venerdì 27 novembre 2015

Recensione "Magisterium. Il guanto di rame" di Holly Black & Cassandra Clare

Buonasera lettori, come state? Che tempo fa dalle vostre parti? Qui il freddo inizia davvero a farsi sentire e devo dire che a me (vento gelido a parte) non dispiace per niente. Una bella coperta, un libro e una tazza di tè sono l'ideale in questa stagione. Oggi voglio lasciarvi la mia opinione riguardo a Magisterium. Il guanto di rame il secondo capitolo della tanto discussa serie fantasy scritta a quattro mani da Cassandra Clare e Holly Black.



Magisterium. Il guanto di rame
Holly Black & Cassandra Clare
Editore Mondadori ● Pagine 304
Rilegato 17,00 € ● Brossura N/D ● Ebook 9,99 €

Trama: Callum Hunt ha tredici anni, frequenta il secondo anno del Magisterium e dovrebbe essere morto. Perché prima di essere uccisa, sua madre ha lasciato una scritta incisa nel ghiaccio: UCCIDETE IL BAMBINO. Ma questo non è il peggiore dei suoi segreti. Callum sa di avere dentro di sé l'anima del Nemico, che si è impadronito di lui dopo il Massacro Gelido. E sospetta che suo padre voglia rubare l'Alkahest, il guanto di rame, unico oggetto magico in grado di salvare il mondo dalla malvagità assoluta. Quando decide di partire in cerca del padre, però, scopre di non essere solo. Con lui ci sono i suoi migliori amici: Aaron, timido e generoso, che ha appena scoperto di essere il Makar e possiede la potente magia del vuoto, Tamara, intelligente e piena di risorse, e Subbuglio, il giovane lupo del caos che non lo abbandona mai. Callum sa di non avere scelta. Se necessario, dovrà sacrificarsi. Uno di voi fallirà. Uno di voi morirà. E uno di voi è già morto. Callum sapeva qual era dei tre.


Recensione
L'anno di ferro, il primo volume della serie, come sapete mi era piaciuto a metà. Nonostante le critiche che avevo letto in giro a riguardo, avevo cercato di affrontare la lettura a mente aperta, senza pregiudizi e senza troppo attaccarmi alle voci che dicevano che la storia fosse troppo simile a quella narrata nei libri di Harry Potter. Ero riuscita a godermi la lettura, sentendomi felice di non aver riscontrato tutte quelle somiglianze di cui avevo sentito parlare, poi però mi ero ritrovata davanti al finale. Un finale davvero troppo troppo troppo ispirato che non ero riuscita ad accettare e che non riesco a digerire ancora oggi.

Tuttavia, avevo deciso già allora che non mi sarei arresa e che avrei proseguito con la lettura della serie. Perché, togliendoci quelle ultime cinquanta pagine, a me il libro era piaciuto abbastanza. Volevo vedere come avrebbero gestito la cosa le autrici ed ero curiosa di scoprire cosa avessero in mente. Sarebbero state capaci di uscire fuori dai binari per tirare fuori qualcosa di originale con una propria identità ben definita? Questo essenzialmente è il motivo che mi ha spinto a leggere Il guanto di rame.

Dopo aver scoperto il grande segreto che si cela dietro alla sua identità, Call, che sta passando le vacanze estive in compagnia di Subbuglio e di suo padre, cerca a tutti i costi di capire se è malvagio oppure no, smistando le sue azioni e sensazioni in una lista mentale che si è fatto. Mentre suo padre cerca di convincerlo di non tornare al Magisterium, Call scopre che in realtà sta tramando alle sue spalle per recuperare l'Alkahest, un prezioso oggetto magico che intende utilizzare contro di lui. Call decide così di scappare e va a rifugiarsi a casa di Tamara, dove ritrova anche Aaron, e resta suo ospite in attesa di fare ritorno al Magisterium.
Anche una volta tornato a scuola però, il pensiero di suo padre che progetta di rubare l'Alkahest lo perseguita. E quando un amico, in segreto, gli svela che il guanto è stato effettivamente rubato e che è stata organizzata una caccia all'uomo per scovare Alastair, Call decide di lasciare il Magisterium per salvarlo e Tamara e Aaron decidono di andare con lui.

