Buongiorno lettori, come state? Oggi sul blog sbarca la tappa di un nuovo blogtour, come si suol dire: altro giro altra corsa! Questa volta il protagonista è un romanzo auto pubblicato di genere sci-fi sbarcato nelle librerie online a inizio giugno, si tratta di Dream Bender di Eveline Durand.
La grafica del blogtour, insieme alla splendida copertina del romanzo, sono opera della bravissima Pamela © Catnip Design.
Dream Bender
Eveline Durand
Di seguito trovate due estratti che ha scelto direttamente per voi l'autrice del romanzo. Personalmente li ho trovati entrambi interessanti, devo dire che hanno stuzzicato la mia curiosità. Curiosi di avere un assaggio del romanzo anche voi e di scoprire qualcosa di più sui personaggi che ne popolano le pagine?
ESTRATTO 1
ESTRATTO 2
Che ne pensate? Non è venuta voglia anche a voi di saperne di più su Jordan e Lex e sulle loro particolari abilità? Fatemelo sapere nei commenti!
Di seguito trovate il calendario con gli eventi del blogtour e i link alle tappe e ai vari blog che lo hanno già ospitato e lo ospiteranno. In palio per i partecipanti, ci sono una copia digitale e una copia cartacea del romanzo! Per il form e per le regole del giveaway, vi rimando al post introduttivo.
Anche per oggi è tutto, resto in attesa di sapere la vostra su questi due estratti. Buona giornata e alla prossima!
La grafica del blogtour, insieme alla splendida copertina del romanzo, sono opera della bravissima Pamela © Catnip Design.
Eveline Durand
Editore Rizzoli ● Pagine 265
Cartonato N/D ● Brossura 12,48 € ● Ebook 1,99 €
Cartonato N/D ● Brossura 12,48 € ● Ebook 1,99 €
Trama: Se ti dicessero che la capacità di controllare i sogni fosse in realtà una dote?
Se un'organizzazione cercasse chi possiede queste abilità per addestrare degli agenti speciali, chiamati Dream Benders?
Jordan Skinner è tra quel due per cento di persone con simili qualità.
Da adolescente, assieme alla sua famiglia viene sottoposta a un esperimento per testare il suo potenziale.
Riesce a sfuggire all'organizzazione, ma non ad Alexander Shelton, il Dream Bender che per primo ha scoperto il suo talento e adesso la vuole nel suo team di ribelli.
Alexander, detto Lex, la introduce nel suo mondo onirico con simulazioni che la mettono a dura prova, spaventandola e poi seducendola in sogno.
Jordan accetterà il compito per dare finalmente una svolta alla sua vita deludente, o sarà l'eccentrico Lex a farla capitolare con le sue stimolanti vessazioni?
Vittima consenziente del suo dispotico mentore, riuscirà a piegare i sogni come una vera Dream Bender?
Di seguito trovate due estratti che ha scelto direttamente per voi l'autrice del romanzo. Personalmente li ho trovati entrambi interessanti, devo dire che hanno stuzzicato la mia curiosità. Curiosi di avere un assaggio del romanzo anche voi e di scoprire qualcosa di più sui personaggi che ne popolano le pagine?
«Dove stiamo andando?» chiesi all'uomo accigliato che avevo osato molestare con le mie richieste poco nobili. Mi stava conducendo lungo il corridoio, in perfetto silenzio e senza degnarmi di uno sguardo.
«Ci colleghiamo tra cinque minuti, sarà davvero interessante» mi rispose criptico.
Avevo capito bene?
Quando mi avevano detto che avremmo fatto pratica, non avevo capito che intendevano "subito dopo questa conversazione"!
Non ero pronta, Dio se non lo ero!
Stesa sulla poltrona simile a quella del dentista, sentivo le mie gambe tremare e la vescica sul punto di cedere.
Era stato stupido da parte mia non chiedere dove fosse il bagno, ma in quella villa lussuosa mi sentivo troppo in soggezione.
Ogni centimetro quadrato di quello spazio gridava ricchezza sfacciata, ricordandomi senza pietà quanto fossi poco avvezza a quelle cose.
Tamburellai con le dita sul bracciolo ripensando alle ultime due ore.
Durante quella pausa, il padrone di casa si era comportato con moderata cortesia, non mi aveva indirizzato troppe occhiate di superiorità e io non ero stata costretta a rispondergli per le rime.
