Buongiorno lettori, come state? Io, come capita ogni primavera, ho preso freddo e dunque mi sono beccata una bella influenza, non vi dico che gioia! Oggi comunque ho deciso di tenervi compagnia col mio parere riguardo a La ragazza che hai lasciato di Jojo Moyes. Mi sono dilungata un po' più del solito, ma avevo davvero tanto da dire e inoltre la trama non era affatto semplice da spiegare in poche righe e dunque ho cercato di fare del mio meglio. Buona lettura!
La ragazza che hai lasciato
Jojo Moyes
La notte che i soldati bussano alla porta dell'albergo, cercando il maiale che, da quel che han sentito dire, stanno allevando tra quelle mura di nascosto da qualche tempo, Sophie, con un inconsueto atto di coraggio, riesce a salvare la situazione nascondendo il maiale in bella vista e sfidando apertamente l'autorità di Herr Commandant senza sapere che, avere attirato su di sé l'attenzione dell'ufficiale, cambierà per sempre la sua vita.
Ai giorni nostri, Liv, una trentenne londinese che ha perso prematuramente il marito, si sente smarrita e cerca invano di trovare uno scopo alla sua vita quando si imbatte, per uno strano scherzo del destino in Paul. Per la prima volta dopo tanto tempo, grazie a lui, Liv pensa di avere di nuovo la possibilità di essere felice e si lascia coinvolgere senza farselo ripetere due volte. Non sa che Paul lavora per una compagnia che si occupa di restituire le opere d'arte rubate durante la guerra ai legittimi proprietari. E Paul non sa che Liv è niente meno che la proprietaria dell'ultimo dipinto che ha avuto incarico di trovare. Proprio quel dipinto che le è stato donato dall'amato marito per festeggiare le nozze e a cui Liv spesso si è ritrovata ad aggrapparsi nei momenti più difficili.
Il ritratto, dal nome La ragazza che hai lasciato, raffigura una donna dai capelli rossi con un'espressione fiera, di sfida. Quella donna è proprio di Sophie, di cui sono andate perse le tracce dopo un tragico episodio. Liv, disposta a tutto pur di non rinunciare al quadro, ripercorrerà e ricostruirà la sua storia passo per passo, nel disperato tentativo di scoprire cosa le è capitato e di provare che il quadro è sempre stato suo di diritto.
Era da tempo che mi ripromettevo di leggere un nuovo romanzo di Jojo Moyes. Dopo Io prima di te, avevo paura di rimanere delusa e di questo romanzo avevo sentito parlare sia male che bene, dunque non sapevo cosa aspettarmi. Per fortuna, il libro si è invece dimostrato all'altezza delle mie aspettative. Non avevo idea di dove mi avrebbe condotta la trama, indubbiamente strana e intrigante, e mi sono ritrovata col fiato sospeso, a leggere leggere e leggere fin tanto che non sono arrivata alla fine perché, proprio come Liv, morivo dalla voglia di sapere cosa fosse capitato a Sophie, personaggio che ho amato sinceramente e in particolar modo.
Anche questa volta, la Moyes è stata abilissima. È riuscita di nuovo a mettermi alla prova: mi ha fatta sperare ciecamente, mi ha fatta intristire e mi ha angosciata, per poi farmi disperare, fin tanto che non ha deciso di rimescolare le carte in tavola. Inoltre, ha avuto la grande capacità di parlare di arte in modo davvero magnifico e sincero, facendomi fortemente desiderare di poter possedere io stessa il quadro di Sophie, o anche solo di poterlo vedere e ammirare almeno per una volta al di fuori della mia immaginazione. Motivo per cui, spero onestamente che prima o poi decidano di fare una bella trasposizione cinematografica che, se fatta con dovizia, forse sullo schermo renderebbe ancora di più la storia che su carta.
Unica pecca di questo piccolo gioiello? Considerato che, la storia è narrata in prima persona nelle parti relative a Sophie, e in terza persona nelle parti che invece riguardano Liv e Paul, posso tristemente affermare che ho detestato lo stile della Moyes alle prese con la narrazione in terza persona almeno quanto invece ho amato la sua scrittura con la prima persona. Lo so, potrebbe sembrare una contraddizione, ma vi assicuro che, durante la lettura, avevo quasi la sensazione di leggere una storia scritta da due persone diverse. E non era per niente una sensazione piacevole anzi, il fastidio faceva da padrone. Tanto quanto la scrittura era profonda, ricca e particolareggiata nelle parti di Sophie, tanto era scialba, distante e insipida nelle altre parti. E questo è l'unico vero motivo per cui non ho dato un voto più alto.
