martedì 5 marzo 2013

Recensione "La rivincita - Gathering blue" di Lois Lowry

Buongiorno cari! GoodReads mi informa che sono ben 5 libri indietro rispetto la mia tabella di marcia di leggerne 100! Ce la farò mai? Intanto ieri sera ho concluso La rivincita - Gathering blue secondo volume della serie The giver quartet di Lois Lowry. Devo dire che mi aspettavo di più, ma è stata comunque una lettura abbastanza piacevole.



La rivincita - Gathering blue
di Lois Lowry
Titolo originale: Gathering blue
Editore: Giunti Y
Prezzo: 14,50 €
Pagine: 240

Trama: Ambientato in una comunità del prossimo futuro al pari di The Giver, in un villaggio dove ognuno pensa solo a se stesso e le persone con malattie o problemi fisici sono considerate inutili per la comunità e vengono lasciate morire, una ragazzina zoppa lotterà per conquistarsi il diritto di vivere.
Ma, riuscendo a ricavarsi un posto all'interno di quella società, si renderà poi conto di come sia profondamente sbagliata e di quanto sia necessario cambiarla. Rifiuterà quindi l’occasione che a un certo punto le verrà offerta di scappare, e deciderà di fermarsi per iniziare a cambiare le cose dall'interno.




Recensione
Mentre con la sistematica società di The giver - Il donatore era stato amore a prima vista, con quella presentata in La rivincita - Gathering blue è stato praticamente il contrario. Di solito in tutti i libri distopici che ho letto fin ora, la cosa che ho adorato ogni volta e visto come punto di forza, è sempre stata proprio la società.

Kira è una ragazzina storpia che vive in un villaggio in cui tutto è molto arretrato rispetto ad oggi. La gente vive nelle capanne, in mezzo alla sporcizia. Non c'è acqua corrente per lavarsi o per fare il bucato - nessuno sa proprio cosa sia - e infatti tutti si recano al corso d'acqua vicino quando ne hanno bisogno. Gli uomini per lo più sono cacciatori mentre le donne - a cui è vietato imparare a leggere e a scrivere - cucinano, fanno lavori manuali e badano ai bambini. Le persone che non hanno utilità - come ad esempio i malati o i feriti - vengono relegate in un posto chiamato la Landa in attesa che le bestie di notte li uccidano.
A Kira non è toccata la stessa sorte solo per un caso fortuito.

Come capirete, un mondo anni luce lontano dal nostro e da quello del libro precedente. Non ho potuto fare a meno di sentirmi spaesata di fronte a tutto questo, soprattutto all'inizio. Poi sono riuscita ad affezionarmi a Kira, al piccolo Matt - un bambino che odia farsi lavare ed è l'unico amico della ragazza - e al suo cane pieno di pulci Ramino.

Dopo la morte della madre di Kira, dovuta a una misteriosa malattia, grazie al suo talento nel ricamo, Kira viene condotta a vivere al Palazzo. In questa società infatti, gli artisti sono trattati nel migliore dei modi. È proprio li infatti che conosce Thomas, un ragazzo che fa l'intagliatore e Jo, una bambina che canta in modo angelico. Tutti e tre sono al servizio del sistema: Kira ha il compito di ricamare la tunica del Cantore - un uomo molto importante che una volta all'anno narra la storia del mondo - Thomas ne intaglia il bastone e la piccola Jo si allena per prendere il suo posto un giorno come nuova Cantrice.

Peccato che niente sia proprio come sembra e forse non è stato un caso che i genitori di questi tre ragazzi siano morti misteriosamente in modo che la società potesse impadronirsi dei loro talenti.

Ad essere sincera, non ho ancora compreso il perché di questa strana ambientazione della storia scelta dalla Lowry. Non l'ho trovata molto convincente. In più, nel libro fa intendere che ciò dovrebbe verificarsi in un ipotetico futuro rispetto ad oggi, cosa che mi sembra a dir poco inverosimile. Purtroppo il libro non mi ha trasmesso molto e ho continuato la lettura solo per sapere cosa sarebbe successo ai personaggi, ma neanche il finale mi ha molto colpita. L'ho trovato un po' banale e prevedibile.

Diciamo che rispetto al libro che lo precede considero questo una spanna indietro. Non vedo l'ora però di rifarmi con Il messaggero, il terzo libro della saga, perché ricompariranno anche i protagonisti del primo. Sono molto fiduciosa a riguardo!



The giver quartet di Lois Lowry
  1. The giver - Il donatore, 2010 (The giver, 1993)
  2. La rivincita - Gathering blue, 2011 (Gathering Blue, 2000)
  3. Il messaggero, 2012 (Messenger, 2004)
  4. Il figlio, 2013 (Son, 2012)

8 commenti:

  1. capisco il tuo punto di vista..io ho apprezzato la trilogia in generale per via dei temi trattati etc, ma ammetto che abbia dei difetti..non è tra le mie prime dieci libri preferiti. infatti non vedo l'ora di leggere il figlio....spero di trovare finalmente le ultimissime risposte...bella recensione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma guarda The giver - Il donatore mi era piaciuto molto di più! Spero bene per Il messaggero intanto poco fa mi è finalmente arrivato Il figlio :D

      Elimina
    2. vero che, a volte, sembro dislessica? la fretta di schiacciare i tasti mi fa fare certi pastrocchi ..perdonatemi..chiedo venia..Dante abbi pazienza e riposa sereno!

      Elimina
    3. LOL mannò dai :P capita a tutti!

      Elimina
  2. Anche a me la rivincita aveva lasciato in dubbio ma mi era piaciuto molto. Bella recensione ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille :) diciamo che con Il messaggero la saga si è ripresa ;)

      Elimina
  3. Anche io ho avuto la tua stessa reazione... The Giver mi era piaciuto molto di più, questo mi ha lasciato un po' insoddisfatta. Adesso devo leggere il terzo e poi Il Figlio^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Avendoli già letti ti posso dire che migliorano :D

      Elimina