Stanca e impreparata a convivere con quelle nuove informazioni in testa, mi apprestai a lanciarmi in quell'esperienza in notturna: la mia prima simulazione. O almeno la mia prima simulazione consapevole.
Il catalizzatore era appoggiato sul ripiano alla mia destra; poco prima lo avevano sincronizzato con le mie onde celebrali - neanche fossi stata un bluetooth - stesso procedimento per quello di Lex, seduto alla mia sinistra su una poltrona identica, ma con un'aria fin troppo rilassata.
Che rabbia mi faceva!
«Sei pronta?». Mi chiese a un tratto, voltando la testa dalla mia parte e facendomi arrossire senza un perché. In rari momenti come quello, si dimenticava di essere nato per pungolarmi e la sua voce mi raggiungeva a un livello primordiale. Se continuava in quel modo, Lex Shelton sarebbe diventato la mia più grande ossessione.
Disegnai con lo sguardo la sua mandibola decisamente mascolina, le sue labbra piene e perfette, così differenti da quelle sottili di Slash.
Le luci erano state abbassate per favorire la veglia e il sonnifero dolciastro che avevo ingerito con le ultime tracce della mia diffidenza stava appesantendo le mie palpebre.
Feci un cenno di assenso con il mento e cedetti all'onda di torpore che mi avvolse, con un ultimo pensiero alla rapidità con la quale stavo cadendo nell'oblio.
«Ci colleghiamo tra cinque minuti, sarà davvero interessante» mi rispose criptico.
Avevo capito bene?
Quando mi avevano detto che avremmo fatto pratica, non avevo capito che intendevano "subito dopo questa conversazione"!
Non ero pronta, Dio se non lo ero!
Stesa sulla poltrona simile a quella del dentista, sentivo le mie gambe tremare e la vescica sul punto di cedere.
Era stato stupido da parte mia non chiedere dove fosse il bagno, ma in quella villa lussuosa mi sentivo troppo in soggezione.
Ogni centimetro quadrato di quello spazio gridava ricchezza sfacciata, ricordandomi senza pietà quanto fossi poco avvezza a quelle cose.
Tamburellai con le dita sul bracciolo ripensando alle ultime due ore.
Durante quella pausa, il padrone di casa si era comportato con moderata cortesia, non mi aveva indirizzato troppe occhiate di superiorità e io non ero stata costretta a rispondergli per le rime.
Stanca e impreparata a convivere con quelle nuove informazioni in testa, mi apprestai a lanciarmi in quell'esperienza in notturna: la mia prima simulazione. O almeno la mia prima simulazione consapevole.
Il catalizzatore era appoggiato sul ripiano alla mia destra; poco prima lo avevano sincronizzato con le mie onde celebrali - neanche fossi stata un bluetooth - stesso procedimento per quello di Lex, seduto alla mia sinistra su una poltrona identica, ma con un'aria fin troppo rilassata.
Che rabbia mi faceva!
«Sei pronta?». Mi chiese a un tratto, voltando la testa dalla mia parte e facendomi arrossire senza un perché. In rari momenti come quello, si dimenticava di essere nato per pungolarmi e la sua voce mi raggiungeva a un livello primordiale. Se continuava in quel modo, Lex Shelton sarebbe diventato la mia più grande ossessione.
Disegnai con lo sguardo la sua mandibola decisamente mascolina, le sue labbra piene e perfette, così differenti da quelle sottili di Slash.
Le luci erano state abbassate per favorire la veglia e il sonnifero dolciastro che avevo ingerito con le ultime tracce della mia diffidenza stava appesantendo le mie palpebre.
Feci un cenno di assenso con il mento e cedetti all'onda di torpore che mi avvolse, con un ultimo pensiero alla rapidità con la quale stavo cadendo nell'oblio.
Continuavo a ripetermi che c'era un valido motivo se ero in quel preciso luogo con quelle intrepide persone uscite da un telefilm di fantascienza.
Camminammo per raggiungere la stanza azzurra in completo silenzio. Lex era taciturno e continuava a studiarmi attentamente. Qualcosa in me attivò il pulsante della sfacciataggine e sciolse ogni mio timore, così mi avvicinai, sollevando il mento per guardarlo meglio e ritrovandomi il colletto della sua camicia grigia a un palmo dal naso.