Qualcuno potrebbe pensare che non è "corretto" soffermarsi su un dettaglio del genere, ma penso sinceramente che se lo stile della Moyes non fosse stato tanto altalenante, il libro sarebbe stato di gran lunga molto molto più bello.
Non posso comunque che sentirmi di consigliare caldamente la lettura a tutti coloro che hanno voglia di fare un tuffo nell'arte e nel passato. Personalmente, ho deciso che presto o tardi recupererò tutti i romanzi di questa talentuosissima autrice.
Jojo Moyes
Editore Mondadori ● Pagine 417
Cartonato 16,00 € ● Brossura 14,00 € ● Ebook 7,99 €
Cartonato 16,00 € ● Brossura 14,00 € ● Ebook 7,99 €
Trama: Francia, 1916. Sophie, sposa innamorata del pittore Édouard Lefèvre, allievo di Matisse, è rimasta sola dopo che il marito è partito per il fronte allo scoppio della Grande Guerra. La giovane donna ritorna quindi al suo paese natale nel Nord della Francia, ora occupato dai tedeschi. Con grande audacia Sophie aiuta le famiglie in difficoltà suscitando l'interesse e l'ammirazione del locale comandante delle truppe nemiche, fino al giorno in cui, disperata, è costretta a chiedergli aiuto, dopo aver saputo che Édouard è stato catturato e rischia la vita. Per riaverlo è disposta a offrire ciò che ha di più caro: un bellissimo quadro dipinto dal marito che la ritrae giovanissima, intitolato "La ragazza che hai lasciato", divenuto per il tedesco una vera ossessione. Subito dopo, Sophie viene arrestata e portata via. Nessuno sa dove, né si hanno più sue notizie. Riuscirà a riunirsi al suo amato Édouard? Londra, 2010. Liv, vedova trentenne, sta ancora elaborando la dolorosa perdita del marito, un geniale architetto morto all'improvviso quattro anni prima. Ma quando incontra casualmente Paul, prova per lui una forte attrazione. L'uomo lavora per una società che si occupa di rintracciare opere d'arte trafugate durante la guerra, e proprio a casa di Liv vede il quadro che stava cercando da tempo, quello appartenuto un secolo prima a Sophie. Come mai Liv è in possesso di quel prezioso dipinto? E quali conseguenze avrà questa scoperta sulle loro vite?
Recensione
Negli anni della prima guerra mondiale, Sophie, giovane donna francese, decide di fare ritorno a casa per aiutare la sorella a gestire l'albergo di famiglia, lasciando Parigi dopo che il marito Édouard viene costretto a partire per la guerra. La situazione della piccola cittadina occupata dai soldati tedeschi è tesa e degradante per i paesani che, proprio come Sophie e la sua famiglia, vivono di stenti e sono costretti a rinunciare a quel poco che hanno per cederlo ai tedeschi. La notte che i soldati bussano alla porta dell'albergo, cercando il maiale che, da quel che han sentito dire, stanno allevando tra quelle mura di nascosto da qualche tempo, Sophie, con un inconsueto atto di coraggio, riesce a salvare la situazione nascondendo il maiale in bella vista e sfidando apertamente l'autorità di Herr Commandant senza sapere che, avere attirato su di sé l'attenzione dell'ufficiale, cambierà per sempre la sua vita.
Ai giorni nostri, Liv, una trentenne londinese che ha perso prematuramente il marito, si sente smarrita e cerca invano di trovare uno scopo alla sua vita quando si imbatte, per uno strano scherzo del destino in Paul. Per la prima volta dopo tanto tempo, grazie a lui, Liv pensa di avere di nuovo la possibilità di essere felice e si lascia coinvolgere senza farselo ripetere due volte. Non sa che Paul lavora per una compagnia che si occupa di restituire le opere d'arte rubate durante la guerra ai legittimi proprietari. E Paul non sa che Liv è niente meno che la proprietaria dell'ultimo dipinto che ha avuto incarico di trovare. Proprio quel dipinto che le è stato donato dall'amato marito per festeggiare le nozze e a cui Liv spesso si è ritrovata ad aggrapparsi nei momenti più difficili.
Il ritratto, dal nome La ragazza che hai lasciato, raffigura una donna dai capelli rossi con un'espressione fiera, di sfida. Quella donna è proprio di Sophie, di cui sono andate perse le tracce dopo un tragico episodio. Liv, disposta a tutto pur di non rinunciare al quadro, ripercorrerà e ricostruirà la sua storia passo per passo, nel disperato tentativo di scoprire cosa le è capitato e di provare che il quadro è sempre stato suo di diritto.
