giovedì 8 settembre 2016

Recensione "Non aspettare la notte" di Valentina D'Urbano

Buongiorno lettori, come state? Io sto passando una settimana infernale. Ho le pile scariche e sono piena di lavoro! Non vedo l'ora che arrivi il weekend. Come sapete, grazie alla bellissima opportunità ricevuta grazie alla Longanesi, qualche giorno fa ho pubblicato un'intervista fatta a Valentina D'Urbano (in caso ve la foste persi, la trovate QUI) e oggi vi lascio finalmente anche il mio parere riguardo a Non aspettare la notte. Curiosi?



Non aspettare la notte
Valentina D'Urbano
Editore Longanesi ● Pagine 389
Cartonato 16,90 € ● Brossura N/D ● Ebook 9,99€

Trama: Giugno 1994. Roma sta per affrontare un’altra estate di turisti e afa quando ad Angelica viene offerta una via di fuga: la grande villa in campagna di suo nonno, a Borgo Gallico. Lì potrà riposarsi dagli studi di giurisprudenza. E potrà continuare a nascondersi. Perché a soli vent’anni Angelica è segnata dalla vita non soltanto nell’animo ma anche su tutto il corpo. Dopo l’incidente d’auto in cui sua madre è morta, Angelica infatti, pur essendo bellissima, è coperta da cicatrici. Per questo indossa sempre abiti lunghi e un cappello a tesa larga. Ma nessuno può nascondersi per sempre. A scoprirla sarà Tommaso, un ragazzo di Borgo Gallico che la incrocia per caso e che non riesce più a dimenticarla. Anche se non la può vedere bene, perché per Tommaso sono sempre più i giorni neri dei momenti di luce. Ma non importa, perché Tommaso ha una Polaroid, con cui può immortalare anche le cose che sul momento non vede, così da poterle riguardare quando recupera la vista. In quelle foto, Angelica è bellissima, senza cicatrici, e Tommaso se ne innamora. E con il suo amore e la sua allegria la coinvolge, nonostante le ritrosie. Ma proprio quando sembra che sia possibile non aspettare la notte, la notte li travolge...


Recensione
Angelica e Tommaso: due ragazzi profondamente diversi, entrambi segnati. Angelica, per via delle brutte cicatrici che le ricoprono tutto il corpo, causate dall'incidente d'auto in cui ha perso la vita sua madre quando lei era ancora una bambina. Tommaso, per via di una brutta malattia che lo sta pian piano portando a perdere completamente la vista, giorno dopo giorno.
I due si conoscono per caso, si scontrano il giorno che Angelica arriva a Borgo Gallico per passare l'estate con suo padre alla villa del nonno ed è proprio grazie alla sua infelice peculiarità - e anche a una perseveranza degna di nota - che Tommaso riesce piano piano ad avvicinarsi a lei.

Per i fragili e deboli occhi di lui, le cicatrici sul corpo di lei è come se non ci fossero. Tommaso sembra l'unico, col suo carattere irriverente e solare, a non trattare Angelica come fanno tutti e lei, nonostante una prima impressione forse non delle migliori, finisce per cedere al suo fascino perché quando è insieme a lui, che non la giudica per il suo aspetto o per ciò che ha passato, è molto più se stessa di quanto non sia abituata ad essere ogni giorno di fronte a tutti gli altri.

Avevo aspettative piuttosto alte per questo nuovo romanzo di Valentina D'Urbano, una fra le mie autrici italiane preferite in assoluto. Poter leggere Non aspettare la notte in anteprima, settimane prima che arrivasse in libreria, è stato per me davvero un privilegio. Non posso però negare che, per quanto abbia trovato il libro godibile, mi aspettavo forse qualcosa di più.

La prima parte della storia, quella in cui Angelica e Tommaso si incontrano, si conoscono e si innamorano, è stata indubbiamente la mia preferita e l'ho apprezzata senza riserve. A un certo punto però, mi è venuto a mancare qualcosa. Mi è sembrato come se la trama fosse precipitata troppo frettolosamente verso una direzione che da lettrice non ho compreso fino in fondo. Non posso entrare nei dettagli però, altrimenti vi rovinerei la lettura.
Ad ogni modo, posso dirvi che Tommaso mi ha assolutamente conquistato. Valentina è in grado di dare vita a personaggi semplicemente fantastici e sempre molto realistici e veri. Purtroppo però con Angelica, un personaggio indubbiamente molto molto difficile, non sono riuscita ad entrare particolarmente in empatia e non sono stata capace di comprendere alcuni suoi comportamenti e certe sue scelte.

La scrittura di Valentina, che questa volta ho trovato sempre unica e tagliente ma forse un po' meno incisiva rispetto ai suoi romanzi che ho letto in precedenza, e le sue ambientazioni nell'Italia degli anni novanta, restano indubbiamente le cose più belle e affascinanti delle sue storie.
Tirando le somme, Non aspettare la notte per me è stato amore e odio, è stato un sì e un no. Per certi versi mi è piaciuto e mi ha soddisfatta, per altri mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca.



Le opere di Valentina D'Urbano

8 commenti:

  1. Già sai. Al di sotto delle (altissime, per carità) aspettative :-/

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    1. Per il prossimo ci toccherà ridimensionarle un po' tempo :D ma sono sicura che Valentina saprà sorprenderci ancora!

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  2. Io non ho ancora letto niente della D'Urbano... e mi sa che non partirò da questo!

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    1. Come ormai faccio con tutti, non posso che consigliarti di iniziare con Acquanera!

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  3. Anche io ancora non ho letto nulla di questa autrice, non parto da questo allora, grazie Denise <3

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    1. Non saprei... magari se partissi da questo poi gli altri potrebbero solo sembrarti più belli... scelta ardua XD

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  4. Non so se te l'ho già detto ma adoro questa nuova grafica *__* Comunque come sai ho finora ho amato i libri della d'Urbano, proprio per questo ho paura che questo mi deluda, ma prima o poi lo leggerò senz'altro ^^

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    1. Ma grazie Jul *o*
      Sono curiosa di vedere come ti sembrerà anche questo qui allora ^.^

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