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giovedì 20 marzo 2014

Recensione "Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo. Il ladro di fulmini" di Rick Riordan

25 commenti
Buongiorno lettori! Eccomi qui, finalmente. Purtroppo sono stata un po' assente perché per me è un periodaccio, sembra mi stiano capitando tutte le sfortune - tra le altre ho dovuto formattare il pc in questi gironi - ma va beh meglio parlare d'altro.
Ho finalmente finito di leggere il primo libro della serie di Percy Jackson di Rick Riordan - per il genere... meglio tardi che mai - e quindi beccatevi la mia recensione.



Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo.
Il ladro di fulmini

di Rick Riordan

Editore: Mondadori
Prezzo: 13,00 €
Pagine: 361

Trama: Percy Jackson non sapeva di essere destinato a grandi imprese prima di vedere la professoressa di matematica trasformarsi in una Furia per tentare di ucciderlo. Le creature della mitologia greca e gli dei dell'Olimpo, in realtà, non sono scomparsi ma si sono semplicemente trasferiti a New York, più vivi e litigiosi di prima. Tanto che l'ultimo dei loro bisticci rischia di trascinare il mondo nel caos: qualcuno ha rubato la Folgore di Zeus, e qualcuno dovrà ritrovarla entro dieci giorni. Sarà proprio Percy a dover indagare sull'innocenza di Poseidone, dio del mare e padre perduto, che l'ha generato con una donna mortale facendo di lui un semidio. Nuove gesta e antichi nemici lo aspettano, e non saranno solo lo sguardo di Medusa e i capricci degli dei ad ostacolare la ricerca della preziosa refurtiva, ma le parole dell'Oracolo e il suo oscuro verdetto: un amico tradirà, e il suo gesto potrebbe essere fatale.


Recensione
Percy Jackson è un ragazzino piuttosto iperattivo e problematico. È dislessico e non riesce mai a concentrarsi a lungo sui libri per questo ha cambiato scuola ogni anno fin da quando ricordi. Non sa che i suoi disturbi sono dovuti al suo essere speciale. Percy scoprirà presto infatti di essere un semidio e che suo padre è niente di meno che uno degli dei dell'antica Grecia.
Dopo essere stato attaccato dai mostri, Percy riuscirà a raggiungere con il suo migliore amico Grover - che si rivelerà essere un satiro che per tutto il tempo ha vegliato su di lui - il Campo Mezzosangue, l'unico luogo sicuro per i semidei, pagando però un caro prezzo.