martedì 27 giugno 2017

Mare di libri 2017 ▸ Recap: domenica 18/06

Buongiorno lettori e bentornati! Sabato scorso ho avuto il piacere di farvi un resoconto dettagliato del primo giorno della mia esperienza al festival Mare di libri quest'anno (lo trovate QUI). Oggi, come promesso, sono qui per continuare a stordirvi di chiacchiere, parlandovi degli incontri con gli autori a cui ho partecipato invece domenica.

Partendo dal principio, alla mattina io e Juliette ci siamo date appuntamento alla stessa ora e, una volta che ci siamo incontrate in stazione insieme a Silvia (Hook a book) siamo andate tutte insieme al Museo della Città dove ci aspettava il primo evento a cui avevamo previsto di partecipare in questa giornata, ovvero quello dedicato a Martyn Bedford, autore di Tutta la verità su Gloria Ellis, intervistato da Simonetta Bitasi. Nonostante avessi qualche riserva riguardo al partecipare o meno a questo evento, sono stata ben felice di esserci stata. Martin si è dimostrato un ottimo oratore,
ironico e brillante e con argomentazioni davvero meritevoli di avere spazio. È stato capace di farmi venire una gran voglia di leggere il romanzo!
Ecco di cosa si è discusso, in pillole:
  • Martin ci ha parlato di come secondo lui, per i ragazzi, sia fondamentale trovare la propria identità senza avere timore di sbagliare e commettere errori e, allo stesso tempo, essere capaci di saper giudicare le proprie scelte.
  • Simonetta ha fatto i complimenti a Martin per il modo in cui è stato capace di dare spazio ai genitori di Gloria nel romanzo, figure che solitamente nei libri dedicati a questo target, vengono molto trascurate. Martin ci ha riferito che lo ha aiutato senz'altro, da questo punto di vista, per arricchire la storia e renderla più veritiera, essere padre di due ragazze adolescenti. E ha evidenziato come per lui sia fondamentale anche il ruolo dei genitori in storie come questa.
  • Martin ci riferito di quanto per lui sia importante trasmettere, attraverso i suoi libri, al contrario di ciò che ci vogliono far credere la TV e il cinema, il messaggio che le donne non hanno bisogno di un uomo per realizzarsi, perché secondo lui, la felicità è importante trovarla dentro di sé e non necessariamente negli occhi di qualcun'altro.
Una cosa di cui non vi ho ancora parlato, ma che merita senz'altro spazio, è che quest'anno, è stata presente al festival Alessia Canducci, un'attrice di teatro che ha partecipato attivamente agli incontri con alcuni degli autori, interpretando dei brani dai romanzi. Ragazzi, non potete capire, è stata semplicemente f-a-n-t-a-s-t-i-c-a! Con quel suo modo di leggere, molto espressivo e pieno di enfasi, è stata capace di dare in qualche modo vita alle pagine dei libri che ha letto. Ogni volta che iniziava a leggere, mi perdevo nelle sue parole e in quel suo modo di interpretare. È stata assurdamente ipnotica e magnetica e mi ha ricordato di quanto possa essere magico, ascoltare qualcuno che legge ad alta voce. Personalmente non avrei potuto apprezzare di più, anzi, avrei voluto chiedere ad Alessia di venire a casa da me per poter leggere per me tutta la vita (dubito però che sarebbe stata d'accordo!).

