lunedì 25 giugno 2018

Mare di libri 2018 ▸ L'incontro con Cath Crowley

Buongiorno e buon inizio settimana lettori, come state? Dalle mie parti ha fatto un bel temporale nei giorni scorsi e per fortuna fa un po' meno caldo... non so voi, ma io con il mio fisico da nonna, stavo già iniziando a soffrire!

Ad ogni modo, oggi sono qui per parlarvi della mia - purtroppo breve - esperienza al festival MARE DI LIBRI di quest'anno. Alla fine, dati alcuni impegni sopraggiunti all'ultimo momento, ho partecipato soltanto all'evento con Cath Crowley - autrice del romanzo, in Italia arrivato grazie a De Agostini, Io e te come un romanzo, di cui vi parlerò meglio prestissimo) e da brava, ho preso un sacco di appunti, in modo da potervene parlare al meglio così da rendere un po' partecipi anche voi. Ho deciso dunque di riportarvi alcune delle domande che sono state fatte all'autrice, con le relative risposte.
Piccola nota a margine: ovviamente non ho avuto il tempo materiale di appuntare le domande e le risposte nella loro interezza per filo e per segno e ho cercato più che altro di cogliere, e dunque riportare, la sostanza. In particolare comunque, l'ultima domanda l'ho fatta io!

La biblioteca delle lettere esiste? Vuoi spiegare a chi non ha letto il romanzo in cosa consiste?
La biblioteca delle lettere è una sezione della Howling Books, la libreria che nel romanzo appartiene alla famiglia di Henry, in cui vengono raccolte delle copie di alcuni libri, i più amati dai lettori, e vengono messe a disposizione affinché tutti possano scriverci sopra, possano sottolinearne o cerchiarne alcuni passaggi, e possano inserirci segnalibri, lettere o biglietti. Questo posto nella realtà non esiste e io non amo particolarmente l'idea di scrivere sui libri, ma alcune scuole, hanno deciso di ricrearlo nelle loro biblioteche dopo che i ragazzi avevano letto il romanzo.

Nel romanzo sono presenti tantissime citazioni tratte da svariati libri: come sono stati scelti i titoli di cui parlare?
In primis, ho parlato di libri che io amo molto e poi ho chiesto ad amici e conoscenti quali fossero i loro libri preferiti. Ho chiesto anche a un sacco di giovani quali erano i titoli amavano di più e poi li ho letti e me ne sono innamorata a mia volta.

I libri di cui si parla nel romanzo, spesso amplificano il carattere di alcuni personaggi. È stata una cosa intenzionale? Ad esempio,
il padre di Henry continua a leggere Dickens.

George legge libri che corrispondono alla sua personalità, Henry legge invece cose di tutti i tipi, Rachel si dedica più a titoli legati alla scienza, la sua passione. Sì, diciamo che a ogni personaggio ho associato i "suoi" libri.

Rachel ha voglia di metabolizzare il lutto, ma non lo confessa perché non vuole la compassione degli altri. Così però viene percepita come una persona brusca e schiva, mentre in realtà sta soltando soffrendo. Come hai costruito questo personaggio?
Costruire il personaggio di Rachel non è stato semplice perché all'epoca non avevo ancora subito una perdita così grande, né vissuto quel tipo di disperazione. Non riuscivo a immaginare in concreto certe situazioni. Poi, circa a metà della stesura, è morto mio padre, che amava tantissimo i libri, e io li ho messi tutti via, non volevo più vederli, ho smesso di scrivere. Circa un anno dopo, anche se non pensavo fosse possibile in quel momento, per via di tutto quel dolore, mi sono innamorata di mio marito e in quel momento ho capito che lo spazio per l'amore c'era ancora e il personaggio di Rachel mi è stato all'improvviso più chiaro.

Come hai deciso di muoverti, per parlare di adolescenza?
Ho cercato di ricordare come mi sentivo io quando ero adolescente e poi ho guardato anche molto i giovani di oggi, per tentare di vedere le cose attraverso i loro occhi. Per lo più però, ho preferito concentrarmi a immaginare come i miei personaggi in particolare sentivano e vivevano la loro giovinezza.

Nel romanzo sono presenti diverse figure di adulti, tutti senza dubbio imperfetti, ma molto positivi per i ragazzi. Vuoi parlarcene?
Be', nessuno è perfetto, per questo motivo mi piace inventare personaggi che hanno difetti. Ciascuno di noi ha del buono in sé e spesso, anche quando i genitori sbagliano, lo fanno con le migliori intenzioni, cercando di dare il meglio di sé.

Perché hai deciso di parlare di perdita, anche prima di subire il tuo lutto?
Perché quando ho iniziato a pensare alla storia avevo in mente l'immagine di una ragazza che aveva perso il fratello, accanto all'oceano, e quella di un uomo su un portico che scrive a Pablo Neruda per lamentarsi della sua vita sentimentale... diciamo dunque che è stata una cosa che mi semplicemente è venuta da sé.

Altre piccole curiosità:
  • nonostante nel libro si parli di molte forme d'amore, l'autrice ha voluto concentrarsi, anziché sull'amore romantico, su quello tra amici, tra familiari e soprattutto quello verso i libri e
    verso la scienza;
  • Cath ha detto che la scena più divertente da scrivere è stata quella in cui Henry si trova legato a un palo senza vestiti;
  • il personaggio preferito della Crowley è quello di George, le piacerebbe essere come lei e sta pensando di scrivere uno spin off dedicato a lei;
  • per scrivere questo romanzo, all'autrice ci sono voluti ben sei anni, nonostante avesse detto al suo editor che avrebbe finito in uno;
  • Cath ha detto che, nonostante preferisca le copertine "grafiche" (come quella originale del romanzo) l'italiana è una delle sue preferite; le piace soprattutto che non si vedano i volti dei personaggi, in modo che i lettori siano liberi di immaginarli come vogliono.

Partecipare a questo incontro è stato davvero fantastico. Il romanzo di Cath mi è piaciuto moltissimo e proprio non potevo rischiare di perdermela! Si è dimostrata una donna deliziosa e molto solare e sono stata felice di averla potuta ascoltare. Alcuni dei ragazzi del festival, si sono anche alternati a leggere alcuni piccoli brani dal romanzo, rendendo tutto ancora più speciale.

Insomma, MARE DI LIBRI ha sempre in serbo delle fantastiche sorprese! È stato bello anche poter rivedere, ancora una volta, Silvia (Hook a book), Juliette (Sweety readers) e Valentina (Leacomy in wonderland). Mi auguro davvero il prossimo anno, di avere più tempo - e le forze! - per poter partecipare più attivamente e in modo da poter anche organizzare qualche intervista extra come negli scorsi anni. Spero abbiate gradito questo resoconto, buona giornata e alla prossima!

3 commenti:

  1. Bella intervista e romanzo che, a pelle, sento mi piacerebbe tanto tanto.

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    1. Sì, secondo me non ne rimarresti affatto deluso :)

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  2. Però la cover originale... e il titolo... sono un'altra cosa <3
    Deve essere stato un bell'incontro anche questo :)

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