«Durante l'esperimento a Solomon Resort sentivo il profumo del cibo ma non riuscivo a sentire il tuo, mi avevi spiegato anche il perché».
Stavolta lo vidi chiaramente: faceva di tutto per restare impassibile con la sua aria da essere superiore. Il suo pomo di Adamo però si sollevò davanti ai miei occhi per aiutarlo a deglutire, così una fitta primitiva mi scese nel ventre.
Era a disagio. E io ero eccitata.
«Non sentivi il mio odore perché era qualcosa che non conoscevi, il tuo cervello non ne aveva memoria».
Bene! Mi alzai sulle punte e finalmente raggiunsi l'obiettivo: il mio viso era a pochi centimetri dal suo collo e il colorito delle mie guance doveva essere virato sul bordeaux. Lui trattenne il respiro.
Inalai la sua colonia, la misi da parte in un angolo della mente e scavai a fondo, fino a collocare al suo posto l'odore della sua pelle, la sua essenza.
Lasciando andare il fiato, quell'esemplare di uomo imponente fece un passo indietro; temeva davvero che lo toccassi a tradimento?
Perché no?
Audace come non mi ero mai permessa di essere in vita mia, feci un passo in avanti accorciando le distanze. Lo sentì respirare a fondo prima di far scorrere le mie dita sulla trama del suo pullover impeccabile.
Risalii fino al colletto della camicia che spuntava dal collo a V e per la prima volta avvertii la sensazione della sua pelle sotto i miei polpastrelli.
Aveva un collo massiccio, virile, da urlo.
Feci un ultimo sforzo e raggiunsi il mento con la mia carezza, fino alla mandibola liscia, contratta.
Rilasciò il respiro e finalmente mi azzardai a stabilire un contatto visivo.
Nei suoi occhi socchiusi, tra l'ambra e il verde chiaro, vi lessi tormento, furore e qualcosa di inaspettato. Era una richiesta di pace? Una tregua?
Incatenata al suo sguardo, mi sbilanciai del tutto e scivolai col pollice sulle sue labbra. Era proibito, lo sapevo, ma proprio per questo estremamente eccitante, a tal punto che ero io adesso a volerne di più.
Percorsi quelle labbra stupende ancora una volta con la punta del dito e senza quasi rendermene conto sospirai con aria sognante.
«Ti ho già detto che non voglio essere toccato, vero?».
Strano. Dalle pupille lucide e dall'espressione smarrita avrei detto tutto il contrario.
«Certo» mi ripresi sciogliendo il contatto. «Prendilo come un piccolo esperimento».
Camminammo per raggiungere la stanza azzurra in completo silenzio. Lex era taciturno e continuava a studiarmi attentamente. Qualcosa in me attivò il pulsante della sfacciataggine e sciolse ogni mio timore, così mi avvicinai, sollevando il mento per guardarlo meglio e ritrovandomi il colletto della sua camicia grigia a un palmo dal naso.
«Durante l'esperimento a Solomon Resort sentivo il profumo del cibo ma non riuscivo a sentire il tuo, mi avevi spiegato anche il perché».
Stavolta lo vidi chiaramente: faceva di tutto per restare impassibile con la sua aria da essere superiore. Il suo pomo di Adamo però si sollevò davanti ai miei occhi per aiutarlo a deglutire, così una fitta primitiva mi scese nel ventre.
Era a disagio. E io ero eccitata.
«Non sentivi il mio odore perché era qualcosa che non conoscevi, il tuo cervello non ne aveva memoria».
Bene! Mi alzai sulle punte e finalmente raggiunsi l'obiettivo: il mio viso era a pochi centimetri dal suo collo e il colorito delle mie guance doveva essere virato sul bordeaux. Lui trattenne il respiro.
Inalai la sua colonia, la misi da parte in un angolo della mente e scavai a fondo, fino a collocare al suo posto l'odore della sua pelle, la sua essenza.
Lasciando andare il fiato, quell'esemplare di uomo imponente fece un passo indietro; temeva davvero che lo toccassi a tradimento?
Perché no?
Audace come non mi ero mai permessa di essere in vita mia, feci un passo in avanti accorciando le distanze. Lo sentì respirare a fondo prima di far scorrere le mie dita sulla trama del suo pullover impeccabile.
Risalii fino al colletto della camicia che spuntava dal collo a V e per la prima volta avvertii la sensazione della sua pelle sotto i miei polpastrelli.
