mercoledì 6 agosto 2014

Recensione "La custode di mia sorella" di Jodi Picoult

Buonasera lettori! Come ve la passate? Io devo dire che non c'è male! Anche se in vacanza non sono praticamente riuscita a leggere nulla - viaggio in aereo a parte - mi ritrovo ad avere ben tre recensioni in arretrato e così sta sera ho deciso di postarvi la prima e di parlarvi de La custode di mia sorella di Jodi Picoult, autrice che mi era stata caldamente consigliata da un'amica che la adora. Mi scuso in anticipo se sono stata un po' prolissa, ma avevo tanto da dire.



La custode di mia sorella
di Jodi Picoult
Editore: TeA
Prezzo: 9,00 €
Pagine: 428

Trama: Anna ha tredici anni, sa come nascono i bambini e, per quanto la riguarda, sa anche perché. È stata infatti geneticamente «programmata» per essere donatrice compatibile di sua sorella Kate, malata di leucemia. Cellule staminali, sangue, midollo osseo. Quando i genitori le chiedono un rene per salvare la sorella da un’infezione fatale, Anna prende una decisione inaspettata, che sconvolgerà la vita di tutti i suoi cari: fa causa alla sua famiglia. Perché nessuno le chiede il suo parere? Perché si dà per scontato che lei sia disponibile? Nel groviglio di amore, dolore e ribellione che lega tra loro i personaggi della storia, Jodi Picoult scava e indaga, regalandoci un romanzo corale che, con lucidità e coraggio, ci fa riflettere su cosa significhi essere bravi genitori, bravi fratelli e brave persone; se sia moralmente corretto salvare la vita di un bambino quando ciò significa violare i diritti di un altro; se bisogna seguire il proprio cuore o lasciare che siano gli altri a condurci.

Recensione
Sara e Brian un tempo pensavano che la loro fosse una famiglia come le altre, un paio di bambini, tanto amore e una bella vita. Quando però a Kate, la più piccola, viene diagnosticata una rara forma di leucemia, il loro mondo viene totalmente sconvolto e la loro esistenza cambia per sempre.
L'unica soluzione per fare stare meglio Kate, sembra quasi essere quella di fare un altro figlio, un figlio che sia al 100% compatibile e che dunque possa essere un donatore valido. È così che pochi anni più tardi nasce Anna.

Kate tuttavia sembra non guarire mai e, più lei sta male, più anche Anna soffre di conseguenza, visto che si ritrova a donarle costantemente qualche parte di sé, dal sangue al midollo osseo.
Quando però viene chiesto ad Anna di donare un rene a Kate, lei non ci sta. A soli tredici anni decide finalmente di urlare al mondo che è stanca di fare quella vita. È stanca che i suoi genitori pretendano tutto da lei, senza mai chiederle nemmeno cosa ne pensa. Lei vorrebbe solo essere normale, vorrebbe che i suoi genitori ogni tanto la vedessero davvero.
Anna decide così di recarsi da un avvocato, intenzionata a fare causa ai suoi genitori per ottenere l'emancipazione medica e dunque poter prendere da sola le decisioni in base alla sua salute e non in funzione a quella di qualcun'altro.

Questo libro ha davvero tanto, tanto, tanto da dire. Poche righe non bastano a delineare la profondità della trama, la vastità di quello che viene raccontato al lettore. Pagina dopo pagina, si entra dentro alla storia della famiglia Fitzgerald, una famiglia distrutta, una famiglia in cui, da troppo tempo, si vive solo in funzione di una brutta malattia. Una famiglia in cui non c'è spazio per altro o per nessuno al di fuori di Kate.

La Picoult narra la vicenza con grande maestria e realismo, senza peli sulla lingua. Mi sono ritrovata a tifare per Anna, a dispiacermi per la brutta situazione di Kate, ad odiare Sara perché praticamente cieca di fronte ai bisogni dei suoi stessi figli.
La storia prende il lettore completamente. C'è tanta tristezza e c'è però anche tanta verità e, spesso, durante la lettura, mi sono ritrovata a pensare a quanto deve essere brutto vivere una situazione del genere, nascere solo per poter donare piccole parti di sè quasi fossero pezzi di ricambio. Pensavo a quanto è ingiusta questa pratica per quanto indubbiamente possa aver salvato delle vite.

In conclusione posso dire che il mio primo approccio con la Picoult è andato benissimo. Non mi aspettavo niente di meno da lei. È stata all'altezza delle aspettative. Non sono ancora sicura che il finale mi sia andato a genio, non l'ho ancora del tutto assimilato, ma il libro mi è piaciuto proprio tanto e qualcosa mi dice che, piano piano, leggero tutti i suoi romanzi.



