lunedì 29 ottobre 2018

Recensione "Paesaggio con mano invisibile" M.T. Anderson

Buongiorno lettori, come state? Ancora una volta mi ritrovo ad essere un po' assente, ma tanto per cambiare, la fortuna quest'anno da me non è di casa e dunque sto avendo parecchie cose che mi stanno tenendo lontana dalla rete in generale. Oggi comunque sono qui per parlarvi di un romanzo arrivato quest'anno nelle nostre librerie, ovvero Paesaggio con mano invisibile di M.T. Anderson. La trama di questo libro mi ha folgorata fin dal primo istante, purtroppo però la lettura non si è dimostrata per nulla soddisfacente. Cercherò dunque, nella speranza di riuscire ad essere abbastanza esaustiva e chiara, di spiegarvene le ragioni.



Paesaggio con mano invisibile
M.T. Anderson
Editore Rizzoli ● Pagine 160
Cartonato € 16,00 ● Brossura N/D ● Ebook € 8,99
Trama: Ci sono sistemi ben più sottili ed efficaci della forza per piegare un popolo alla schiavitù. Lo sanno bene i vuvv, che al loro atterraggio non hanno spianato sui terrestri fucili e cannoni, anzi, hanno distribuito gratuitamente meraviglie: farmaci che tutto curano, fonti di energia inesauribili, cibi perfetti che in un batter di ciglia debellano la fame nel mondo. Prodotti rivoluzionari e irresistibili, insomma... di cui loro possiedono il monopolio, e di cui, ovviamente, si precipitano a fissare il prezzo. I vuvv non sono soldati, insomma, ma affaristi, e il loro arrivo stravolge l'economia, brucia milioni di posti di lavoro, mette la Terra in ginocchio. Ad Adam, 17 anni, non resta che inventarsi un lavoro, qualsiasi cosa pur di portare a casa quello stipendio che i genitori non riescono più a racimolare. La soluzione più felice mette insieme piacere e dovere, perché i vuvv mostrano una sciocca ossessione per il mondo patinato del passato, e così Adam e la sua ragazza Chloe iniziano a registrare i loro appuntamenti in posticcio stile anni Cinquanta per poi rivenderli agli invasori su un canale pay-per-view. Tutto funziona a meraviglia, fino a quando nell'idillio d'amore si spalancano crepe sempre più profonde, e Adam si ritrova costretto a chiedersi a quanto è disposto a rinunciare di se stesso pur di accontentare i vuuv.


Recensione
Terra, prossimo futuro. La popolazione dei vuvv, razza aliena altamente evoluta e con una spiccata predilezione per gli affari e l'economia, colonizza il pianeta e se ne impadronisce senza sforzi. La maggior parte degli esseri umani, ormai ridotta alla povertà per via dell'avvento di numerose nuove tecnologie, fa quel che può per barcamenarsi tra gli ostacoli di questa nuova, tutt'altro che felice e desiderabile, realtà.
Come molte altre, la famiglia di Adam, diciassettenne americano, non può più permettersi di pagare le bollette né di comprare da mangiare. Sua madre decide dunque di subaffittare parte della loro casa a un'altra famiglia ed è così che Adam incontra Chloe e tra i due scatta praticamente il fantomatico amore a prima vista.

È proprio grazie a Chloe, che un giorno Adam ha un colpo di genio. I vuvv, esseri pragmatici e quasi del tutto privi di empatia, hanno un debole per le storie d'amore umane e per tutto ciò che riguarda il passato. Adam propone dunque a Chloe di vendere la loro storia d'amore online, ai vuvv, come se si trattasse di una serie a episodi. I vuvv quasi impazziscono e li ricoprono di soldi. Peccato però che, dopo il boom dell'entusiasmo iniziale, le cose non vadano affatto come previsto. Chloe si stanca presto di Adam e i vuvv si accorgono subito che qualcosa non va.

Paesaggio con mano invisibile è un romanzo, secondo me, parecchio pretenzioso. L'intento dell'autore è indubbiamente quello di fare satira, critica sociale. Attraverso una metafora pressapoco plausibile, Anderson vuole dire la sua, spingere i lettori a riflettere, e decisamente non si può negare che lo faccia in un modo tutto suo.

Personalmente penso che l'idea alla base del libro sia geniale, tanto che ho deciso di dare la priorità alla lettura, nonostante le pile di arretrati, non appena ci ho messo gli occhi sopra, ma col senno di poi, posso affermare che è l'unica nota positiva del libro, che purtroppo non mi è per niente piaciuto.

So che da molti questo romanzo è stato lodato. So che sono tantissimi coloro che considerano Anderson un autore all'avanguardia, da ammirare e da rileggere. Io purtroppo invece, credo di non essere riuscita a comprenderlo fino in fondo. Ho trovato la narrazione davvero lenta, noiosa, inconsistente, troppo breve e riassuntiva, come fosse partito tutto un racconto buttato lì, colmo di lacune... e, dulcis in fundo, assurda, degenerativa e proprio per niente accattivante.

Insomma, per quanto sia sempre triste parlare della lettura in certi termini, con questo romanzo penso proprio di aver sprecato il mio tempo e sono abbastanza certa tra me ed Anderson la storia sia destinata a finire qui. Tuttavia, dato il grande successo del romanzo, il mio scopo non è assolutamente quello di scoraggiarvi dunque vi invito a leggere altre recensioni, o anche le prime pagine del romanzo, per farvi la vostra idea.


2 commenti:

  1. Io, invece, l'ho quasi adorato. Un romanzo piccole e quotidiano, l'equivalente di un film indie, ma con uno sfondo tutto particolare, bello perché mostra come le problematiche degli adolescenti - quelli frustrati, incompresi, sfortunati - non cambino, che fuori ci sia l'apocalisse o meno. Punto ovviamente Feed, uscito in economica in questi giorni. :)

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    Risposte
    1. Sì, ricordo infatti la tua recensione entusiasta!
      Lo spunto di cui parli in effetti è interessante, però per quanto mi riguarda, non abbastanza >.<
      Sarà che non mi ha proprio entusiasmato lo stile di scrittura...

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