sabato 24 giugno 2017

Mare di libri 2017 ▸ Recap: sabato 17/06

Buongiorno lettori, come state? Io in questi giorni, a causa dell'afa, un po' mi trascino! Oggi finalmente sono qui per parlarvi della mia esperienza a Mare di libri di quest'anno. Dato che gli anni passati avevo amato tantissimo il festival ed era stato un piacere partecipare, per quest'edizione ho voluto strafare: ho partecipato a molti più eventi e ho anche avuto modo di fare più interviste e di prendere un sacco di appunti, tant'è che questa volta non sono riuscita a condensare tutto in un post. Oggi vi parlerò di sabato, mentre la prossima settimana, pubblicherò un post dedicato alla domenica e uno dedicato alle interviste.

Come per ogni racconto degno di essere chiamato tale però, meglio partire dall'inizio. Proprio come l'anno scorso, la prima che ho incontrato è stata Juliette (Sweety readers). Ci siamo viste in stazione a Rimini sulle 9:40 e di gran carriera ci siamo recate al Teatro Galli per ritirare i pass per l'accredito stampa - ringrazio di cuore Anna per avermi concesso anche quest'anno questo privilegio - e poi, dopo aver recuperato Veronica (She was in wonderland) in piazza, siamo andate di corsa al primo incontro della giornata con Katherine Rundell autrice di Sophie sui tetti di Parigi e La ragazza dei lupi.
La Rundell si è rivelata davvero una persona dolcissima e solare.
Con quel suo sorriso e quel luccichio negli occhi, mi ha totalmente conquistata.
A intervistarla sono stati un gruppo di ragazzi e le hanno posto domande davvero interessanti, che ci hanno permesso di conoscere meglio lei e i suoi libri. In particolare:
  • Katherine ci ha parlato della sua infanzia e della sua adolescenza, raccontandoci che ha vissuto in Africa, nello Zimbabwe, fino a quattordici anni, prima di trasferirsi con la famiglia a Bruxelles in Belgio, mettendoci al corrente dell'enorme trauma che è stato per lei spostarsi a vivere in città dopo essere cresciuta nella natura selvaggia.
  • Ci ha parlato della sua grande passione per il circo e del suo desiderio passato di fare l'artista circense.
  • Ci ha detto che nella vita, quando non scrive, insegna Shakespeare - che ci ha inoltre confessato essere il suo autore preferito - a Oxford.
  • Inoltre, ci ha anticipato di avere già cinque nuovi romanzi sotto contratto: il prossimo suo libro che uscirà sarà ambientato nella Giungla Amazzonica, due invece saranno libri illustrati dedicati ai più piccoli.
  • Riguardo alle sue storie, ci ha detto di quanto le piaccia giocare con la soglia dell'impossibile, inserendo elementi magici in ambienti piuttosto realistici.
Io e le ragazze abbiamo poi avuto modo di intervistarla nel pomeriggio, ma di questo come vi dicevo, vi parlerò in separata sede. Al termine dell'incontro con la Rundell, abbiamo incontrato anche Valentina (Leacomy in wonderland) e il suo ragazzo e tutti insieme siamo andati all'incontro successivo: quello con Natasha Pulley, autrice de L'orologiaio di Filigree Street.
Proprio come si poteva evincere anche dalla lettura del suo romanzo, la Pulley si è dimostrata una donna molto colta, con una grande passione per la storia e un grande amore per i dettagli. Personalmente l'ho trovata davvero deliziosa e mi sono
innamorata del suo accento british molto marcato.
  • Natasha ci ha parlato di com'è nato, addirittura quasi dieci anni fa, il personaggio di Mori nella sua testa. Ci ha raccontato delle ricerche che ha svolto e di come, nemmeno a farlo di proposito, il periodo storico che ha scelto, si sia perfettamente sposato con quello che c'era nella sua fantasia.
  • Ci ha detto che inizialmente, la sua idea era quella di ambientare il romanzo ai tempi della Prima Guerra Mondiale e di fare di Mori un armaiolo e di come poi, il fascino che ha sempre provato per gli orologi, l'abbia spinta a prendere tutt'altra strada.
  • Ci ha svelato che, per il personaggio di Thaniel, si è lasciata ispirare da un pianista che ha conosciuto a Oxford.
  • Infine ci ha detto di più sui romanzi relativi alla serie di Filigree Street che usciranno in futuro. Il prossimo sarà un prequel dedicato interamente al personaggio di Mori, il terzo invece sarà un sequel, in cui vedremo dunque anche Thaniel, e sarà ambientato in Giappone.
Dopo esserci fatte autografare le nostre copie, in attesa di poterla intervistare per conto nostro, siamo andati alla ricerca di un posto in cui pranzare e ci siamo fermati in una paninoteca. Peccato che, proprio mentre eravamo in procinto di ordinare, ci siamo accorte che mancava pochissimo alla nostra intervista con Jennifer Donnelly, che era prevista per le 14:00, così abbiamo preso panini e patatine d'asporto e in fretta e furia abbiamo fatto gioco di squadre per tradurre le domande che avevamo preparato per lei. In attesa di potervene parlare meglio, vi anticipo solo che la Donnelly è stata davvero adorabile ed è riuscita a trasmetterci tutta la sua passione.

