Recensione "Red Love. Rosso come il sangue, freddo come l'acciaio" di Kady Cross

Ed eccomi riemergere dalla pila di libri da leggere che ho accumulato, vittoriosa! Finalmente ho finito Red Love. Rosso come il sangue, freddo comme l'acciaio di Kady Cross gentilmente inviatomi dalla Casa Editrice che come sempre ringrazio moltissimo!
Vi devo confessare che durante la lettura - o meglio a lettura praticamente ultimata - questo libro mi ha fatto venire un'idea davvero carina per una nuova rubrica che presenterò al più presto! Ora vi lascio alla mia recensione.

Titolo: Red Love. Rosso come il sangue, freddo come l'acciaio
Originale: The girl in the steel corset
Autore: Kady Cross
Editore: Newton Compton (Vertigo)
Prezzo: 14,90 €
Pagine: 315



Trama: Londra, 1897. Un uomo, conosciuto come il Macchinista, è il regista occulto di una serie di strani crimini commessi da delle macchine. Griffin King, il Duca di Greythorne, è determinato a scoprire la sua identità e a sventare i suoi piani con l’aiuto degli amici Sam, Emily e Jasper. Ma il Duca decide di rivolgersi anche a Finley Jayne, una ragazza con un lato oscuro e in possesso di una forza fisica soprannaturale. Finley è speciale, ma non tutti, all’interno del gruppo al quale si è unita, sono pronti ad accettarla. Quando finalmente le intenzioni del Macchinista saranno più chiare, il Duca e Finley riusciranno a fermarlo prima che sia troppo tardi? Red Love. Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio è un elegante thriller ambientato nella Londra vittoriana, con una protagonista esuberante, invenzioni tecnologiche da brivido e turbolenti triangoli amorosi.

Recensione

Non avevo mai letto un libro che fosse puramente uno steampunk, devo dire che ho apprezzato il genere, nonostante i miei preferiti comunque rimangano l'urban fantasy e il distopico (da pochi mesi entrato nel mio cuore). Sono una grandissima fan - come ormai saprete bene - della saga The infernal devices di Cassandra Clare, in cui è presente un forte elemeno di questo genere ed è stato strano, quasi familiare, ritrovarsi alla presenza di automi e strani marchingegni.


Ad essere sincera per il primo centinaio di pagine circa, non ho potuto fare a meno di sentirmi un po' persa, disorientata. La storia veniva narrata da un sacco di punti di vista differenti, di personaggi che non avevo ancora avuto il tempo di conoscere appieno.
Poi, una volta presa familiarità con i nostri strani protagonisti, che mano a mano andavo apprezzando chi più e chi meno e, una volta che la storia ha cominciato a farsi più delineata e intrecciata, sono riuscita a sentirmi più a mio agio.

In una Londra vittoriana - ambientazione che ai miei occhi è e sarà sempre tra le più suggestive - ci ritroviamo davanti ad una storia un po' insolita. Finley Jayne è una ragazza che può sembrare come le altre all'apparenza, ma che invece nasconde un lato oscuro che farebbe rabbrividire chiunque. Viene subito da domandarsi come posa essere tanto fuori dall'ordinario e nel procedere con il romanzo il lettore avrà le sue risposte.

E' quasi per caso, all'inizio di questa storia, che Finley incontra Griffin, non un uomo qualunque, ma il duca più ricco e strano della città. Griff non esita a soccorrere la damigella in pericolo e a portarla nella sua immensa tenuta dove, insieme ad i suoi altrettanto sorprendenti amici, consegue un'esistenza che non si rivela mai noiosa.

Sam, descritto come una sorte di gigante forte e robusto - in parte uomo e in parte fatto segretamente di metallo, più di quanto si possa inizialmente immaginare - è uno dei suoi migliori amici e poi c'è Emily, il piccolo genio della casa, una donna tanto piccola quanto straordinaria per le sue pensate e per le sue geniali invenzioni.

Inizialmente lasciato al margine della vicenda, c'è poi il Macchinista, un misterioso criminale che si serve di automi stranamente modificati per i suoi scopi e che sta tramando nell'ombra.

Durante la lettura del romanzo, la storia si farà sempre più intrecciata e sempre più complessa. I personaggi impareranno a conoscere e in qualche modo, a cercare di accettare, Finley e il suo misterioso temperamento. Molte domande avranno delle risposte, spesso inaspettate.

Una penna che ho considerato subito molto matura e abile, ci accompagna durante la narrazione e, tra dimensioni eteriche e disavventure con strani esseri meccanici, da delle buone premesse per un continuo! Una lettura che comunque ho trovato abbastanza impegnativa e che mi sento di consigliare a chiunque possa amare ambientazioni di questo tipo e il genere steampunk!

Volevo comunque fare un piccolo appunto riguardo al titolo scelto nella versione italiana, secondo me sarebbe stato molto meglio mantenere una traduzione letterale al titolo originale The girl in the steel corset (La ragazza col corsetto di ferro) che sarebbe stato un po' più adatto e attinente!