
Chi ben comincia è una rubrica a cadenza settimanale ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri e ha lo scopo di presentare, ad ogni appuntamento, l'incipit di un libro - già letto, in lettura o da leggere - in modo da aiutarci a capire se l'eventuale lettura potrebbe risultare piacevole o meno.
Buon pomeriggio! Come vede ho appena finito di partorire la nuova grafica, spero vi piaccia. Tornando alle cose "serie" oggi vi presento l'incipit di un libro che voglio leggere da quando è uscito e spero di poterlo fare davvero al più presto.

di Rosanna Rubino
Il treno vola diretto a est.
Il treno attraversa campi di mirti e distese di sabbia. Caroline indossa un abito che le arriva alle ginocchia. I suoi polpacci sono bianchi e sottili come zampe di gallina. Si è sciolta i capelli oggi. I riccioli rossi le ricadono sulle spalle.
Arrivati in città andiamo dritti all'acquario.
La Fossa delle Marianne è la vasca dove nuotano i pesci grandi, e l'acqua è così azzurra e grondante di luce da sembrare una piscina tropicale. Ci sediamo su una panchina a pochi centimetri dalla parete d'acqua e rimaniamo qui per un bel pezzo a contemplare gli squali, le mante e i pesci martello che ci galleggiano davanti.
È come fluttuare nel blu in mezzo ai pesci, e io sto bene, perché intorno a noi non si sente volare una mosca, proprio come negli abissi del mare.
A un certo punto immagino che il muro di cristallo si possa incrinare, fino a creparsi in una miriade di schegge affilate. Immagino di essere travolto da questa massa d'acqua, vetro, luce e pesci, e così mi metto a fantasticare su questa visione, a metà tra paura e stupore.
Il treno attraversa campi di mirti e distese di sabbia. Caroline indossa un abito che le arriva alle ginocchia. I suoi polpacci sono bianchi e sottili come zampe di gallina. Si è sciolta i capelli oggi. I riccioli rossi le ricadono sulle spalle.
Arrivati in città andiamo dritti all'acquario.
La Fossa delle Marianne è la vasca dove nuotano i pesci grandi, e l'acqua è così azzurra e grondante di luce da sembrare una piscina tropicale. Ci sediamo su una panchina a pochi centimetri dalla parete d'acqua e rimaniamo qui per un bel pezzo a contemplare gli squali, le mante e i pesci martello che ci galleggiano davanti.
È come fluttuare nel blu in mezzo ai pesci, e io sto bene, perché intorno a noi non si sente volare una mosca, proprio come negli abissi del mare.
A un certo punto immagino che il muro di cristallo si possa incrinare, fino a creparsi in una miriade di schegge affilate. Immagino di essere travolto da questa massa d'acqua, vetro, luce e pesci, e così mi metto a fantasticare su questa visione, a metà tra paura e stupore.
Che ne pensate? Per favore qualcuno di voi venga a togliermi questo libro dalle mani, se no finisce che lo inizio senza ancora aver finito gli altri due che sto leggendo!