I romanzi di Jodi Picoult
  • La custode di mia sorella, 2004 (My sister's keeper, 2004)
  • Senza lasciare traccia, 2005 (Vanishing acts, 2005)
  • Il colore della neve, 2006 (The tenth circle, 2006)
  • Diciannove minuti, 2007 (Nineteen minutes, 2007)
  • Un nuovo battito, 2008 (Change of heart, )
  • La bambina di vetro, 2009 (Handle with care, )
  • Le case degli altri, 2010 (House rules, )
  • L'altra famiglia, 2011 (Sing you home, )
  • Incantesimo tra le righe, 2011 (Between the lines, )
  • Intenso come un ricordo, 2014 (The storyteller, 2013)
  • Inedito (Leaving time, 2014)

19 commenti:

  1. Un romanzo molto intenso, che affronta degli argomenti davvero seri.
    Solitamente non leggo questo tipo di romanzo drammatico, ma la tua recensione mi ha fatto davvero pensare che potrei, invece, buttarmi in questa nuova lettura.
    Una bella recensione.
    Complimenti e un bacio.
    Ciao
    Da Roberta

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    Mi raccomando ci conto. un bacione.
    Dolci&Parole
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    1. Grazie, Roberta! A me ogni tanto leggere un libro che tratta argomenti difficili non dispiace, ma devo essere dell'umore adatto :)

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  2. Un libro che lascia un'impronta indelebile nel cuore di chi lo legge. Che dire, il finale ha lasciato l'amaro in bocca anche a me. Mi ci sono voluti giorni per accettarlo. E' sottilmente ironico, non trovi?
    Hanno tratto anche un film da questo romanzo però non regge il confronto e soprattutto hanno stravolto il filo della trama. Ciao! :)

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    1. Sì è molto ironico... e fa anche tanta rabbia per un sacco di motivi, ma alla fine diciamo che ci può anche stare :)
      Il film lo guarderò più per curiosità che per altro, la mia amica mi ha già spifferato come finisce!

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  3. Ciao! Non ho mai letto niente di questa autrice ma ne ho sentito parlare molto bene quindi penso che presto leggerò qualcuno dei suoi libri...di questo in particolare ho visto il film che ne hanno tratto......di solito i film non reggono il confronto con i libri quindi lo leggerò sicuramente...

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    1. Il film so che finisce in modo totalmente diverso... e ho già visto che manca uno dei personaggi che a me è piaciuto di più - ma di cui nella recensione non ho avuto spazio di parlare, Julia - quindi te lo consiglio :)

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    2. Hanno concluso il film in modo diverso rispetto al libro?? Sono sconcertata.....o.0

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    3. Sì, quello che succede alla fine del film è totalmente diverso da quello che succede alla fine del libro... e cambia secondo me anche proprio il significato di tutto XD

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  4. Sono contentissima che ti sia piaciuto, anche io spero di riuscire a leggere qualcos'altro della Picoult! Capisco il tuo dubbio sul finale che è a dir poco spiazzante. Ma io dopo averci pensato su ho capito di averlo apprezzato, perché mi ha portato ad emozionarmi molto :)

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    1. Io invece non ho ancora capito cosa ne penso... da un lato lo odio, dall'altro capisco che ci sta... sono molto combattuta XD

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  5. Un libro difficile da mandare giù.
    A due anni di distanza dalla lettura pensare al finale ancora mi da i brividi.
    Sono contenta che ti sia piaciuto :) io della Picoult ho letto anche "Diciannove minuti", bello anche quello. C'è da dire che i suoi libri lasciano sempre il lettore molto combattuto xD
    Il fatto che narra sempre le storie dai diversi punti di vista confonde, non riesci a non pensare che la ragione ce l'abbiano un po' tutti...almeno a me ha fa questo effetto :P

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    1. Guarda io per quasi tutta la durata del libro ho profondamente odiato la madre delle ragazze XD cioè dai, quando nasce Anna... tutto ciò a cui pensa è "fate attenzione col cordone ombelicale" cioè... ti è appena nata una nuova figlia, già che l'hai fatta "su misura" e tutto ciò a cui pensi è il cordone ombelicale? -_-
      Proprio non l'ho retta! Poi man mano che leggevo il suo pov un po' l'ho anche compresa... verso la fine ho capito che voleva bene anche ad Anna, ma non mi è piaciuta comunque :/
      Mentre gli altri mi son piaciuti tutti *__* soprattutto il padre!

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  6. Mi intriga tantissimo questo libro e dalla tua recensione credo sia proprio un libro che fa per me. Devo solo trovare il momento giusto per leggerlo perchèp sicuramente è una storia difficile e realistica. Purtoppo davvero esistono situazioni del genere e non riesci nemmeno a capire da che parte schierarti perchè quello che ti sembra assurdo sbagliato da un altro punto di vista è l'unica speranza...

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    1. Sì infatti, poi la Picoult fa vedere un po' il punto di vista di ogni personaggio, e quindi è difficile schierarsi. Io fin dal principio ero arrabbiata con la madre della ragazze ad esempio, poi piano piano sono arrivata a capirla anche se non tanto da perdonarle certi gesti...

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  7. Amo questo libro, lo amo, lo amo, lo amo! *.*

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    1. E a buon ragione :D non vedo l'ora di leggere gli altri suoi libri!

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  8. Non ho mai letto niente di quest'autrice, ma ne parlano tutti benissimo e devo assolutamente rimediare!Di questo romanzo ho visto il film ma so che è diverso, quindi spero di riuscire a recuperare presto il libro =)

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    1. Sì, soprattutto è diverso per quanto riguarda il finale e secondo me, il significato! Leggilo leggilo :3

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