Tornando a noi, dopo che si è concluso l'incontro con Bedford, ci siamo riunite a Valentina e al suo ragazzo e insieme siamo andati
a all'incontro con Jennifer Donnelly. Jennifer è stata davvero meravigliosa, solare e disponibilissima. Si è parlato un po' di tutto, dalla storia, alla politica. In pillole:
  • Jennifer ci ha parlato del suo essere femminista e di quanto per lei sia importante, attraverso i suoi libri e i suoi personaggi femminili, spingere i giovani a trovare la propria strada senza farsi influenzare.
  • Ci ha raccontato delle sue origini e della sua famiglia, della madre in parte tedesca e del padre irlandese, e di come abbia utilizzato i luoghi in cui è cresciuta nelle ambientazioni dei suoi romanzi. Ci ha detto di aver sempre desiderato di fare la scrittrice fin quando da piccola, ascoltava sua madre raccontarle di come aveva trascorso la sua infanzia nel periodo di guerra.
  • Ci ha svelato che, quando viene colta dal blocco dello scrittore, di solito prende carta e penna e mette su carta i dubbi che la affliggono.
  • Infine, ci ha anche detto di quanto sia stato difficile, inizialmente, riuscire a trovare un editore e ci ha raccontato di come lei e il suo agente siano andati a bussare praticamente ad ogni porta di New York.
Dopo l'incontro con la Donnelly, abbiamo salutato Valentina e io, Silvia e Juliette abbiamo trovato un posto carino (dopo aver vagato per il centro di Rimini per più di mezz'ora, alla disperata ricerca di qualcosa... era tutto chiuso!) in cui mangiare una pizza e fare un po' di chiacchiere.
Quando si sono fatte le 15:00 siamo tornate al Museo della città per l'incontro con Lorenza Ghinelli, intervistata da Fabio Geda.
Devo ammettere che non mi aspettavo proprio di rimanere tanto positivamente colpita da Lorenza. Mi è piaciuta praticamente fin dal primo sguardo per il suo modo di fare e di porsi. Lorenza ci ha parlato del suo nuovo romanzo, Anche gli alberi bruciano, che è arrivato nelle nostre librerie una manciata di giorni fa. Fabio Geda è stato un bravissimo intrattenitore, ha posto domande molto interessanti ed è riuscito più volte a farci ridere.
  • Lorenza ci ha parlato della sua volontà di scrivere un libro schietto e diretto, capace di arrivare subito al lettore, senza troppi fronzoli.
  • Ha messo in evidenza che il tema che più le sta a cuore e che adora trattare nei suoi libri è quello della resilienza, ovvero la capacità di fare dei propri traumi un punto di forza.
  • Ci ha parlato a lungo dei suoi personaggi, Michele e Vera, di chi sono e di com'è la loro vita, permettendoci di fare un tuffo tra le pagine del romanzo e leggendocene anche qualche brano.
  • Ci ha parlato di come, secondo lei, scrivere non è altro che un modo per scoprire parti di sé che ancora non si conoscono.
Quando l'incontro si è concluso ero felicissima di avere una copia del nuovo libro di Lorenza da farle autografare. Sarà senz'altro una delle mie prossime letture!

L'ultimissimo evento a cui abbiamo partecipato, è stato infine quello che vedeva protagonista Kenneth Oppel,
autore de Il nido, che è stato intervistato da Beatrice Masini (da cui tra l'altro sono riuscita a rubare un autografo prima che si iniziasse!). Contro ogni aspettativa, Kenneth si è dimostrato essere un uomo molto affascinante e carismatico. Ecco di cosa si è discusso:
  • Kenneth ci ha parlato di come gli sia venuta l'idea su cui poi ha costruito la trama de Il nido, per cui ha raccolto pensieri e spunti per più di dieci anni.
  • Ci ha detto di come per lui, la sua sia una storia che parla soprattutto di tentazione e che mette in evidenza quanto essere "normali" sia fin troppo spesso sopravvalutato.
  • Si è discusso anche riguardo all'ossessione per la perfezione, sul come desideriamo essere, su ciò che non abbiamo e che desideriamo avere a tutti i costi e di come tutto ciò venga idealizzato a dismisura.
E con il carinissimo autografo del caro Oppel, si è conclusa la mia fantastica esperienza a Mare di libri! Inutile quasi, dirvi quanto mi sia piaciuto partecipare e quanto io abbia adorato ogni singolo istante. Non vedo già l'ora che sia giugno 2018 per poter fare di nuovo parte di tutto questo. Penso sia una delle poche cose che mi fanno desiderare che arrivi l'estate, stagione con cui, lo sapete, non vado per niente d'accordo.

A proposito del prossimo anno, come consueto nella serata di domenica poi è stato assegnato il premio Mare di libri di quest'anno e sapete quale romanzo l'ha vinto? Il mio adoratissimo Ti darò il sole di Jandy Nelson! Non potete capire quanto speri (o meglio, alcuni di voi sicuramente possono, giusto Veronica?) che questa incredibile autrice venga come ospite il prossimo anno. Incrocio le dita delle mani, dei piedi, incrocio le braccia, le gambe... tutto quanto!

Nel fine settimana comunque, pubblicherò infine il post dedicato alle interviste... e poi giuro che non vi stresserò più riguardo al festival, ma soltanto fino al prossimo anno! Buona giornata e alla prossima, vi abbraccio.

2 commenti:

  1. Grazie per il tuo prezioso resoconto, per un attimo ho immaginato di essere lì anche io a incontrare questi autori! *-* spero di venire l'anno prossimo!

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    1. Grazieee *o* spero anche io che tu riesca ad esserci!

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