Lo devo ammettere, questo romanzo mi è genuinamente piaciuto. Cercando di mettere da parte la solita-cosa-fastidiosa (voi che avete letto il primo libro capirete a cosa mi riferisco) sono riuscita tranquillamente a godermi la lettura, ma del resto non mi aspettavo di meno da queste due autrici. Sono stata soprattutto contenta di vedere che, al contrario di come spesso accade nelle serie lunghe come questa, questo volume non ha risentito del suo essere un volume di mezzo. Nonostante il romanzo non sia particolarmente lungo, la storia si è rivelata molto ricca e ha fatto enormi progressi, sotto ogni punto di vista.
Ammetto anche di aver trovato anche in questo caso qualche sottile riferimento a Harry Potter - metto sotto spoiler, se volete leggere vi basta evidenziare il testo nascosto la scena del lago con gli umani del caos che recuperano le barche per portare i ragazzi sull'isola mi ha ricordato quella in cui Harry e Silente vanno a recuperare l'Horcrux nel sesto libro, ma solo per alcuni dettagli di poca importanza - ma per fortuna non è stato niente di eccessivo o imperdonabile. Alla fin fine si è trattato di piccolezze che non sono andate a incidere sulla trama.

Per concludere, posso solo dire che è ancora presto per dare un giudizio complessivo sull'intera serie. Le autrici ancora non hanno del tutto risposto alle domande che mi ero posta, tuttavia essendo questo soltanto il secondo libro in una serie di cinque, penso sia normale. La carne al fuoco è tanta, spero solo queste care donne non mi deludano e che sappiano premiare in qualche modo questa fiducia che, nonostante tutto, ho voluto concedere loro. Resto dunque in attesa dei prossimi volumi!



Magisterium di Holly Black & Cassandra Clare
  1. Magisterium. L'anno di ferro, 2014 (The iron trial, 2014)
  2. Magisterium. Il guanto di rame, 2015 (The copper gaunlet, 2015)
  3. Inedito (The cosmos blade, 2016)
  4. Inedito (The golden boy)
  5. Inedito (The Enemy of Death)

10 commenti:

  1. Okay, dai, direi che passa un giudizio davvero positivo. Sono sollevata :)

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    1. Già :3 a questo punto spero la serie vada sempre a crescere *-* son proprio curiosa di vedere cosa combinano questa due :D

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  2. Devo assolutamente procurarmelo, anche io come te dopo il primo sono proprio curiosa di vedere come svilupperanno la storia!

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    1. Secondo me, conoscendo un po' i tuoi gusti, potrebbe piacerti *-*

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  3. Questa recensione mi è piaciuta tantissimo, anche se - maledizione! - ora sono curiosa di leggere anche questa serie.
    Sicuramente la consiglierò ad un'amica che adora Cassandra Clare, io per ora la aggiungo alla mia lista sempre più lunga... :)

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    1. Grazie Jen *^* dai, guarda il lato positivo... non avrai tempo di leggere subito la serie, ma magari poi quando ti deciderai avrai più volumi a disposizione :D

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    2. Hai ragione! *.* Questo è lo spirito giusto :D <3 mi hai regalato un ottimo punto di vista.

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  4. Anche io avevo trovato il primo libro troppo simile ad Harry Potter, ma quando ho visto come era affrontato il concetto di mangia, ovvero, proveniente dai vari elementi, mi sono ricreduta. Spero, come dici tu, che le autrici ci diano le risposte che aspettiamo e che sappiano staccarsi abbastanza dal colosso Harry Potter :)

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    1. Concordo :3 a me poi è sembrato che anche i personaggi principali differissero molto da quelli di Harry Potter a cui tutti li comparavano :)
      Non vedo l'ora di scoprire cosa ci riserveranno le autrici!

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  5. a me il primo era piaciuto, ma non avevo ancora iniziato HP. Questo non l'ho ancora iniziato ma speriamo!

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