Ed eccomi di nuovo qui! Ad appena due giorni dalla pubblicazione del mio pensiero per il libro che lo precede, con la recensione per Il messaggero di Lois Lowry, terzo della serie The giver quartet! Devo dire che mi ha colpita molto più del secondo libro.
Il messaggero
di Lois Lowry
Titolo originale: Messenger
Editore: Giunti Y
Prezzo: 14,50 €
Pagine: 207
Trama: Quando Matty è arrivato al Villaggio sei anni prima era un ragazzino inquieto e ribelle che amava definirsi "la Belva fra le Belve". Ora è cresciuto sotto la guida del cieco Veggente ed è pronto per l'assegnazione del suo vero nome: "Messaggero". Ma qualcosa nel Villaggio sta cambiando: da quando al mercato si barattano i sentimenti con effimeri beni materiali, la comunità è diventata improvvisamente ottusa e caparbia. La società utopica che un tempo amava accogliere tutti i rifugiati e i derelitti sta innalzando un muro di isolamento. Matty è uno dei pochi capaci di districarsi nel fitto della Foresta e il suo compito ora è quello di portare il messaggio del drastico cambiamento ai paesi vicini e convincere Kira, la figlia del veggente, a tornare con lui al Villaggio, prima che sia troppo tardi. Ma la Foresta, che gli è sempre stata amica, si è rivoltata contro di lui, animata da una forza oscura e senziente, e Matty si trova a fronteggiare il pericolo armato solo di un nuovo potere che ancora non riesce completamente a gestire e a comprendere.
Matty è molto diverso da come eravamo abituati a vederlo. Oltre a essere cresciuto, adesso parla in modo corretto, non disdegna più un bagno caldo, non ruba più e cerca di mentire il meno possibile. Questo perchè sei anni prima, ha lasciato il posto in cui viveva per seguire il cieco nel Villaggio e la sua vita è drasticamente cambiata in meglio.
Avevo adorato la società di The giver - Il donatore mentre quella di La rivincita - Gathering blue non ero riuscita ad apprezzarla fino in fondo. La Lowry in questo terzo volume è però tornata a colpirmi e a farmi riflettere riuscendo ad unire con maestria le due cose.
Il Villaggio, come ci era già stato anticipato, è un luogo in cui i feriti, i malati e i disabili sono sempre stati ben accetti. Le persone che vi abitano sono sempre state inclini ad aiutare il prossimo, però qualcosa sta cambiando. Quelli una volta tanto gentili, stanno diventando sempre più scontrosi e vogliono chiudere il Villaggio agli estranei. Tutta colpa degli strani Baratti che da qualche tempo avvengono al Mercato. Cos'è che la gente scambia davvero per avere quello che vuole?
A guidare il Villaggio con la sua saggezza ritroviamo Jonas, il Capo, e finalmente sappiamo cosa è successo a lui e Gabe dopo quelle giornate passate a fuggire.
Quando la decisione di chiudere il Villaggio viene presa senza che il Capo possa fare nulla, Matty intraprenderà un viaggio per andare a prendere Kira, in modo da riportarla a casa da suo padre una volta e per tutte, ma le cose non andranno nel verso giusto. La Foresta, un posto a lui sempre affine e familiare, si rivelerà piena di insidie e pericoli.
Con questo libro la Lowry ha voluto farci pensare un po' di più a cosa si cela dietro alla corruzione dello spirito, dietro al desiderio soffocante del possesso. Ha dimostrato ancora una volta di saper trattare argomenti molto delicati, scomodi, in un modo speciale, delicato e tutto suo.
Il figlio, il capitolo conclusivo della serie, è da poco uscito nelle nostre librerie ed è arrivato tra le mie mani giusto un paio di giorni fa. Non posso che dire di non vedere l'ora di vedere come tutto avrà fine. Di sicuro che gli amanti del genere non dovrebbero perdersi questa saga!
di Lois Lowry
Editore: Giunti Y
Prezzo: 14,50 €
Pagine: 207
Trama: Quando Matty è arrivato al Villaggio sei anni prima era un ragazzino inquieto e ribelle che amava definirsi "la Belva fra le Belve". Ora è cresciuto sotto la guida del cieco Veggente ed è pronto per l'assegnazione del suo vero nome: "Messaggero". Ma qualcosa nel Villaggio sta cambiando: da quando al mercato si barattano i sentimenti con effimeri beni materiali, la comunità è diventata improvvisamente ottusa e caparbia. La società utopica che un tempo amava accogliere tutti i rifugiati e i derelitti sta innalzando un muro di isolamento. Matty è uno dei pochi capaci di districarsi nel fitto della Foresta e il suo compito ora è quello di portare il messaggio del drastico cambiamento ai paesi vicini e convincere Kira, la figlia del veggente, a tornare con lui al Villaggio, prima che sia troppo tardi. Ma la Foresta, che gli è sempre stata amica, si è rivoltata contro di lui, animata da una forza oscura e senziente, e Matty si trova a fronteggiare il pericolo armato solo di un nuovo potere che ancora non riesce completamente a gestire e a comprendere.
