vi direi che il libro non mi è piaciuto e che ho fatto davvero una fatica immane a finirlo, ma mi rendo conto di non poter ridurre il tutto soltanto a questo.

Nonostante infatti Una ragazza senza ricordi sia un romanzo per giovani lettori personalmente l'ho trovato piuttosto complesso, ai limiti del bizzarro, e molto molto macchinoso.
Ero parecchio affascinata dalla premessa prima di iniziare a leggerlo, ma il mio entusiasmo è scemato presto per via di quella che penso di poter considerare una sorta di incompatibilità che ho riscontrato fra me e la Hardinge.

È difficile, lo so, ma vi invito a non fraintendermi perché si tratta di un buon romanzo e la scrittura e la trama sono davvero buone, questo è oggettivo eppure a me è mancato qualcosa. Non sono riuscita a sentirmi coinvolta. La struttura narrativa costruita dalla Hardinge, il suo modo di presentare le vicende al lettore e di caratterizzare i personaggi, semplicemente con me non hanno funzionato.
Mi è infatti venuto subito in mente Neil Gaiman, un altro scrittore amatissimo che però per quanto mi riguarda non riesce mai a conquistarmi del tutto.

A volte infatti penso che capiti e basta. Andiamo incontro a scrittori multipremiati, di buonissima fama, di cui sentiamo sempre parlare benissimo, e scopriamo contro ogni aspettativa che non fanno proprio per noi.

Per quanto riguarda Una ragazza senza ricordi, se la storia vi ispira e pensate che possa fare per voi, il mio consiglio è come sempre quello di provare a leggere i primi capitoli perché quelli dicono abbastanza da farvi capire se il romanzo potrebbe piacervi o meno.

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