Era da tempo che mi ripromettevo di leggere un nuovo romanzo di Jojo Moyes. Dopo Io prima di te, avevo paura di rimanere delusa e di questo romanzo avevo sentito parlare sia male che bene, dunque non sapevo cosa aspettarmi. Per fortuna, il libro si è invece dimostrato all'altezza delle mie aspettative. Non avevo idea di dove mi avrebbe condotta la trama, indubbiamente strana e intrigante, e mi sono ritrovata col fiato sospeso, a leggere leggere e leggere fin tanto che non sono arrivata alla fine perché, proprio come Liv, morivo dalla voglia di sapere cosa fosse capitato a Sophie, personaggio che ho amato sinceramente e in particolar modo.
Anche questa volta, la Moyes è stata abilissima. È riuscita di nuovo a mettermi alla prova: mi ha fatta sperare ciecamente, mi ha fatta intristire e mi ha angosciata, per poi farmi disperare, fin tanto che non ha deciso di rimescolare le carte in tavola. Inoltre, ha avuto la grande capacità di parlare di arte in modo davvero magnifico e sincero, facendomi fortemente desiderare di poter possedere io stessa il quadro di Sophie, o anche solo di poterlo vedere e ammirare almeno per una volta al di fuori della mia immaginazione. Motivo per cui, spero onestamente che prima o poi decidano di fare una bella trasposizione cinematografica che, se fatta con dovizia, forse sullo schermo renderebbe ancora di più la storia che su carta.
Unica pecca di questo piccolo gioiello? Considerato che, la storia è narrata in prima persona nelle parti relative a Sophie, e in terza persona nelle parti che invece riguardano Liv e Paul, posso tristemente affermare che ho detestato lo stile della Moyes alle prese con la narrazione in terza persona almeno quanto invece ho amato la sua scrittura con la prima persona. Lo so, potrebbe sembrare una contraddizione, ma vi assicuro che, durante la lettura, avevo quasi la sensazione di leggere una storia scritta da due persone diverse. E non era per niente una sensazione piacevole anzi, il fastidio faceva da padrone. Tanto quanto la scrittura era profonda, ricca e particolareggiata nelle parti di Sophie, tanto era scialba, distante e insipida nelle altre parti. E questo è l'unico vero motivo per cui non ho dato un voto più alto.
Qualcuno potrebbe pensare che non è "corretto" soffermarsi su un dettaglio del genere, ma penso sinceramente che se lo stile della Moyes non fosse stato tanto altalenante, il libro sarebbe stato di gran lunga molto molto più bello.
Non posso comunque che sentirmi di consigliare caldamente la lettura a tutti coloro che hanno voglia di fare un tuffo nell'arte e nel passato. Personalmente, ho deciso che presto o tardi recupererò tutti i romanzi di questa talentuosissima autrice.
I romanzi di Jojo Moyes
- Innamorarsi in un giorno di pioggia, 2014 (Sheltering rain, 2002)
- Inedito (Foreign fruit, 2003)
- Inedito (The Peacock Emporium, 2004)
- Per rivederti ancora, 2016 (The ship of brides, 2005)
- Silver bay, 2013 (Silver bay, 2007)
- Inedito (Night music, 2008)
- Una corsa nel vento, 2016 (The horse dancer, 2009)
- L'ultima lettera d'amore, 2011 (The last letter from your lover, 2010)
- IO PRIMA DI TE #1 ~ Io prima di te, 2013 (Me before you, 2012)
- La ragazza che hai lasciato, 2014 (The girl you left behind, 2012)
- Una più uno, 2015 (The one plus one, 2014)
- Un weekend da sogno, 2016 (Paris for
twoone, 2015) - IO PRIMA DI TE #2 ~ Dopo di te, 2016 (After you, 2015)
Ciao, di questa autrice ho letto solo "L'ultima lettera d'amore" e mi è piaciuto molto :-)
RispondiEliminaQuello voglio leggerlo anche io, ma penso che il prossimo sarà Dopo di te che ho già a casa ^.^
Eliminaanche io ho letto questo libro come secondo suo, dopo Io prima di te e avevo le tue stesse paure. Io ho amato tantissimo anche questo
RispondiEliminaSpero tanto che prima o poi decidano davvero di farne un film *o*
EliminaFinora ho letto solo "io prima di te" dell'autrice, ma questo libro sarà il prossimo. Questo e "Dopo di te". :)
RispondiEliminaAnche io penso che il mio prossimo sarà "Dopo di te" :3
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