Una volta conclusa l'intervista ci siamo fermate a mangiare e a tradurre fin quando, poco prima delle 15:00 ci siamo recate al Museo della Città per assistere all'incontro con Janne Teller, autrice di Niente che è stata intervistata da un gruppo di ragazzi. Nonostante la Teller abbia detto cose parecchio belle e interessanti, forse un po' per lo stomaco pieno, forse un po' perché si fermava secondo me troppo spesso per far parlare la traduttrice, questo è stato l'incontro che mi ha entusiasmata un po' meno.
Vi riassumo in pillole ciò di cui si è discusso.
  • Janne ci ha parlato di come secondo lei la letteratura abbia una grande responsabilità, in quanto capace di avere un forte impatto sui lettori.
  • Ci ha detto che, al contrario di quanto molti lettori possano essere portati a pensare dopo aver letto il suo libro, non è una persona a cui piace la violenza, al punto che non guarda né legge mai nemmeno thriller o horror.
  • Ha sottolineato di come per lei, la storia che ha voluto raccontare in Niente, parli di fanatismo e non di cattiveria o crudeltà.
  • Ci ha raccontato di aver scritto questo romanzo quando aveva 35 anni e stava attraversando un periodo piuttosto buio della sua vita e ci ha detto che scriverlo l'ha aiutata, col tempo, a sentirsi più felice.
  • Sul concludersi dell'evento, lei stessa ha fatto un grandissimo spoiler riguardo al finale del romanzo, dicendoci la sua sul motivo per cui aveva deciso di concludere il libro a quel modo e non diversamente.
Dopo di che, io, Veronica e Juliette siamo andate a intervistare la Rundell, mentre Valentina è andata all'incontro con Leonardo Patrignani.
Dovete sapere, e non provate a ridere, che per qualche assurdo motivo, sabato sono stata colta alla sprovvista da una sorta di deficit - per non dire rincoglionimento - temporaneo per cui non riuscivo più a esprimermi correttamente, né in italiano né in inglese. Mi inceppavo un attimo sì e l'altro pure. Ancora infatti non ho avuto tempo di riascoltare le registrazioni delle interviste, ma sono sicura che, tra tutti i miei "omg I can't make it today" ci sarà proprio da divertirsi.
Infatti, quando si è fatta ora, e Valentina si è riunita a noi per l'ultima intervista del giorno, quella con la Pulley, ormai le ragazze si erano abituate a completare le frasi che lasciavo a metà. Grazie ragazze, meno male che c'eravate voi pronte a soccorrermi!

Al termine dell'ultima intervista, si erano fatte ormai le cinque passate. Io e Juliette, rimaste ormai sole, abbiamo deciso di approfittarne per farci un enorme buonissimo gelato in piazza. Poi, giusto per non farci mancare nulla, siamo andate alla Feltrinelli, dove ho deciso di acquistare Anche gli alberi bruciano, il nuovo romanzo di Lorenza Ghinelli, in vista dell'incontro con lei del giorno dopo.

Piccola parentesi dedicata ad Aidan Chambers: ringrazio di cuore Veronica per aver fatto autografare la mia copia di Danza sulla mia tomba venerdì! Abbiamo incrociato spesso Chambers per le strade di Rimini, quasi sempre con qualche volontario al suo fianco, anche sabato. Quando io e Juliette stavamo tornando in stazione per andare a prendere il treno, lo abbiamo incontrato e lui vedendo i nostri pass ci ha salutato. Avrei voluto riempirlo di complimenti fino allo sfinimento, ma sono riuscita soltanto a dirgli ciao. Spero vivamente di poter prima o poi assistere a un suo incontro di persona. Se può interessarvi leggere qualche perla di saggezza, Marco Locatelli ha avuto la grande occasione di intervistarlo, trovate il suo articolo qui.

Ebbene ragazzi, questo è stato il mio sabato a Mare di libri. Vi invito a leggere anche i resoconti delle ragazze relativi a questa giornata, vi lascio di seguito i link: Veronica, Juliette, Valentina. Come è capitato a ogni edizione a cui ho avuto il piacere di partecipare, mi sono divertita un sacco e ho adorato il clima e l'atmosfera, quella concreta e tangibile passione per la lettura che ci accomunava tutti quanti, dagli autori, ai volontari.
Vi do dunque appuntamento alla prossima settimana, per continuare a parlarvi di questa bellissima esperienza. Buon fine settimana!

6 commenti:

  1. Risposte
    1. Eh sì *o* non avrò a due passi i vari saloni... ma almeno ho Mare di libri dietro casa!

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  2. Un riassunto bellissimo <3 La cosa migliore direi che è stata il panino mangiato per strada con la fretta di arrivare all'intervista. Il prossimo anno conviene pranzare con una bella coppa di gelato. Rapida da preparare e da mangiare XD

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    1. Grazie, Vale :D eh non farmici pensare... che ancora non ho digerito il micropanino che non ho potuto mangiare perché è finito per terra per colpa del vento Y-Y
      Comunque sì, in effetti... gelato a go go :D

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  3. E' stato davvero bello, a me dispiace solo esserci stata di venerdì e basta. Ma fare avanti e indietro sarebbe stato un massacro visto anche il caldo. Speriamo di beccarci un altro anno... sempre se ci sarò xD

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    1. Devi troppo tornare :D come puoi resistere al fascino del festival dopo esserci stata? Ti aspetto già per giugno 2018 e non fare scherzi!

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