Recensione
Con Il messaggero ci ritroviamo sei anni dopo le vicende narrate nei primi due romanzi che compongono la saga. Il protagonista questa volta è Matty - il piccolo amico indisciplinato di Kira - che ormai è diventato un ragazzo ben avviato verso l'età adulta. Matty è molto diverso da come eravamo abituati a vederlo. Oltre a essere cresciuto, adesso parla in modo corretto, non disdegna più un bagno caldo, non ruba più e cerca di mentire il meno possibile. Questo perchè sei anni prima, ha lasciato il posto in cui viveva per seguire il cieco nel Villaggio e la sua vita è drasticamente cambiata in meglio.
Avevo adorato la società di The giver - Il donatore mentre quella di La rivincita - Gathering blue non ero riuscita ad apprezzarla fino in fondo. La Lowry in questo terzo volume è però tornata a colpirmi e a farmi riflettere riuscendo ad unire con maestria le due cose.
Il Villaggio, come ci era già stato anticipato, è un luogo in cui i feriti, i malati e i disabili sono sempre stati ben accetti. Le persone che vi abitano sono sempre state inclini ad aiutare il prossimo, però qualcosa sta cambiando. Quelli una volta tanto gentili, stanno diventando sempre più scontrosi e vogliono chiudere il Villaggio agli estranei. Tutta colpa degli strani Baratti che da qualche tempo avvengono al Mercato. Cos'è che la gente scambia davvero per avere quello che vuole?
A guidare il Villaggio con la sua saggezza ritroviamo Jonas, il Capo, e finalmente sappiamo cosa è successo a lui e Gabe dopo quelle giornate passate a fuggire.
Quando la decisione di chiudere il Villaggio viene presa senza che il Capo possa fare nulla, Matty intraprenderà un viaggio per andare a prendere Kira, in modo da riportarla a casa da suo padre una volta e per tutte, ma le cose non andranno nel verso giusto. La Foresta, un posto a lui sempre affine e familiare, si rivelerà piena di insidie e pericoli.
Con questo libro la Lowry ha voluto farci pensare un po' di più a cosa si cela dietro alla corruzione dello spirito, dietro al desiderio soffocante del possesso. Ha dimostrato ancora una volta di saper trattare argomenti molto delicati, scomodi, in un modo speciale, delicato e tutto suo.
Il figlio, il capitolo conclusivo della serie, è da poco uscito nelle nostre librerie ed è arrivato tra le mie mani giusto un paio di giorni fa. Non posso che dire di non vedere l'ora di vedere come tutto avrà fine. Di sicuro che gli amanti del genere non dovrebbero perdersi questa saga!
The giver quartet di Lois Lowry
- The giver - Il donatore, 2010 (The giver, 1993)
- La rivincita - Gathering blue, 2011 (Gathering Blue, 2000)
- Il messaggero, 2012 (Messenger, 2004)
- Il figlio, 2013 (Son, 2012)
Ma che bella recensione, come al solito, donna :*
RispondiEliminaDevo ancora leggere The Giver, La rivincita. Gathering Blue e questo qui, Il messaggero, ma ho letto l'ultimo e conosco lo stile dell'autrice; mi trovo d'accordo con te sotto questo punto di vista.
Grazie darling :)
EliminaVedrai che ti piaceranno anche gli altri. Per ora il mio preferito resta il primo!
bella recensione e non posso che condividere..anch'io ho preso il figlio..devo decidermi a leggerlo!!!! sala il prossimo libro che leggerò dopo tutti i libri che devo leggere per le sfide e challenge..
RispondiEliminaIo lo inizio proprio sta sera! Speriamo bene :D
Eliminabella recensione, peccato che non sono amante delle saghe, spesso mi annoiano ... si, ne parlano bene di questa.. ma la paura di una delusione è talmente forte che preferisco non iniziarla :p
RispondiEliminaGuarda se ti posso dare un consiglio... questa saga è molto diversa dalle solite! Pensa che il primo libro è stato scritto addirittura negli anni 90 in cui non era così in voga questo genere (o almeno penso XD) e i libri sono corti e si leggono in poche ore! Secondo me è una lettura piacevole e non troppo lunga, anzi! Sono alcuni dei libri più corti che abbia mai letto :)
EliminaTe li consiglio ;)
Questo libro mi ha gia presa di più rispetto a La rivincita. Mi ha commossa, soprattutto il finale dolce amaro . Mi sono sentita messa in guardia dal volere tutto e troppo, senza pensare agli altri.
RispondiEliminaMi auguro una degna conclusione con Il figlio
Si il finale è stato un colpo al cuore :'D
EliminaSpero bene anche io per Il figlio!
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