Chi ben comincia #25

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Chi ben comincia è una rubrica a cadenza settimanale ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri e ha lo scopo di presentare, ad ogni appuntamento, l'incipit di un libro - già letto, in lettura o da leggere - in modo da aiutarci a capire se l'eventuale lettura potrebbe risultare piacevole o meno.

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Buondì e buon inizio settimana lettori! Natale si avvicina e mio malgrado, per quanto preferirei restarmene a casa, dovrò passarlo in Sicilia con i parenti e star lì due settimane. Andrò via questo sabato e tornerò a inizio gennaio, ma sul blog sarò comunque presente. Comunque la pianto con le chiacchiere e vi lascio all'incipit che ho scelto per voi oggi!

La moglie dell'uomo
che viaggiava nel tempo
di Audrey Niffenegger

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CLARE: È dura rimanere indietro. Aspetto Henry senza sapere dov'è e se sta bene. È dura essere quella che rimane.
Mi tengo occupata. Così il tempo passa più veloce.
Vado a dormire da sola e mi sveglio da sola. Faccio passeggiate. Lavoro fino a stancarmi. Osservo il vento giocare con la robaccia rimasta sepolta tutto l'inverno sotto la neve. Finché non ci si pensa sembra semplice. Perché l'assenza intensifica l'amore?
Tanto tempo fa, quando gli uomini andavano per mare, le donne li aspettavano sulla spiaggia, scrutavano l'orizzonte in cerca della piccola imbarcazione. Adesso io aspetto Henry. Lui scompare senza preavviso e involontariamente. Io lo aspetto. Ogni minuto di attesa dura un anno, un'eternità. Ogni minuto scorre lento, trasparente come vetro. Attraverso ogni minuto vedo l'infinità di minuti in fila, in attesa. Perché se ne va dove io non posso seguirlo?

HENRY: Come ci si sente? Come ci si sente?
A volte è come se ti fossi distratto per un attimo. Con un sobbalzo ti accorgi che il libro che stavo leggendo, la camicia di cotone a quadretti rossi con i bottoni bianchi, i tuoi jeans preferiti, neri, e le calze marroni che hanno quasi un buco in un tallone, il soggiorno, il bollitore che sta per fischiare in cucina: è tutto sparito. Sei in piedi, nudo come un verme, immerso fino alle caviglie nell'acqua ghiacciata di un canale di scolo lungo una strada rurale che non conosci. Aspetti un momento per vedere se per caso non torni al libro, al tuo appartamento, eccetera. Dopo circa cinque minuti passati a imprecare e rabbrividire e a sperare con tutto te stesso di poter scomparire, ti avvii in una direzione qualsiasi che prima o poi ti porterà a una fattoria, dove avrai la possibilità di scegliere tra rubare o tentare una spiegazione. Rubare a volte ti porterà in prigione, ma spiegare è più noioso, è una perdita di tempo, e prevede comunque qualche menzogna, e comunque ogni tanto finisce con il tuo arresto, quindi non ne vale la pena.
Certe volte la sensazione che provi è quella di esserti alzato di scatto anche se sei a letto mezzo addormentato. Senti il sangue alla testa, hai le vertigini. Mani e piedi formicolano e poi non li senti più. Eccoti di nuovo smarrito.

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Questo libro è sui miei scaffali ormai da qualche annetto. Parla di una cosa che mi ha sempre affascinata tantissimo: i viaggi nel tempo! L'ho comprato subito dopo aver visto il film (di cui vi ho parlato qui) e ho iniziato a leggerlo, però - non chiedetemi come o perché - dopo un centinaio di pagine o giù di lì, l'ho messo via. Mi sto accorgendo nell'ultimo periodo che era una cosa che facevo spesso negli anni passati. Non ero una lettrice molto costante. Ora non mi capita quasi mai, anzi, evito sempre di lasciare un libro a metà anche se mi piace poco e per quel che ricordo, mi stava piacendo questo! Devo assolutamente dargli una possibilità e ricominciare a leggerlo. Questo incipit poi, permette di immergersi nella storia fin da subito!
Voi cosa ne pensate? Avete già letto il libro o avete in programma di farlo? Lo conoscevate? Alla prossima!