venerdì 24 luglio 2015

Recensione "Bunker diary" di Kevin Brooks

Buongiorno lettori! Come state? Io continuo a tirare avanti nonostante l'afa asfissiante. Oggi voglio lasciarvi il mio parere su Bunker diary di Kevin Brooks, romanzo vincitore della Carnegie Medal, arrivato nelle nostre librerie un paio di mesi fa.



Bunker diary
di Kevin Brooks

Editore: Piemme Freeway
Prezzo: 15,00 €
Pagine: 277

Trama: Linus, sedici anni, insieme a quattro adulti e una ragazzina di nove, si trova intrappolato in un bunker, uno spazio claustrofobico da cui nessuno può fuggire.
Sono stati rapiti da qualcuno che si è presentato loro ogni volta in modo diverso e non sanno perché sono stati scelti. Spiati da decine di telecamere e microfoni perfino in bagno, dovranno trovare un modo per sopravvivere.
"Bunker Diary" è un incubo da vivere sulla propria pelle attraverso le pagine del diario di Linus, in un'escalation di umiliazioni, meccanismi perversi e violenza fisica e psicologica innescati "dall'uomo di sopra".



Recensione
Dopo essere stato attirato con l'inganno da un uomo che si è finto cieco, Linus, sedici anni, si sveglia in un bunker sotterraneo, da solo. Le luci si accendono ogni mattina e si spengono ogni sera puntualmente. Viste le ricchezze in possesso della sua famiglia, Linus pensa inizialmente che il suo rapitore l'abbia preso per richiedere un riscatto, ma quando nel bunker arriva tramite l'ascensore anche Jenny, una bambina di nove anni, capisce che la situazione è ben peggiore di quanto non avesse immaginato.

Ben presto nel bunker arrivano altre persone: una donna sulla trentina e altri tre uomini, di età ed estrazioni sociali differenti. Il gruppetto capisce presto che l'uomo che li ha rinchiusi e che li sorveglia, guardando e ascoltando tutto ciò che fanno costantemente, vuole soltanto giocare con loro e cercano di escogitare un piano per evadere senza che lui se ne accorga. L'ascensore però è l'unica via di uscita ed è il loro carceriere a controllarlo, dunque riuscire ad andare via potrebbe rivelarsi più complicato del previsto.

Devo essere onesta, mi aspettavo molte cose da questo libro e me lo aspettavo parecchio diverso. Pensavo che fosse più cattivo, più crudele, più complesso e più malsano. Invece, per quanto mi riguarda, si è rivelato soltanto l'ombra di tutte queste cose.
La prima metà mi è tutto sommato abbastanza piaciuta. Lo stile di Brooks è abbastanza piacevole, la trama è molto scorrevole e le pagine filano via come l'olio. Eppure fino alla fine, ho continuato ad aspettare quel qualcosa in più che però non è arrivato.

Inoltre sono rimasta piuttosto basita di fronte al finale che ho trovato davvero deludente. Leggendo L'estate del coniglio nero (recensione), uscito in Italia l'anno scorso, avevo avuto l'impressione che l'autore, arrivato il momento di scrivere il finale, se ne fosse in parte lavato le mani ed è stata la stessa cosa che ho pensato una volta terminato Bunker diary.
Ho anche guardato una video intervista in cui Brooks parlava dell'argomento e giustificava le sue scelte dicendo che voleva che i suoi finali fossero il più realistici possibile, eppure le sue motivazioni non mi ha per niente convinta. Forse in parte capisco, ma non riesco proprio ad accettare o a condividere questa scelta e, visto che sono rimasta un po' delusa già due volte dai suoi romanzi, non so se in futuro leggerò altro di suo.

7 commenti:

  1. No, mi ispira tantissimo. :( Ho aspettative molto alte. T.T A Rowan, a quanto ho capito, è piaciuto e pure a Mik. Mi fido di tutti e 3. Dilemma. :/
    Sono comunque molto curiosa di leggerlo. Non so se lo metterai in scambio o su BM, in caso sarei interessata. Altrimenti lo comprerò il prima possibile!

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    1. Guarda ho notato che ci sono pareri molto contrastanti a riguardo, mi sa che è proprio uno di quei libri che si odia o si ama, dunque non so bene cosa consigliarti... però se sei una lettrice come me, a cui piace che tutto abbia un senso e che niente sia lasciato al caso... allora non so quanto potrebbe piacerti!
      Oddio, mi sa che con questo pseudo ragionamento ti ho confuso ancora di più XD

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  2. Più più cattivo, più crudele, più complesso e più malsano di quel finale lì?
    L'autore descritto in Colpa delle stelle gli fa un baffo ;)

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    1. Mah ti dirò, io non ci ho visto niente di particolarmente complesso o malsano nel finale... mi ha solo irritato da morire e l'ho trovato insensato. Secondo me a Brooks piace lavarsene le mani, ne sono convinta :D

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  3. A me è piaciuto e di solito non amo i romanzi, soprattutto i thriller, che mancano di spiegazioni o chiarimenti, ma qui purtroppo fila tutto, e fila nel peggiore dei modi. Per me non c'è peggior incubo del non sapere e non vedere.
    Poi la fine... io me la sono portata dietro per giorni.

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    1. Io non c'ho trovato poi troppo filo logico... insomma che è cavolo è successo alla fine? Booooh non lo sapremo mai... è urtante a dir poco :s

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  4. Io ancora non l'ho letto, ma lo ha recensito mia sorella (e collega) alei è piaciuto molto.

    Dato che ci sono ti invito  a partecipare al mio Giveaway! In palio un bel libro fantasy che potrebbe piacerti.

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