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venerdì 16 settembre 2016

Recensione "Odyssea. Oltre il varco incantato"
di Amabile Giusti

12 commenti
Buon venerdì mattina lettori, come state? Che progetti avete per il weekend? Io questa sera parteciperò con alcuni amici a un escape room dal vivo. In caso non sappiate di cosa si tratta, vi spiego in breve: staremo chiusi in una stanza piena di oggetti, indizi e altro e lo scopo sarà quello di riuscire a risolvere tutti gli enigmi in modo da sbloccare la porta di uscita prima che scada il tempo. Ovvero prima che sia passata un'ora. Avete mai partecipato a qualcosa di simile? Vi racconterò senz'altro come andrà, ci sarà da divertirsi!
Oggi comunque vi propongo la recensione di un altro dei romanzi che ho avuto il piacere di leggere durante la pausa del blog, ovvero Odyssea. Oltre il varco incantato di Amabile Giusti. Cuoriosi?



Odyssea. Oltre il varco incantato
Amabile Giusti
Editore Baldini & Castoldi ● Pagine 361
Cartonato N/D ● Brossura 15,90 € ● Ebook 6,99€

Trama: Se potesse, Odyssea, sedici anni e nessuna bellezza, chiederebbe molte cose a sua madre. Ad esempio perché da anni sono costrette a vivere come fuggiasche, senza una meta, una casa stabile e, soprattutto, senza un padre. Finché in una tiepida notte d'estate, attraversando un varco incantato nascosto nel bosco, sua madre la riporta a Wizzieville, dove è nata, e lei scopre di appartenere a una cerchia di persone speciali, dotate di rari poteri. Incredula, Odyssea si immergerà in un mondo intriso di magia, dove ogni esperienza - per lei che è sempre vissuta lontano da tutto e da tutti - ha il sapore della prima volta, ma si accorgerà presto, suo malgrado, che dietro la facciata idilliaca e fatata di Wizzieville brulica il Male. Un nemico sanguinario - lo stesso che ha ucciso suo padre dodici anni prima - perseguita la sua famiglia da generazioni ed è tornato sotto mentite spoglie per attuare il suo crudele disegno. Mentre la paura di non essere in grado di gestire i propri poteri arriverà a farle rimpiangere la vita fuori di lì - senza amicizie, né legami né radici - e a temere per l'incolumità di chi ama, terribili, inconfessabili incubi la assaliranno come artigli di un doloroso passato. Come se non bastasse, l'amore la coglie di sorpresa. Il misterioso e impavido Jacko, un giovanotto di poche parole che, a differenza di tutti gli altri, la tratta senza solennità e cerimonie, entra nella sua vita e devasta il suo cuore inesperto. Ma come mai tutti lo temono e lo disapprovano?


Recensione
Odyssea ha sedici anni non ha mai vissuto a pieno la sua vita. Sua madre Grace l'ha trascinata con sè, da posto in posto, costringendola a trasferirsi da una città all'altra, come se fosse la normalità, senza iscriverla mai a scuola e senza darle modo di socializzare con i suoi coetanei.

La sua malsana routine subisce un arresto quando Odyssea viene all'improvviso portata da Grace in un bosco, nel cuore della notte. Non sa che, dietro a quella barriera fatta di alberi, oltre al varco incantato, si nasconde Wizzieville, il posto da cui lei e sua madre provengono. Un posto in cui la magia è reale e concreta e fa parte della vita di ogni giorno e, soprattutto, un posto in cui lei è considerata speciale.

venerdì 31 gennaio 2014

Recensione "La vampira snob" di Noémi Szécsi

23 commenti
Buon pomeriggio lettori! Eccomi con una nuova recensione - finalmente sto tornando ai miei soliti ritmi di lettura - per un libro che è uscito giusto due giorni fa in libreria. Si tratta de La vampira snob di Noémi Szécsi, un romanzo sui vampiri un po' atipico che non mi è dispiaciuto, ma da cui mi aspettavo qualcosa di più.



La vampira snob
di Noémi Szécsi
Titolo originale: The finno-ugrian vampire
Editore: Baldini & Castoldi
Prezzo: 15,90 €
Pagine: 300

Trama: Jerne Voltampère, l'ultima discendente di una stirpe di vampiri, vive a Budapest con la nonna centenaria, donna maliarda e sensuale di giorno e spietata cacciatrice di notte, che tenta invano di spingere la nipote verso la tradizione di famiglia. Jerne infatti persegue testardamente il suo sogno: fare la scrittrice di favole per bambini. Tra riflessioni sull'opera di Hans Christian Andersen e un odio verso Winnie the Pooh, le giornate trascorrono prima nel lavoro come correttrice di bozze in una casa editrice, poi come lavapiatti in un ristorante vegetariano, fra la relazione con un vampiro dalla personalità disfunzionale e l'apparizione di un angelo sino alla sua morte, cui seguirà la rinascita come vampira. Una sarabanda di personaggi e storie raccontata da una voce colta, ironica e grottesca, che tratta con disincantata leggerezza e sano cinismo temi attuali come l'appartenenza a categorie quali genere e nazionalità, il rapporto tra uomo e donna e il disagio dei giovani verso il mondo.



Recensione
Jerne ha avuto una vita decisamente particolare. Quando era ancora in fasce, è stata abbandonata dentro a un pacco davanti alla porta di sua nonna, che nonostante all'inizio non volesse saperne di lei, dopo si è decisa a crescerla e nutrirla come se fosse figlia sua.
Unico tasto dolente? La nonna di Jerne è una vampira bellissima, che mostra a malapena una quarantina d'anni quando in realtà ne ha più di duecento.

Essendo comunque Jerne in parte già vampiro, sua nonna non vede l'ora che muoia per poi rinascere e iniziare a succhiare sangue proprio come fa lei.