sabato 18 maggio 2013

Recensione "Lo strano mondo di Alex Woods" di Gavin Extence

Buonasera! Giusto qualche giorno fa ho terminato la lettura de Lo strano mondo di Alex Woods, il romanzo d'esordio di Gavin Extence. Ho deciso di buttarmi e leggerlo perché avevo voglia di andare un po' al di fuori delle mie solite letture e anche perché i romanzi di formazione mi sono sempre piaciuti.



Lo strano mondo di Alex Woods
di Gavin Extence

Titolo originale: The universe versus Alex Woods
Editore: Garzanti
Prezzo cartaceo: 16,40 €
Pagine: 352

Trama: Per Alex Woods la notte è un momento magico, l'unico momento in cui può gettarsi la paura alle spalle. Ogni notte si affaccia alla finestra per guardare le stelle. La stanza è invasa da libri di astronomia, la sua passione. Studiare le eterne e immutabili leggi che regolano l'universo è l'unico modo per fuggire dalla sua vita disordinata. Alex sa cosa significa essere strano. Non ha mai conosciuto suo padre, e sua madre è una lettrice di tarocchi che l'ha cresciuto in un negozio pieno di candele, incensi e pozioni. E da quando ha dieci anni soffre di attacchi epilettici che riesce a controllare solo ascoltando musica classica ed enumerando i nomi delle costellazioni. A scuola i bulli lo perseguitano senza tregua. Un giorno, mentre fugge dall'ennesimo pestaggio, Alex cade e rotola in un giardino, devastando la siepe. Quando apre gli occhi si trova la canna di un fucile piantata in faccia. A imbracciare l'arma è il signor Peterson, un bislacco e arcigno vedovo. Un uomo solo, con una ferita nel cuore che non ha intenzione di rivelare a nessuno. Fra i due nasce la più improbabile delle amicizie, fatta di coltivazione di sostanze stupefacenti e letture dei romanzi più dissacranti. Ma quando il signor Peterson scopre di avere una grave malattia, per Alex giunge il momento di sovvertire tutte le leggi dell'universo e intraprendere il più strambo dei viaggi. Perché solo lui può salvarlo… .

Recensione
All'inizio del romanzo, Alex il protagonista, ha diciassette anni. Viene fermato da alcuni poliziotti che lo stanno cercando e nella sua auto vengono ritrovate le ceneri del defunto signor Peterson. Ma chi è Alex davvero?
È proprio a questo punto della narrazione che facciamo alcuni passi indietro e veniamo riportati a parecchi anni prima del verificarsi di quell'evento, a quando Alex era ancora un bambino.

Alex ci racconta della sua vita. Di come abbia avuto uno strano incidente con un meteorite che ha deciso di cadergli proprio sulla testa, dei problemi di epilessia che ne sono derivati, del suo essere un bambino diverso. Ad Alex infatti non piace giocare per divertirsi e non ha amici. La sua più grande passione è la lettura. Adora immergersi nei libri e ha un forte interesse per la fisica e per la neurologia.
Un giorno, dopo essere stato perseguitato dai soliti bulli della scuola, Alex incontra il vecchio, scorbutico e solitario signor Peterson e finisce col farci amicizia. I due passano diverso tempo insieme, godendo della compagnia reciproca, finché il signor Peterson non si ammala.

A parte qualche piccolo intoppo, il libro è stato piacevole, abbastanza scorrevole e anche istruttivo. Questo romanzo è infatti frutto di numerose ricerche da parte dell'autore riguardo le cose più disparate, dalla fisica, ai tarocchi, dall'astrologia, all'epilessia. Alex è un protagonista sveglio e vivace, speciale.

Cos'è che non mi ha del tutto convinta allora? La trama tutto sommato l'ho trovata un po' banale. Il ragazzino un po' asociale di turno che diventa amico dell vecchio di cattivo carattere, già sentito no? Ma non è stato questo il vero e proprio problema.
Più che altro, avrei voluto che fosse dedicato più spazio a questa amicizia che al resto. Per più della metà del romanzo il signor Peterson è solo una figura di fondo, di contorno. Uno dei tanti elementi che caratterizzano la vita di Alex e, solo dopo la scoperta della malattia, il loro rapporto viene approfondito. In più, visto che per l'intero romanzo ripercorriamo gli eventi già sapendo come il tutto si concluderà, non c'è alcuna suspense - niente ansia, niente fiato sospeso - e questo di sicuro non giova.

Nonostante sia stata una bella lettura, mi aspettavo qualcosa che mi facesse battere il cuore e che mi facesse emozionare un po' di più, qualcosa che lasciasse il segno.

8 commenti:

  1. Sembra carino anche se non al meglio! Piuttosto se l amicizia é cosi poco esplorata e se il finale é scontato. Solo alcuni libri col finale sicuro sono speciali.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo... è difficile fare un libro speciale ed emozionante quando il finale è già annunciato ;)

      Elimina
  2. sembra interessante ma non so se mi avventurerò nella lettura!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti dirò è carino... ma magari meglio leggerlo senza troppe pretese :)

      Elimina
  3. A me è piaciuto davvero moltissimo, ma capisco bene quello che vuoi dire e i punti che ti sono meno piaciuti :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si più che altro pensavo l'amicizia fosse più approfondita... invece finché il signor Peterson non si ammala, fa proprio da sfondo :/

      Elimina
  4. Io l'ho amato alla follia, invece. Tra le letture più belle dell'anno :)

    RispondiElimina