Aveva un collo massiccio, virile, da urlo.
Feci un ultimo sforzo e raggiunsi il mento con la mia carezza, fino alla mandibola liscia, contratta.
Rilasciò il respiro e finalmente mi azzardai a stabilire un contatto visivo.
Nei suoi occhi socchiusi, tra l'ambra e il verde chiaro, vi lessi tormento, furore e qualcosa di inaspettato. Era una richiesta di pace? Una tregua?
Incatenata al suo sguardo, mi sbilanciai del tutto e scivolai col pollice sulle sue labbra. Era proibito, lo sapevo, ma proprio per questo estremamente eccitante, a tal punto che ero io adesso a volerne di più.
Percorsi quelle labbra stupende ancora una volta con la punta del dito e senza quasi rendermene conto sospirai con aria sognante.
«Ti ho già detto che non voglio essere toccato, vero?».
Strano. Dalle pupille lucide e dall'espressione smarrita avrei detto tutto il contrario.
«Certo» mi ripresi sciogliendo il contatto. «Prendilo come un piccolo esperimento».
Che ne pensate? Non è venuta voglia anche a voi di saperne di più su Jordan e Lex e sulle loro particolari abilità? Fatemelo sapere nei commenti!
Di seguito trovate il calendario con gli eventi del blogtour e i link alle tappe e ai vari blog che lo hanno già ospitato e lo ospiteranno. In palio per i partecipanti, ci sono una copia digitale e una copia cartacea del romanzo! Per il form e per le regole del giveaway, vi rimando al post introduttivo.
Anche per oggi è tutto, resto in attesa di sapere la vostra su questi due estratti. Buona giornata e alla prossima!
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Sono sempre più curiosa di leggere questo libro, gli estratti mi hanno intrigata e devo dire che mi piace molto anche lo stile dell'autrice!
RispondiEliminabellissimi entrambi gli estratti, mi i spira davvero tanto questo libro! ;)
RispondiEliminaMi intriga troppo questo libro, gli darò sicuramente una possibilità :)
RispondiEliminaBellissima tappa! Gli estratti sono molto interessanti!! :3
RispondiEliminaDi solito non leggo interamente gli estratti, mi limito a qualche occhiata qua e là; ora ho fatto lo stesso. Ho letto però l'ultima parte del secondo estratto, e dico wow! 😍 Se ho voglia di saperne di più su Jordan e Lex? Sicuro.
RispondiEliminaWow. Sembra davvero promettente. Lo devo aggiungere nella mia WL ^^
RispondiEliminaSi certo che è venuta voglia di leggerlo tutto! Non bastano solo due estratti, vogliamo tutto il librooooo
RispondiEliminaGli estratti trasmettono ancora maggiore attesa per la lettura...stupendi Jordan e Lex
RispondiEliminaSi vede che la scelta degli estratti è stata dell'autrice,colei che li ha scritti sa cosa avrebbe attirato la nostra attenzione e così è stato,soprattutto il primo estratto
RispondiEliminasembra davvero un bel libro. Intanto lo metto in wishlist..
RispondiEliminaFantastici questi estratti! Non vedo l'ora di leggere la storia, ma per adesso i personaggi mi incuriosiscono
RispondiEliminaMi sono piaciuti gli estratti!! Anche se questo libro dalla sola sinossi mi aveva molto colpito!
RispondiEliminaIl primo estratto mi ha ricordato tanto Inception e quindi mi piace proprio.
RispondiEliminaIl secondo è da brividi.
Gli estratti hanno aumentato a dismisura la mia curiosità! Soprattutto, vorrei saperne di più sulle abilità di Lex e Jordan e sulle simulazioni!
RispondiEliminaQuesti estratti sono stupendi, non vedo l'ora di poter leggere questo libro!
RispondiEliminaBellissimi estratti e la trama è interessante! Mi piscerebbe leggere questo libro
RispondiEliminabelli questi estratti **
RispondiEliminabellissimi gli estratti e scelti soprattutto per attirare l'attenzione dei lettori, ci è riuscita *_*
RispondiEliminaNon conoscevo questa autrice, ma dagli estratti per ora devo dire che mi piace molto il suo stile, lo trovo molto appassionante e attraente
RispondiEliminaOvviamente sì! Ad ogni tappa mi viene sempre più voglia di leggere questo romanzo che prospetta avere una storia molto avvincente!
RispondiElimina